Marocco ovvero..quattro amici, un cinghiale di legno, un tavolino e un pouf di pelle (giorno 3)

Jan 19, 2009 20:26


Oggi giù dal letto presto, la colazione è fissata alle sette del mattino. Alle otto il taxi ci aspetta per portarci a Essaouira. E' stata la signora del riad a chiamarcelo dietro mia richiesta la sera prima, io poi ho contrattato al telefono la cifra. Da 1400 dhm richiesti inizialmente, sono riuscita a scendere a 1000 dhm...magari si poteva fare di meglio, ma il vero contrattatore della famiglia era in sciopero e mi ha lasciato la patata, sospetto perchè non avesse voglia di contrattare in inglese al telefono. O spagnolo, o nada de nada!
Non so perchè, ma io mi aspettavo un taxi come quelli di Cuba, quelle macchine che preghi che ce la facciano ad arrivare in fondo. Non era un'ipotesi tanto campata per aria, guardando le uno color "duna" che affollano Marrakech.
Invece, quando la gentile signora del riad ci accompagna al taxi (per me per paura che ci rubi il taxi sbagliato, tutto è possibile!) ci troviamo di fronte a un bel minivan da 6 posti spazioso e quasi nuovo.
La strada per Essaouira è due ore abbondanti, anche in taxi, e lungo la strada non manca l'incontro con le tanto famose capre arrampicatrici marocchine.Le nostre per la verità sono state messe su apposta dai marocchini perchè noi le fotografassimo per dar loro qualche spicciolo...varrà lo stesso???



Il nostro tassista ci lascia al porto di Essaouira, concordiamo che alle quattro verrà a prenderci per il viaggio di ritorno. Noi quasi quasi vorremo fermarci un'oretta di più, ma lui inisiste che essendo cosi' esposta sull'oceano a marzo fa ancora freddo a pomeriggio inoltrato, quando il sole perde un po' di forza..magari insiste solo perchè vuole tornare a casa prima, obietto io con gli altri da solita malfidente, ma in effetti, anche adesso che sono le dieci del mattino, spira un vento mica male.Abituati al caldo di Marrakech di ieri, ce ne stiamo bardati nelle nostre felpe tutta la mattina.
Passiamo la mattinata girando nella medina di Essaouira e nei suoi souk, è una cittadina davvero affascinante.
Sarà per la maggiore luce o per i mattoni più chiari, ma sembra meno soffocante della medina di Marrakech anche se lo ammetto, pur essendo bellissima non mi affascina come l'altra.













Quando arriviamo al porto, da dove si apre la lunga spiaggia, spira un vento molto forte ma lo spettacolo è comunque splendido. La spiaggia è piena di bagnanti coraggiosi, e molti fanno anche il bagno...e sono tutti marocchini, mica svedesi come mi aspettavo.
Io non resisto alla tentazione di arrotolarmi i jeans al ginocchio e di infilare i piedi in acqua. Non è invitante per un bagno, ma me l'aspettavo decisamente più fredda. Ed è pulitissima.



Camminiamo lungo la spiaggia alla ricerca di un posto che ci ispiri per mangiare, alla fine optiamo per il chiosco del Sofitel Hotel, che fa servizio ristorante anche per chi non è ospite dell'hotel. Il posto pare molto elegante e pretenzioso, ma i prezzi esposti sono ragionevolissimi.
Mentre i miei compagni di viaggio optano per dei fritti misti di pesce io ordino un piatto di sarde alla griglia, il cui profumo mi sta torturando da almeno un'ora praticamente in tutta la città.
Per 55 dhm mi arriva un piatto con dentro sette o otto sarde che fanno la mia felicità. Sono deliziose, me le sbafo tutta contenta mentre i miei compagni di viaggio fotografano anche i cadaveri che mi lascio indietro(e che voi non vedrete perché... che cacchio, un po' di dignita ci vuole!).



Dopo che abbiamo mangiato il vento si è un po' calmato...insomma, cosi' ci raccontiamo perchè muoriamo dalla volta di farci una siesta sulla sabbia! Tiriamo fuori i salviettoni e ci sdraiamo a pancia all'aria sotto il sole, mettiamo anche la sveglia di un'ora per paura di dormire..ma nessuno doveva dormire, tutti giuravamo di non avere sonno. Alla fine ci siamo svegliati tutti con il suono della sveglia e con la sabbia fino alle orecchie, anzi soprattutto dentro le orecchie....
Ultima puccia con i piedi nell'oceano e poi torniamo verso il porto, per visitare la fortezza con i suoi cannoni.



Mi colpisce soprattutto la vista di Essaouira che si gode dall'alto, con i numerosi gabbiani che passano veloci sopra le nostre teste. E' uno spettacolo magnifico!





La nostra visita nella deliziosa cittadina si conclude con un tè alla menta in una gelateria vicino al porto gestita da un'italiana che si rammarica che non vogliamo constatare di persona quando è buono il suo gelato che lei importa apposta dall'Italia. Ma il gelato lo possiamo prendere quando vogliamo, il tè solo qui...
Ce lo mescola e ce lo serve personalmente mentre facciamo due chiacchiere e per ironia rimane uno dei migliori tè alla menta mai bevuti in Marocco.
E' quasi tempo di tornare e la nostra guida aveva ragione: l'aria sta diventando sempre più freddina tanto che anche con felpe e maglioncini abbiamo freddo mentre intorno alle dodici riuscivamo a stare senza problemi in maglietta a maniche corte.
Arriviamo a Marrakech giusto in tempo per una capatina in piazza per mangiare qualcosa prima di rientrare al riad.
Stavolta decidiamo di non farci irretire da nessuno, o almeno ci proviamo. Giriamo intorno alle bancarelle dall'esterno, alla ricerca di qualcosa che ci ispiri ma i gestori hanno l'occhio lungo...ci corrono incontro comunque! Alla fine vediamo una bancarella che ci ispira, che cuoce alla griglia delle salamelle che emanano un odore delizioso. Non pensiamo sia maiale, vista la quantità di marocchini che fa la fila per sedersi o farsi fare un panino al volo da portare via, ma non si sa mai e poi chi se ne frega se anche sono di dromedario, hanno un aspetto...da bravi ci mettiamo in fila. Ci sentiamo un pochino in colpa quando i gestori, appena ci vedono, sloggiano una famiglia marocchina che si stava attardando anche se avevano finito di mangiare..solo un pochino in colpa però, visto che la famiglia non sembra essersela presa anzi, ci fa un gran sorrisone quando si alza.
Mangiamo le nostre salsiccie spendendo in quattro la favolosa cifra di 74 dhm e ce ne andiamo a fare una doccia e poi a nanna...dopo la giornata intensa sospetto che puzziamo ormai come le capre arrampicatrici!!!

marocco, photogallery, viaggi

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