Enchanting Sinner
ANOTHER STORY ABOUT NARCISSA BLACK MALFOY,
CREATED FOR THE WRITING COMMUNITY FANFIC100_ITA
98° parte - Passato e Futuro
Fandom: Harry Potter
Personaggio principale: Narcissa Black
Prompt: 010. Anni
Rating: Verde
Disclaimer: Narcissa Black e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.
Big Damn Table:
http://narcissamm.livejournal.com/801.html Il piccolo Scorpius diventò per i Malfoy un'inesauribile fonte di gioia.
Era un bambino dalle ossa minute e dai lineamenti delicati, ma era sano e ben formato. I suoi occhi erano profondi e grigi come quelli di suo padre, e la leggera corona d'oro dei suoi capelli gli dava l'aspetto di un paffuto angioletto. Già a quella tenera età dimostrava di avere una volontà tutta sua: era un tipetto ostinato e curioso, decisissimo a sgattaiolare fuori dalla culla per trotterellare in giro per la casa. Quando voleva qualcosa si faceva sentire, piangendo in maniera assordante. Ma i suoi strilli si trasformavano immediatamente in felici gorgoglii non appena Narcissa lo prendeva tra le braccia. Per sua nonna, Scorpius riservava un'adorazione tutta speciale, che lei ricambiava teneramente.
Quando stava con lui, Narcissa non riusciva mai a staccargli gli occhi di dosso. Considerava l'arrivo di quel bambino un successo personale, quasi come se lo avesse partorito lei stessa.
"Sai, Lucius... già compiango le donne che Scorpius incontrerà nella sua vita. Con quel suo visetto adorabile lascerà dietro di sé una scia di cuori spezzati", disse un pomeriggio rivolta a suo marito, mentre guardava il nipotino giocare nella culla esattamente come, tanti anni prima, aveva guardato suo figlio. A differenza di Draco, però, che da neonato era sempre stato tranquillo, solenne e con una perenne espressione accigliata, Scorpius era tutto sorrisi, moine e gridolini. Narcissa si chiedeva spesso che carattere avrebbe avuto da grande...
"E' identico al nonno", borbottò Lucius fiero, anch'egli chino sulla culla. "Vedi la linea decisa della mascella? E' proprio uguale alla mia". Tese un indice verso il piccolo che glielo afferrò con la manina e cominciò a stringerglielo con forza. "Quanta energia! Saprà esattamente quello che vuole dalla vita, questo Malfoy!"
"Ma non è un po' presto per fare previsioni così sicure?" replicò Narcissa, divertita dall'orgoglio di suo marito. "Scorpius potrebbe anche rivelarsi più simile a sua nonna: volubile e imprevedibile".
Lucius sospirò. Sapeva che Narcissa avrebbe coccolato e viziato Scorpius in modo intollerabile, e che a lui sarebbe toccata invece la parte antipatica, ovvero imporre la disciplina. Eppure il bambino non sembrava avere paura del nonno. Al contrario, si mostrava ben poco intimorito dai suoi modi rudi, e non perdeva mai occasione per tirargli le maniche della camicia, giocare coi lacci della sua giacca, affondare le mani nei suoi capelli o avventurarsi con gioia sul suo ampio petto.
"Non ti fa sentire più vecchio?" domandò d'un tratto Narcissa.
"Cosa? Essere diventato nonno?" Lucius si accomodò sulla sedia vicino a lei, stendendo le lunghe gambe davanti a sé e poggiando i piedi su una bassa panca. "Io sono il passato e lui è il futuro. E' giusto che sia così", disse semplicemente.
"E non ti capita mai di pensare che forse non vivremo abbastanza a lungo per vederlo crescere?" chiese Narcissa, guardando di traverso suo marito. "Io ci penso spesso. Gli ultimi anni sono volati via così velocemente che mi sono ritrovata anziana e decrepita senza nemmeno accorgermene".
Lucius la guardò in faccia e, notando la sua preoccupazione, le sorrise in modo rassicurante. "Narcissa, non sei né anziana né decrepita. Hai poco più di cinquant'anni..."
"Grazie per avermelo ricordato!" sbottò lei, irritata. "Sai quanti sono cinquant'anni? Sono mezzo secolo!"
Lucius scosse il capo e alzò gli occhi al cielo. Per quale motivo Narcissa si stava deprimendo a quel modo? Era splendida, sembrava ancora una ragazza... anche perché non mancava mai di ingurgitare elisir e pozioni ringiovanenti prima di andare a dormire. Con gli anni, invece di svanire, la sua dolce bellezza era aumentata, arricchita da una saggezza, una sensualità e un'eleganza che nessun'altra donna avrebbe potuto superare. Lucius avrebbe voluto dirle ciò che stava pensando, avrebbe voluto spiegarle quanto l'ammirava, quanto l'avrebbe sempre amata... ma conosceva un modo più efficace delle parole per dimostrarle che la sua voglia di lei non si sarebbe mai spenta.
Così, mentre Narcissa si chinava su Scorpius per fargli qualche moina, Lucius si alzò dalla sedia e le si avvicinò in silenzio. Poi, cogliendola di sorpresa, le posò una mano sulla spalla per costringerla a voltarsi.
Lei trattenne il respiro quando le labbra del marito si posarono roventi sul suo collo e sulla curva della gola, facendo fremere ogni suo nervo. "Lucius... il bambino..." sussurrò lei in protesta, ma lui la zittì coprendo la sua bocca. E lei era troppo debole e troppo sensibile ai suoi baci per riuscire a fare resistenza.
Ho più di cinquant'anni, eppure il mio cuore batte ancora per lui come quando ne avevo dodici, pensò Narcissa, stretta fra le braccia di suo marito. Il mio bel Lucius. Il mio pericoloso, affascinante demone...
Stava per lasciarsi abbandonare completamente, quando un rumore oltre la porta li fece separare bruscamente. Narcissa, con le guance in fiamme, si voltò verso la culla di Scorpius mentre Lucius andava a mettersi davanti al fuoco del caminetto, fingendo di riscaldarsi le mani.
Draco e Astoria entrarono nella stanza un istante dopo, portando un cesta colma di giocattoli nuovi per il loro bambino. "Scusate se ci abbiamo messo tanto", esclamò la giovane donna, prendendo il suo figlioletto tra le braccia. "Spero che Scorpius non vi abbia dato troppi fastidi".
"Nessun fastidio", mormorò impacciata Narcissa, con ancora gote e labbra arrossate.
Draco diede un tenero buffetto a Scorpius, e gli mise un sonaglio verde e oro tra le mani. Poi si voltò verso Narcissa e, massaggiandosi pensosamente il mento, le disse: "Sei sicura di stare bene, madre? Sembri affaticata... E' colpa di Scorpius? Ti ha fatto stancare?"
"Nient'affatto!" si affrettò a ribattere Narcissa. Lucius le lanciò un'occhiata eloquente da sopra la spalla, ma lei lo ignorò e, continuando a parlare con Draco, disse: "Non sono stanca. Al contrario, mi sento piena di forze. E' come se avessi trent'anni di meno. Perciò non ti azzardare a tenermi lontana da Scorpius, hai capito?" lo minacciò scherzosamente, e lui non osò obiettare. Soltanto un pazzo o un suicida avrebbe potuto pensare di riuscire ad allontanare Narcissa Malfoy dal suo adorato nipotino.