Tutto quello che avreste voluto ma non avete mai avuto il coraggio di chiedere, ad un otaku.
E, sì, ho litigato con mia sorella.
Per prima cosa definiamo l'Otaku: gli esseri viventi (che spesso di umano non hanno nulla) definiti 'Otaku' sono appartenenti ad una sottocategoria di quelli che vengono comunemente chiamati NERD. I Nerd, sono una sottocategoria di umano il cui tempo libero viene COMPLETAMENTE MONOPOLIZZATO da una passione quasi maniacale per qualcosa di specifico, che può essere la matematica, come la lettura, Star Wars, ecc...
Da qui deduciamo che gli Otaku sono la categoria di nicchia di una categoria di nicchia. Perchè, se ci sono tanti tipi di Nerd, gli Otaku hanno fondamentalmente una passione sola: i fumetti -manga- o i cartoni -anime- giapponesi. Considerato il fatto che la gente comune tende a generalizzare e a pensare che tutti i manga siano di carattere pornografico vengono spesso malvisti, per cui, tendono a vivere in gruppi formati da un numero di individui spesso esiguo, anche se in realtà il loro desiderio più intimo è semplicemente la libertà di parlare ad alta voce delle ultime scans (perchè i veri Otaku con la O maiuscola leggono le scans su internet e poi comprano i fumetti), e per loro mancare ad una fiera-mercato qualsiasi, anche se col solo scopo di ritrovarsi in gran numero, è in realtà una sofferenza indicibile...
Per il semplice fatto che siamo tutti accomunati (sottoscritta compresa) dal piacere di leggere un manga o vedere un anime (talvolta anche in lingua originale e sottotitolato in ostrogoto, se le circostanze lo richiedono) è difficile, anzi, è remota la possibilità che si intavoli una discussione che risulti poi civile con qualcuno che di manga e anime non sa una beneamata cippa, ma -orrore!- conosce a memoria Death Note (non che DN non mi piaccia, ma persino il più bimbominkia tra i bimbiminkia SA la trama di Death Note o ha fatto il cosplay di Misa).
Comunque, pare che con gli Otaku ci sia un problema di fondo: pare che il mondo creda che quando due o più Otaku si incontrano non parlino d'altro che di manga ed anime. E' un grande errore sottovalutarci così, gente. Un Otaku è l'essere più pacifico ed aperto mentalmente dell'intero globo terracqueo. Persino il lentissimo bradipo ha il suo quarto d'ora, se la scimmia che passava di lì per caso gli frega la banana che stava cercando di raggiungere da una settimana.
L'Otaku, ormai temprato dalle quotidiane lotte con i genitori, in quanto Solitario Cavalier Difensore del Nipponico Costume, sa che la giustizia verrà da sè, nella forma di Kira o chi altri, e che lui sarà risparm è per eccellenza l'Amante del Giappone, la cui cultura è totalmente diversa dalla nostra. L'Otaku sopporta ventimila capitoli di manga senza il suo personaggio preferito, una serie di filler inutili, la MORTE del proprio personaggio preferito, in pratica sopportiamo tutto, quindi è eresia e facilonaggine dire che con un Otaku non si può intavolare un discorso perchè quest'ultimo vuol far sempre valere le sue ragioni.
Personalmente non m'intendo di animazione, pur avendo imparato che l'animazione giapponese (per motivi organizzativi) è la più semplice possibile, ma se l'anime che ho guardato mi ha catturato emotivamente, o ha creato situazioni comiche di mio gusto, o è semplicemente come volevo che fosse, allora che importa? Anche se quell'autore o quell'autrice disegnano approssimativamente, ma creano storie che mi piacciono, con la giusta dose di azione e romanticosmo o comicità o altro, per me va bene, in fondo è il loro stile.
Infine, penso che, secondo gli Otaku il mondo si possa dividere tra Otaku e quelli che non hanno ancora trovato il loro manga/anime preferito. Perchè di storie ce n'è a migliaia, e come ci si innamora per caso di una persona può capitare la stessa cosa anche con un racconto illustrato o una serie.