PiX - Would you please let me in?
Ed eccola. Buona lettura, guys. Ah, colonna sonora compresa as always - offro io. Luv ya.
Nine Inch Nails, “My Violent Heart - Let me in (rmx)”
Fammi entrare. Fa un freddo boia fuori, porco qua e porco là. Apri. Oggi non ho ancora bestemmiato nessun dio, non farmi cominciare proprio adesso. Fammi entrare. Non senti le dita che strisciano sul legno e sul vetro? Non vedi il sangue che stilla tra ruggine e schegge? Non t’accorgi che l’alito tiepido contro il tuo orecchio è mio, mio, mio - apri la porta, o morirò.
E sarà tutta colpa tua.
La casa è imponente, decadente, decaduta. Ha un che di grosso animale morente, da cimitero degli elefanti; ma neanche la metà della sua innocenza. Le carcasse in agonia non nuocciono al prossimo. Certi posti - in certi posti - invece sì, e quando te ne accorgi è tardi. Probabilmente il buio t’inghiottirà. Hai detto le tue preghiere?
Corri veloce, corri leggera - corri pesante di rabbia e paura - corri impotente e senza speranza - prima che un mostro ti mangi la faccia - il vento sul viso, gli sterpi sulla pelle - il fango sulle suole e un cielo senza stelle - una canzone in testa il ritmo dei tuoi passi - corri più forte e spera che passi
Corri di nuovo, corri più forte - ovvia la rima, sfida la morte - corri veloce senza inciampare - salvati l’anima o incontra il dolore
Con quegli occhi mangiava tutto il cielo.
Erano grandi, gli occhi. Innaturali e liquidi - un po’ felini, un po’ cartoon. Ma quello che davvero ti colpiva, in lei, era il colore. Verde squillante, sfacciato, un po’ osceno - acido, per lo più. Il suo preferito. Sfilacciato sulla testa, inciso sulla pelle, dentro e fuori e fino in fondo all’iride: verde speranza, verde prato, verde libertà.