[Sherlock BBC] I want to play, let's have dinner.
Titolo: I want to play, let's have dinner.
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Irene Adler
Rating: Pg
Betareader: mikamikarin
Avvertimenti: Nessuno
Conteggio parole: 238 (fiumidiparole)
Riassunto: È diverso, Sherlock è diverso.
Note: Tutto ciò è solo un mero tentativo per liberarmi del prompt della Maritombola LAMPIONE. *ride* Irene è stata la mia vittima sacrificale ma comunque scriverò altro - tipo del porno - su questa donna, che più ce n'è meglio è olè olè olè. Non pretendete troppo.
Londra brilla di mille colori, e quasi sembra una città tossica, una visione dettata dalla droga, con tutti quei giochi di luce che si riflettono nell’aria colorandola di azzurro, verde, rosa, prima di venire inghiottite nelle acque scure e profonde del Tamigi.
Irene Adler osserva il cielo sporco, sorride, guarda l’acqua. Sente l’eccitazione fremere sulla punta delle dita, un’eccitazione diversa da quella che prova ogni volta che lavora, quando clienti di ogni sesso ed età si prostrano a lei come giocattoli che le implorano di essere trattati con il miglior e peggior riguardo allo stesso tempo.
È diverso, Sherlock è diverso.
Si umetta le labbra, rigirandosi il cellulare tra le dita, la luce aranciata di un lampione che si riflette sullo schermo mangiandosi le lettere. Il gioco le sta prendendo la mano, la diverte, sembra quasi plasmato sulla sua persona. Scorre il dito sul viso del detective, sorride, esce dalla schermata per digitare velocemente sul tastierino e poi clic, messaggio inviato, e il cellulare finisce in fondo alla tasca del cappotto, lo schermo ancora illuminato.
Sorride al Tamigi, lasciandosi scappare un sospiro estasiato. La vibrazione in tasca le ricorda che Kate ha bisogno della sua dose quotidiana di sculacciate e parole morbide sulla pelle arrossata, e dà le spalle al fiume e si allontana, il lampione che proietta la sua ombra fino all’altro lato della strada prima che sparisca nel nulla.
”Sono triste stasera. Ceniamo insieme.”
Non si sentiva così viva da tanto tempo.
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Irene Adler
Rating: Pg
Betareader: mikamikarin
Avvertimenti: Nessuno
Conteggio parole: 238 (fiumidiparole)
Riassunto: È diverso, Sherlock è diverso.
Note: Tutto ciò è solo un mero tentativo per liberarmi del prompt della Maritombola LAMPIONE. *ride* Irene è stata la mia vittima sacrificale ma comunque scriverò altro - tipo del porno - su questa donna, che più ce n'è meglio è olè olè olè. Non pretendete troppo.
Londra brilla di mille colori, e quasi sembra una città tossica, una visione dettata dalla droga, con tutti quei giochi di luce che si riflettono nell’aria colorandola di azzurro, verde, rosa, prima di venire inghiottite nelle acque scure e profonde del Tamigi.
Irene Adler osserva il cielo sporco, sorride, guarda l’acqua. Sente l’eccitazione fremere sulla punta delle dita, un’eccitazione diversa da quella che prova ogni volta che lavora, quando clienti di ogni sesso ed età si prostrano a lei come giocattoli che le implorano di essere trattati con il miglior e peggior riguardo allo stesso tempo.
È diverso, Sherlock è diverso.
Si umetta le labbra, rigirandosi il cellulare tra le dita, la luce aranciata di un lampione che si riflette sullo schermo mangiandosi le lettere. Il gioco le sta prendendo la mano, la diverte, sembra quasi plasmato sulla sua persona. Scorre il dito sul viso del detective, sorride, esce dalla schermata per digitare velocemente sul tastierino e poi clic, messaggio inviato, e il cellulare finisce in fondo alla tasca del cappotto, lo schermo ancora illuminato.
Sorride al Tamigi, lasciandosi scappare un sospiro estasiato. La vibrazione in tasca le ricorda che Kate ha bisogno della sua dose quotidiana di sculacciate e parole morbide sulla pelle arrossata, e dà le spalle al fiume e si allontana, il lampione che proietta la sua ombra fino all’altro lato della strada prima che sparisca nel nulla.
”Sono triste stasera. Ceniamo insieme.”
Non si sentiva così viva da tanto tempo.