Titolo: Ho voglia - di - ballare - con teeee!
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Rating: PG
Avvertimenti: Cose.
Conteggio parole: 492 (
fiumidiparolefiumidiparole)
Note: La vita ha voluto che scrivessi anche questa perla.
John torna da lavoro e rimane sconvolto, mentre osserva Sherlock imbambolato davanti alla tv, l’aria di chi non sopporta ciò che sta vedendo e che sente la rabbia montargli nel petto.
“Che ci fai davanti alla tv?” domanda divertito, entrando in cucina per poggiare le buste della spesa. In tutta risposta riceve un grugnito infastidito, e John immagina che sia roteando gli occhi palesando il suo odio per le domande inutili.
“Siccome la settimana scorsa ho messo in pericolo Anderson spingendolo fuori dalla finestra per dimostrargli che la vittima non poteva essersi suicidata perché il cassonetto dell’immondezza avrebbe attutito la caduta ed evitato la morte, Lestrade ha ben deciso di punirmi e non chiamarmi per tutta la prossima settimana, persino in caso di seria necessità. Sono annoiato.”
John sospira, tornando dalla cucina con una birra in mano, andando a prendere posto al suo fianco. “È per questo che hai deciso di punirti ancora di più con la tv spazzatura?”
“Non mi sto punendo, è che non c’è niente da fare.”
Sherlock guarda John da capo a piedi, sospirando stancamente. Il dottore si limita a scrollare le spalle - lui è stanco morto e non ha assolutamente intenzione di fare qualcosa di diverso dallo stare seduto sul divano a guardare stronzate in televisione, quindi che non provi a proporgli niente di pericoloso. “Non so quanto possa esserti di compagnia la tv, ma se proprio non c’è di meglio…” dice John quindi, incrociando le braccia e sospirando. Si perde per un istante a guardare le immagini che si muovono, chiedendosi il perché di certi format. C’è una ragazza in un vestito rosso acceso, che aderisce fino ai fianchi prima di aprirsi come una rosa sulle sue gambe, pezzi di stoffa che svolazzano ad ogni minino movimento del bacino.
“… cos’è questa roba?”
“Ballando con le stelle.”, risponde Sherlock secco, quasi scocciato. “Pensavo lo conoscessi.”
“Non guardo tutta la spazzatura esistente in televisione, Sherlock. Anzi, da quando è morta Connie Prince, in verità io e la signora Hudson non riusciamo a trovare programmi altrettanto trash e degni.” John apre la lattina sotto lo sguardo scocciato di Sherlock, sorridendo appena. “Lo guardi per un motivo particolare o è solo la noia?”
“Mh?”
“Sai… gli abiti aderenti… ci sono tante belle ragazze, magari stai cominciando a-“
“È meglio se ti fermi qui.”
“D’accordo. Comunque non mi hai risposto.”
Sherlock si schiarisce la voce, fissando per un attimo la finestra oltre la tv. John è sicuro che stia cercando una risposta che abbia una connessione logica con l’orrore che il dottore ha davanti agli occhi - lo capisce dalle palpebre strette, dalle labbra ridotte a due linee fini e rosse, dalla testa appena in avanti, segno di un pensiero profondo.
“Non mi dispiace.”, esclama infine, e John è quasi stupito che una risposta così banale sia riuscito a sconvolgerlo internamente. Decide di sorseggiare la sua birra e restare in silenzio, per non contribuire all’umiliazione personale del suo coinquilino.
In fondo, Ballando con le stelle non dispiace nemmeno a lui.