E' qualche mese che mi riprometto di parlare di questo telefilm, ma la pigrizia con me vince praticamente sempre. Oggi però, per una serie di motivi, mi sentivo in vena, e quindi: eccomi qui.
Prima di tutto, qualche caratteristica più tecnica: attualmente è possibile vedere solo la prima stagione, composta da 10 episodi da 50 minuti ciascuno, mentre la seconda andrà in onda dalla primavera 2012. Sempre sull'HBO.
Se qualcuno ha una vaga idea di come e quali sono i canali statunitensi, avrà già una vaga idea di cosa aspettarsi da un telefilm che va in onda sull'HBO: niente censura. Quindi grandi scene di sangue, di violenza, di sesso e di situazioni moralmente discutibili.
Limitare Game of Thrones a questo, però, è ingiusto e sbagliato. Per quanto mi riguarda, infatti, è uno dei migliori telefilm degli ultimi anni. Per sceneggiatura (fedelissima al libro da cui è tratta), per ambientazioni, per abilità degli attori. Tutto, in questo telefilm, sembra essere curato fin nei minimi dettagli.
Ho rimandato la sua visione fino a quando la serie non è finita, in modo da poterla vedere completa e senza dover attendere giorni tra un episodio e l'altro. E ho fatto bene. Mi conosco, quindi ho agito di prevenzione. Sapevo che mi avrebbe creato dipendenza - e infatti in due giorni e mezzo ho completato la serie - e sapevo che mi sarebbe piaciuto.
Prima di tutto a causa dell'atmosfera che si respira. Se siete amanti del fantasy a "Il Signore degli Anelli" (che è da subito il primo paragone che mi è saltato in mente, nonostante le due cose siano completamente diverse, poi), amerete anche questo. Se siete amanti delle storie complicate, che pretendono un minimo più di attenzione di quella che può essere una commedia, di nuovo, amerete questo telefilm.
Riassumerlo è complesso, proprio perché la trama è intricata, ricchissima di personaggi (che vengono presentati tutti, o quasi, all'interno del primo episodio. Quindi non spaventatevi se dopo i primi 50 minuti non riuscite a ricordare mezzo nome. E' normale. Imparerete andando avanti XD), ricca di legami tra i personaggi (legami palesi fin da subito o che si andranno a chiarire via via con il proseguire della serie), e con un numero imponente di storyline (le principali sono tre: la famiglia Stark, i Lannister e le vicende di Daenerys. E tutte vengono presentate fin da subito).
I personaggi, poi, sono interessantissimi. Tutti quanti. Anche quelli che non si può non odiare (o amare odiarli). Dato che sono io che scrivo il commento, non posso non nominare almeno Bran Stark (uno dei fratelli Stark - e se vi sorge il dubbio, come è sorto a me, in tutto sono cinque fratelli, con l'aggiunta del fratellastro Jon Snow), Tyrion Lannister (interpretato da un favoloso Peter Dinklage, che qualche giorno fa, ha vinto un meritatissimo Emmy), Arya (un'altra bambina della famiglia Stark), Jon Snow (il figlio bastardo del capofamiglia Stark) e Daenerys (la cui storia varrebbe da sola un libro, praticamente).
Un'ultima cosa, che ci tengo a sottolineare, è la presenza delle donne e del loro ruolo, in questo telefilm. Se penso a "Il Signore degli Anelli", per quanto io lo ami (e lo amo alla follia, per intenderci), non brilla di grandi personaggi femminili, anche se quei pochi che ci sono, hanno una forza e una determinazione nonn indifferente. Ecco, qui la suddivisione dei ruoli non è così netta come spesso accade nei libri o film fantasy. Daenerys è un personaggio dotato di una forza unica. Arya, nonostante sia solo una bambina, è oggettivamente favolosa nella sua determinazione a voler diventare un cavaliere e non una delle tante dame sposate ad un nobile. Catelyn Tully è l'emblema della forza materna e dell'amore e devozione verso un marito a cui non è sottomessa, ma è al suo pari. Cersei Lannister, con i suoi metodi poco ortodossi, riesce a piegare al suo volere uomini e famiglie intere.
Potrei parlare ancora molto di questo telefilm, ma dato che la lunghezza di questa recensione sta diventando imbarazzante, mi limiterò col concludere dicendo che penso che questa sia una di quelle serie che difficilmente potrebbero deludere. Siamo solo alla prima stagione, è vero... ma che prima stagione!