Jun 23, 2013 11:11
«Odio questo rumore.»
«Sono cicale, tesoro.»
Bobbi lo fulminò con lo sguardo. «Odio anche doverti ricordare che siamo divorziati.»
Clint non replicò, l’aveva fatto già fin troppe volte dal ritorno di sua moglie. Aveva creduto di sapere quale fosse la vera Bobbi Morse - non aveva neanche pensato che potessero essercene due - e si era riconciliato con lei; scoprire che era stato preso in giro da quei maledetti Skrull, che ne avevano fatto una copia… No, non aveva intenzione di pensarci ancora. Aveva sofferto in un modo che non avrebbe mai augurato al suo peggior nemico.
«Mi piace il suono delle cicale» cambiò discorso, mentre indossava la tutta da Ronin e, con la coda dell’occhio, scopriva Bobbi alzare gli occhi al cielo.
«Devi proprio cambiarti davanti a me?»
«Niente che tu non abbia mai visto.» Le rivolse uno di quei sorrisi beffardi a cui sapeva che sua moglie non era immune.
Contrariamente alle sue aspettative - una frase pungente o uno sguardo intimidatorio, o magari tutti e due - Bobbi si avvicinò al vecchio arco di Clint, in silenzio. Lui non disse niente, fino a quando non dovette passarle accanto per prendere la katana e non notò l’espressione cupa sul suo volto.
«Nella realtà alternativa che gli Skrull avevano creato per me,» iniziò a spiegare Bobbi, «quella dove tu e Greer eravate ancora accanto a me, c’erano sempre delle cicale. Se mi concentravo sul suono che producevano, sentivo scoppiare la testa, ma non avevo idea che il motivo non fossero loro: non dovevo ricordare cosa mi era successo, questo era lo scopo degli Skrull. Avevano prodotto le copie di mio marito e della mia migliore amica, ricordandosi perfino di inserire il rumore che da piccola amavo di più.»
Clint la lasciò parlare finché non ammutolì, probabilmente intenta a ricacciare indietro le lacrime; appoggiò una mano sulla sua spalla, ma Bobbi si voltò di scatto e lo scacciò.
«Non ho bisogno della tua pietà!»
Non aveva fatto i conti con il suo avversario: Clint le afferrò il polso ancora in aria e la tirò a sé, baciandola sulle labbra. Bobbi tentò per qualche momento di sottrarsi, senza tuttavia riuscire a controllare i propri sentimenti.
Fu quando Clint la lasciò andare che sua moglie inveì contro di lui, buttandogli addosso il rancore per gli Skrull, per il tempo sottratto alla propria vita, per tutto quello di cui Clint non aveva colpe. La lasciò sfogarsi, prima di stringerla e baciarla sui capelli.
Quella volta Bobbi non si ribellò.
Note: i personaggi in questione rispondono anche ai nomi di Occhio di Falco/Ronin e Mimo, mentre Greer è la vera identità di Tigra.
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