Io & Davide
Mauro Marcialis
Edizioni Piemme
Pag. 156 Euro 11.00
Sinossi
Sin da ragazzini Orlando e Davide hanno capito che la bellezza paga. E paga davvero, in denaro sonante, quello che loro ottengono in cambio di prestazioni che si fanno sempre più spregiudicate. Dalle compagne di scuola racchie, quelle con cui non vuole farsi vedere nessuno, alle donne, agli uomini. All'inizio si fa un po' fatica, è vero, ma poi il gruzzolo che cresce tacita il senso di nausea. È Davide la mente economica del duo, ma è Orlando la star. Piace al punto che, da una scopata all'altra, arriva fino al ruolo di tronista in una trasmissione di successo, anzi, di re dei tronisti, quello che ha il potere di fare impennare l'audience, quello che spopola quando si mostra, quello per cui donne mature e ragazzine vanno in visibilio. Ma la popolarità ha il suo prezzo, e il prezzo è quello di imbottirsi di coca e di alcol per reggere la finzione, perché in quel mondo non c'è niente che non sia costruito, artefatto, piegato alle esigenze del copione. Ma qualcosa in Orlando si spezza, non riesce più a stare al gioco finché, in un delirio autodistruttivo, emerge la voglia di far esplodere tutto, le bugie, il rito mediatico, se stesso.
Commento
Come promesso, ecco la recensione del libro che vi ho segnalato pochi giorni fa, "Io e Davide", di Mauro Marcialis. Definire questo romanzo non è facile, visto che non s'inquadra facilmente in un genere o nell'altro.
Dalla sinossi si capisce che l'autore prende evidente spunto dai due "tronisti" più famosi d'Italia (vi devo proprio scrivere i nomi reali?), diventati status symbol del Nulla catodico che governa la nostra epoca.
Marcialis ne ricostruisce gli esordi, fatti di marchette e prostituzione, fino a farsi notare nel "giro che conta", quello in cui Orlando e Davide diventeranno rispettivamente il Re e il Principe.
Con un realismo che sa drammaticamente di verosimile, l'autore tratteggia il mondo vacuo e sordido in cui l'italiano medio sguazza per annullare il proprio pensiero cosciente: la televisione. Un mondo fatto di vallettume, impresari di fortuna, politici che scambiano favori in cambio di prestazioni sessuali, ricatti e minacce, soldi passati sotto banco, droga e falsità.
"Io e Davide" non è però solo questo: con una doppia chiave di lettura Marcialis sottolinea anche la sottile volontà di manipolare la mente da parte dei produttori di certi programmi. Trasmissioni artefatte e finte fino al midollo, in cui allo spettatore italiano si vendono sogni di facile consumo, o modelli da seguire i cui unici valori sono la bellezza fisica e il perseguimento del benessere economico.
Per questo il libro può essere definito uno specchio fedele dei nostri tempi, popolati sempre più da zombie-catodici con pochi burattinai che tirano i fili dietro le quinte, a servizio di un consumismo estremo al punto da diventare antropofago delle sue stesse creature.
E la storia narrata dall'autore è proprio questa: la nascita, l'ascesa e la caduta di uno di questi Re di cartone, Orlando Marchetti, semi-consapevole attore di un dramma farsesco, di una vita fatta di specchi distorti, il cui unico punto fisso è l'amico Davide, al tempo stesso complice e socio della sua corsa folle tra successo, cocaina, prostituzione e autodistruzione.
Fino a un certo punto "Io e Davide" potrebbe quasi essere considerata la biografia non ufficiale di Costantino e Daniele... OPS! Volevo dire Orlando e Davide... A un certo punto tuttavia Marcialis da una forte virata personale alla storia, scrivendo il finale di questa quasi-biografia, finale che, nella realtà, credo sia ben lungi dal vedersi all'orizzonte.
E il finale scelto dall'autore è drammatico, forte, un pugno nello stomaco. E al contempo molto triste.
Perchè, in fondo, i protagonisti del romanzo sono due eroi tragici, più in balia degli eventi che reali artefici del loro destino. Questo forse è il tocco di classe dell'autore: umanizzare dei figuri che siamo abituati a vedere come bidimensionali, burattini di pixel, gel e bicipiti, esaltati da molti e odiati da altri.
In definitiva un romanzo dal linguaggio crudo ma non sguaiato, anzi, quasi asettico nel dimostrare il marciume che caratterizza un certo mondo. Da leggere, qualunque sia il vostro genere preferito!
Voto: 7,5