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kusobaba February 23 2008, 19:03:46 UTC
Mi trovo a concordare sull'odiosità di tali categorie. Quella che meno sopporto in assoluto (che poi è anche quella in cui mi è capitato più spesso di imbattermi) è quella del "maledetto".

Io non sopporto, per principio, chi si crogiola nell'incomunicabilità, chi sceglie di essere criptico per poi sputare veleno su chi non è in grado di comprendere le sue seghe mentali (passami l'espressione poco fine, ma credo renda bene il concetto).

Farsi capire da chi legge non è un peccato mortale, soprattutto se ci si è impegnati molto per creare la propria storia.

Solo che conciliare le due cose (parlare di cose a cui si tiene, di personaggi a cui ci si sente profondamente legati e abbinare a questo intento uno stile che sia comprensibile ad una fetta di pubblico che non siano le mura della nostra stanza e il gatto) non è facile, richiede fatica, umiltà, costanza, una dose di impegno che chi scrive solo per pavoneggiarsi tende a non possedere, purtroppo.

Lo spot umano e il precisino, francamente, mi fanno quasi tenerezza, le prime due categorie mi fanno solo gridare: "Oh, Santo Cielo!".

Che poi scrivere recensioni è una cosa nobile almeno quanto scrivere racconti, basterebbe farsi passare un po' di invidia e magari potrebbero rendere un servizio alla blogosfera.

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mcnab75 February 23 2008, 22:21:32 UTC
Grazie per il commento :)

Così ti stanno sulle scatole i "maledetti"... benvenuta nel club ;) I motivi li hai descritti tu in maniera perfetta... chi fa il criptico e il misterioso per partito preso è irritante, così come chi si atteggia a maledetto per attirare attenzione.
Apprezzo così tanto chi cerca di essere solo se stesso... no?

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