L'angolo dell'antipatico (categorie di scrittori coglion*)

Feb 23, 2008 09:32



Visto che mi sono svegliato col piedi sbagliato, voglio dedicare il post sabatino a tutti quei "colleghi" che mi stanno sugli zebedei. Eh, sì, da queste pagine ho spesso incensato i meritevoli e gli amici che in questi mesi ho conosciuto tramite blog e forum. Ma non è tutto oro quel che luccica (e direi anche "non ci sono più le mezze stagioni"). Infatti devo dire che non mancano nemmeno le persone che mi irritano dal profondo, quelli che a ogni post o intervento mi suscitano una forte orticaria e la voglia di affilare le mie katane... Insomma, i classici scrittori (aspiranti tali) che mi stanno proprio sui coglioni :)
Non farò nomi, bensì mi riferirò genericamente ad alcune categorie che alla fine son riuscito a classificare con una certa precisione. Teoricamente chi passa spesso di qui non dovrebbe riconoscersi in questa lista... nel dubbio, chiedete :)

- Lo scrittore che smerda gli altri: di questo simpatico tizio (o tizia) ne ho parlato spesso. Trattasi solitamente di un aspirante scrittore in erba ma dall'ego smisurato, il classico saccente che crede di poter vomitare mer*a sopra il lavoro altrui, spesso senza uno straccio di titolo per farlo. Di solito lo "scrittore che smerda" ha infatti il grande difetto di sopravvalutare se stesso e le proprie capacità. Se lo si conosce un po' meglio, si scopre che non ha ancora scritto quasi nulla, giustificandosi con frasi del tipo "prima di scrivere schifezze come le vostre voglio imparare a fondo i segreti del mestiere". Il massimo divertimento dello scrittore che smerda è quello di demolire il lavoro altrui in modo del tutto schizofrenico. Lo psicologo dice: questo è un modo per salvare il proprio ego: se nessuno scrive cose decenti, dunque anche lo scrittore che smerda avrà un ottimo alibi per non aver pubblicato ancora nulla.

- Il comico: trattasi della versione cinica e sarcastica dello scrittore che smerda. Al posto che attaccare con ferocia il lavoro degli altri, lo denigra con battutine e frasi a doppio senso, che solitamente non fanno ridere proprio nessuno. Il comico ha una battuta per ogni situazione, ogni argomento, anche il più serio. Se all'inizio fa ridere, presto dà l'impressione di essere fuori luogo e fuori tempo. Quando viene messo alle strette, perde ogni simpatia e si difende istericamente. Lo psicologo dice: è un buono a nulla che nasconde la sua vacuità dietro il sarcasmo.

- Il Maledetto: questo scrittore crede di essere l'unico depositario della psiche umana. Tratta sempre di temi cervellotici, folli e macabri, del tipo: il figlio omosessuale di una mamma alcolizzata e di un padre pedofilo va in giro ad ammazzare delle giovani studentesse per qualche sorta di complesso esistenziale imprecisato. Il tipico racconto del Maledetto è pieno di introspezioni e scoordinati flussi di pensiero, roba da far venire il mal di testa dopo tre righe. Ovviamente se glielo si fa notare risponderà che lui scrive cose profonde e non cazzatine di serie B. Lui ha sofferto, conosce la vita, il dolore etc etc. Mica come noi. Lo psicologo dice: è un povero pazzo.

- Il precisino: in agguato come un cecchino, se ne fotte allegramente dei contenuti di qualsiasi cosa che legge per focalizzare le sue attenzioni sulla forma. E' il killer delle "d" eufoniche, delle virgole fuoriposto, il maniaco dei puntini sulle "i", dell'avverbio in più o in meno. Simpatico come una fistola anale, di solito si esprime come un professore ottantenne di Harvard, anche se probabilmente si tratta di un trentenne sfigato che ha passato così tanto tempo a scassare le palle altri altri che è isolato da ogni contesto sociale. Lo psicologo dice: è il prossimo candidato ideale per "La Pupa e il Secchione".

- Lo spot umano: ogni suo intervento è utile solo ad attirare l'attenzione su di sé. Solitamente risponde a una discussione con una frase fatta o zeppa di banalità, concludendo infine (spesso a lettere cubitali) con qualcosa del tipo: "COMPRA IL MIO LIBRO, è IL CAPOLAVORO DELL'ANNO!". Di solito si tratta di un poveretto che ha pubblicato una dozzina di copie dal tipografo sotto casa, e non sa più come rifilarle a qualcuno. Essendo privo di interesse per qualunque cosa tranne che il suo libro, s'infila tra forum e blog solo per fare sapere al mondo che esiste. Interviene in modo striminzito, demagogico e scontato su ogni argomento, e solo per un motivo: fare sapere al mondo intero che BISOGNA COMPRARE IL SUO LIBRO! Lo psicologo dice: è un potenziale impotente.

Buon sabato! :) 

riflessioni, scrittori esordienti, l'angolo dell'antipatico, umorismo, scrittura

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