Bisogna notare che tutte queste categorie citate (a parte forse il precisino e lo spot umano) non sono tanto scrittori quanto gente che dice di essere scrittore e poi parla solo della scrittura degli altri. Sicuramente lo psicologo ha ragione per tutti quanti :)
Tra tutti i più irritanti sono i primi due, il più comico il maledetto, il più inutile lo spot umano e quello che fa più pena è il precisino (perchè si sforza appunto di mettere i puntini su ogni i sperando di salvare e differenziare i propri lavori e invece magari ha scritto una schifezza come tutti gli altri).
Tra l'altro se dovessi riconoscermi in una categoria... emh, sarei proprio il "precisino"... ma fino a un certo punto però. Ho giusto qualche intolleranza, ma metto sempre il contenuto al primo posto.
In ogni caso penso che tutti questi atteggiamenti rivelino un'enorme insicurezza in se stessi e nel proprio lavoro, che però non si vuole riconoscere, e la si maschera con la convinzione di portare la verità assoluta nel campo della scrittura.
Ci vorrebbe più umiltà e più autoironia... Alla prossima
Nick Truth
Ps: Ti faccio qui i complimenti per aver finito il tuo romanzo, anche se lo hai detto qualche post fa. Bravo e in bocca al lupo con gli editori ;)
Bisogna notare che tutte queste categorie citate (a parte forse il precisino e lo spot umano) non sono tanto scrittori quanto gente che dice di essere scrittore e poi parla solo della scrittura degli altri.
Sicuramente lo psicologo ha ragione per tutti quanti :)
Tra tutti i più irritanti sono i primi due, il più comico il maledetto, il più inutile lo spot umano e quello che fa più pena è il precisino (perchè si sforza appunto di mettere i puntini su ogni i sperando di salvare e differenziare i propri lavori e invece magari ha scritto una schifezza come tutti gli altri).
Tra l'altro se dovessi riconoscermi in una categoria... emh, sarei proprio il "precisino"... ma fino a un certo punto però. Ho giusto qualche intolleranza, ma metto sempre il contenuto al primo posto.
In ogni caso penso che tutti questi atteggiamenti rivelino un'enorme insicurezza in se stessi e nel proprio lavoro, che però non si vuole riconoscere, e la si maschera con la convinzione di portare la verità assoluta nel campo della scrittura.
Ci vorrebbe più umiltà e più autoironia...
Alla prossima
Nick Truth
Ps:
Ti faccio qui i complimenti per aver finito il tuo romanzo, anche se lo hai detto qualche post fa.
Bravo e in bocca al lupo con gli editori ;)
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Scrittura a parte, tali categorie potrebbero anche essere applicate ad altri aspetti del vivere comune... PURTROPPO!
Grazie per i complimenti, ti farò sapere come vanno le cose, se t'interessa ;)
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