La ragazza della porta accanto
di Jack Ketchum
Gargoyle books
288 pagine, 17 euro
America rurale, anni Cinquanta. David ha 12 anni e incarna il prototipo dell’adolescente medio. Frequenta gli altri ragazzi del vicinato e comincia a sviluppare un certo interesse per il sesso femminile. Quando le sorelle Meg e Susan Loughlin si trasferiscono a vivere nella casa accanto, David è felice dell’opportunità di ampliare il proprio giro di amicizie, anche se Meg, che incontra per prima, è un paio d’anni più grande. I genitori delle due ragazze sono rimasti uccisi in un incidente d’auto, e le sorelle Loughlin sono state affidate alla vicina di David, Ruth. Ma Ruth, in apparenza ottima madre di famiglia, nasconde una vena di sadismo e alienazione, che sfoga dapprima sottoponendo le ragazze a percosse sempre più violente e dolorose, poi dando vita a una serie di torture fisiche e psicologiche di cui David e gli altri ragazzi del vicinato divengono testimoni e, in qualche modo, complici inconsapevoli. La polizia non prende sul serio le denuncie di Meg: l’unica speranza per lei e la sorella è nell’aiuto dell’amico David. Riuscirà a salvare le sorelle prima che sia troppo tardi?
Commento
Un pugno nello stomaco, violento e senza guantone. Ecco cos'è La ragazza della porta accanto. Avevo diverse titubanze nell'approcciarmi a questo romanzo. Le premesse erano chiare: nessun elemento fantastico, nessun mostro, complotto o mistero da risolvere. La violenza inaudita che sale di pagina in pagina, in un crescendo impressionante, ha un'unica matrice: l'essere umano. Jack Ketchum eviscera l'animo più oscuro, descrivendo la bestialità insensata che può colpire persone apparentemente normali, famigliole tranquille che abitano nelle loro linde casette. È il caso di Ruth e dei suoi figli. L'escalation di torture e soprusi che essi perpetrano contro due ragazze innocenti, Meg e Susan, non sono giustificate da nessun fattore razionale. Proprio per questo fanno più paura e mettono a disagio anche il lettore più scafato. Ketchum ci guida in questo incubo violento attraverso David che, per ironia, potremmo definire Il ragazzo della porta accanto. Il vicino di casa dodicenne, che viene coinvolto nella parabola di sadismo della famiglia Chandler. Coi suoi occhi da ragazzino David pensa dapprima di assistere a un gioco. La presenza di Ruth, un adulto (nonché un genitore) sembra poter giustificare le prime ingiustizie perpetrate contro la povera Meg, colpevole solo di essere troppo bella. Man mano che i giorni passano, il livello di sadismo sale ed entra in gioco anche il fattore sessuale. I figli di Ruth provano attrazione fisica per Meg, e presto la loro madre darà loro il permesso di toccarla. Lo stesso David non è scevro da colpe. Innanzitutto anche lui prova attrazione fisica per Meg. La possibilità di vederla denudata e umiliata è troppo forte, per un ragazzino che sta per approcciarsi ai misteri del sesso. Anche quando si accorge che i Chandler hanno superato il limite del dovuto, ci metterà un po' - troppo - per reagire e tentare qualcosa. Più colpevoli di lui sono anche gli altri adulti, quelli che rifiutano di prendere in considerazione le richieste d'aiuto di Meg, considerandola solo una ragazzina capricciosa. Nemmeno gli agenti di polizia a cui si rivolge, prima che venga segregata, muovono un passo per soccorrerla. In fondo Ruth Chandler è una stimata concittadina e nessuno sembra voler considerare l'idea che possa essere in realtà violenta, sadica, probabilmente pazza. È così che Ketchum lancia il suo grido d'accusa contro il finto perbenismo, l'omertà, le tacite colpe di chi si ostina a non vedere l'orrore per difendere una rispettabilità di facciata. La ragazza della porta accanto è un romanzo durissimo che non risparmia niente. Niente e nessuno. Persone facilmente impressionabili o troppo sensibili dovrebbero starsene ben lontani. La scrittura di Ketchum non è per tutti. Credo che occorra una certa predisposizione mentale, un equilibrio emotivo, per affrontare queste sue pagine senza rimanerne feriti, magari anche offesi. Ma ci troviamo di fronte a un libro che dice moltissimo, se si ha l'intelligenza di guardare dietro la violenza e il sadismo. Un libro che rimane impresso nella mente, come un marchio a fuoco. Necessario per chi vuole sfidare se stesso e il lato oscuro dell'essere umano.
La recensione di Elvezio Sciallis:
elvezio-sciallis.blogspot.com/2009/11/la-ragazza-della-porta-accanto-di-jack.html La recensione di Simone Corà:
welcome-to-midian.blogspot.com/2009/12/la-ragazza-della-porta-accanto.html