Alla faccia del caciocavallo, ti sei trovato un modellino da nulla! Devo dire che lo apprezzo meno di te, tendo a modelli di linguaggio più asciutti, ma l'uomo ha un mestiere di grande livello. Mi sono sempre chiesto come costruisce le sue narrazioni, che struttura mentale abbia. Detto così fra di noi a tratti è veramente visionario.
Ti dirò, di autori con uno stile molto asciutto amo solo Altieri, perchè altri mi pare che lo scimmiottino troppo (e qui mi ricollego a ciò che dico nel post). Di Avoledo adoro proprio quel suo vagare tra pensieri-fatti-congetture e piccole cose. Visionario? Senz'altro. Il finale del libro che ho citato lo dimostra. Se non l'hai ancora letto prendilo in considerazione, potrebbe piacerti!
Io non ho mai ambito a scrivere come Asimov (di lui leggerei anche il manuale di manutenzione per la canna da pesca e... difatti, ho letto qualche suo saggio). Ho sempre desiderato trovare la "mia" strada senza cercare di avvicinarla allo stile di questo o di quello
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Infatti, anch'io spesso ho il tuo problema (quello di non riuscire a mettere su carta quello che c'è in forma-pensiero nella mia testa). Non credo sia un problema solo di background culturale. Io sono un umanista da sempre (e quindi un pessimo "tecnico"), eppure soffro delle stesse incertezze. Però è bello crescere con l'esercizio e anche - perchè no - sbagliando. Io noto ENORMI differenze dai tuoi vecchi lavori a quelli che sforni da quando ti seguo attivamente.
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Di Avoledo adoro proprio quel suo vagare tra pensieri-fatti-congetture e piccole cose.
Visionario?
Senz'altro.
Il finale del libro che ho citato lo dimostra. Se non l'hai ancora letto prendilo in considerazione, potrebbe piacerti!
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Però è bello crescere con l'esercizio e anche - perchè no - sbagliando.
Io noto ENORMI differenze dai tuoi vecchi lavori a quelli che sforni da quando ti seguo attivamente.
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