Gli operai della Caterpillar di Grenoble hanno accettato di liberare i quattro manager dell'azienda, sequestrati da oltre 24 ore, per consentire la ripresa di negoziati sul piano di ristrutturazione.
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I manager della Caterpillar, che produce macchine da lavoro, hanno passato la notte in fabbrica, dormendo sulla moquette di un ufficio della direzione.
Il sequestro dei manager della Caterpillar è stato il terzo del genere avvenuto in Francia nelle ultime settimane, dopo quelli dei dirigenti di Sony France e dell'azienda farmaceutica 3M, in clima sociale teso, alimentato da annunci di chiusure di fabbriche e di licenziamenti. Ieri sera il patron del gruppo di lusso e distribuzione Ppr, Francois-Henri Pinault, è stato bloccato per un'ora in un taxi, a Parigi, da una cinquantina di dipendenti in stato di agitazione contro la prospettiva di 1.200 licenziamenti.
(Fonte:
La Repubblica)
Manager assediato dai dipendenti
Protesta sotto le finestre di un dirigente del call center Omnia di via Breda. «Siamo senza stipendio»
«Adesso basta! Li vogliamo qui. In mezzo a noi. E ce lo ven gano a spiegare con parole loro come mai non ci sono stati paga ti gli ultimi due mesi di stipen dio». Così parlavano ieri matti na i dipendenti del call centre Omnia di via Breda 176. Da gior ni la tensione e la rabbia stava no montando. Questa volta, pe rò, si è passati ai fatti. Una cin quantina di operatori hanno la sciato il lavoro e sono scesi in cortile. Sotto le finestre del di rettore generale, nonostante la pioggia. Determinati a fare scen dere il manager per ottenere su bito spiegazioni. Fernando Ruzza ha capito la situazione e ha accettato l’invi to senza farsi pregare.
(Fonte:
Corriere.it)
G20, scontri nel cuore della City
Un uomo a terra, muore in ospedale
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La polizia, intanto, ha comunicato che per i disordini di mercoledì sono state fermate 88 persone. La manifestazione era cominciata in modo pacifico ma è poi degenerata in scontri, anche violenti. Circa 4mila - tra anarchici, ambientalisti, anticapitalisti - sono scesi in strada nel «Financial Fool’s Day», il pesce d'aprile finanziario. Hanno invaso la City, lanciando bottiglie e sassi contro uffici e rompendo vetrine di negozi. Quattro diversi cortei, partiti da altrettante stazioni ferroviarie, si sono concentrati davanti alla Bank of England, dove la tensione è salita. La polizia ha fatto una carica con gas lacrimogeni, ma alcuni manifestanti sono riusciti a entrare nella vicina Bank of Scotland, dove poi gli agenti hanno fatto irruzione.
(Fonte:
Corriere.it)
"Siamo alla fine di un incontro molto approfondito sul tema del lavoro, un lavoro che comincia a venir meno con numeri preoccupanti". Cosi' il premier Silvio Berlusconi, durante la conferenza di chiusura dei lavori del G8, allargato ai ministri del Lavoro dei Paesi emergenti. "Venti milioni di posti di lavoro in meno per il 2010 sono una grande preoccupazione per tutti i governi", ha aggiunto il presidente del Consiglio.
(Fonte: ADNKronos)
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Non avete anche voi la bella sensazione di essere seduti su una cassa di letame farcita col tritolo e pronta a esplodere? Tanti piccoli
Se sarà sarà, inutile ricamarci sopra con troppe parole.
Ma so che voi vi aspettate qualcosa di pulp, da questo blog. Una dissertazione sul Nuovo Ordine Mondiale, sulle teorie del complotto, sulla crisi sapientemente pilotata da chi oggi sembra subirla (banche, multinazionali etc etc).
E invece no.
Oggi voglio darvi una ventata di ottimismo e di speranza.
Per questo vi cito un articolo (purtroppo di fonte ignota, almeno a me), sul simbolismo rappresentato da quattro cavalieri dell'apocalisse. Così se sentite i loro zoccoli avvicinarsi, potrete almeno riconoscerli.
Volete mettere la soddisfazione?
I quattro cavalieri dell'Apocalisse che cosa rappresentano? Essi portano distruzione e rovina. Non vengono presentati come liberatori di Israele dal giogo romano, ma come flagelli dell'umanità intera. Quindi sono simboli astratti, che si succedono nel corso del processo storico a motivo della diversa tipologia di male che simboleggiano.
Una certa tradizione cristiana ha creduto di ravvisare p.es. nel cavaliere del cavallo bianco la popolazione barbarica dei Parti, grandi esperti nell'uso dell'arco e grandi nemici dei romani nel I sec. Ma questa interpretazione è riduttiva.
La vera novità nel quadro a tinte fosche dipinto dall'autore dell'Apocalisse sta piuttosto nell'aver voluto dare a questi emblemi della negatività una connotazione storica, seppure in chiave di filosofia e teologia della storia.
Nell'A.T. già i profeti come Ez. 14,21 o Ger. 15,2 avevano individuato le disgrazie peggiori dell'umanità: fame, guerra, peste, bestie feroci e schiavitù. Ma questi mali venivano considerati equivalenti, tant'è che potevano anche colpire contemporaneamente in luoghi diversi (p.es. le bestie feroci colpivano in genere i lavoratori della terra). Non c'era una vera e propria filosofia o teologia della storia. Quelle figure non erano evocative di processi storici, né rappresentavano delle categorie metastoriche (che nell'Apocalisse, peraltro, vengono in qualche modo standardizzate).
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Il cavallo bianco, in tal senso, sembra rappresentare l'uso della forza pura e semplice, senza ideologia. Il cavaliere è un campione nell'uso dell'arco. Tutti gli riconoscono la supremazia bellica. E' il trionfo dell'individualismo basato sull'abilità fisica. Potrebbe rappresentare benissimo gli imperi schiavistici.
Il cavallo rosso invece sembra rappresentare una sofisticazione dello schiavismo, forse il servaggio. Il cavaliere infatti ha il potere non solo di dominare con la forza delle armi, ma anche di far uccidere tra loro i sudditi che domina. Questo significa che con la sua spada egli difende questa o quella ideologia astratta, per un fine che resta sempre quello del potere politico.
Il terzo cavallo non sembra feroce, in apparenza, poiché il cavaliere ha in mano una bilancia con cui dà un valore alle cose: "una misura di frumento per un denaro e tre misure d'orzo per un denaro"(6,6). Cose, queste, che, a differenza dell'olio e del vino, vengono "danneggiate" - il che porta inevitabilmente alla fame, almeno in una parte dell'umanità. Questo forse significa che l'ideologia si è posta al servizio di interessi meramente economici, coi quali si gestisce il potere politico.
Ma il cavallo che fa più paura è il quarto, quello giallastro-verdastro, che rappresenta la morte, quello che domina "sulla quarta parte della terra", quello che, in virtù del numero incredibile di seguaci, è in grado di infliggere qualunque pena: spada, fame, malattie, belve feroci. Sembra qui di vedere un riferimento alle moltitudini di origine asiatica.
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Proprio nel momento in cui sembrava essere arrivato il peggio per l'uomo, ecco che si scatenano imponenti catastrofi naturali, nei cui confronti l'uomo è del tutto impotente.
Questo incredibile cataclisma obbliga tutti gli uomini, di qualunque rango o estrazione sociale, a rifugiarsi, al pari di uomini primitivi, presso spelonche e tra le rocce dei monti