Il declino dei blog?

Mar 15, 2009 08:33




Prendo spunto da questo interessante post di Glauco per lasciarvi con una riflessione semplice semplice: i blog sono progressivamente destinati a scomparire, soppiantati dai social network?
A prima vista la risposta parrebbe semplice: sì.
A fronte della sproporzionata crescita di canali comunicativi come facebook, i blog paiono arrancare e perdere consensi. Un blog (se tenuto in modo serio e propositivo) è un contenitore che richiede tempo e impegno, sia per gestirlo, sia per seguirlo.
Parlandovi del mio, ho notato una progressiva crescita di visite, ma una diminuizione di commenti settimanali (che è poi la stessa cosa che denuncia Glauco). Dunque, a quanto pare, gli argomenti proposti interessano, ma i visitatori hanno raramente tempo per lasciare due righe, mentre spesso e volentieri si perde tempo per "pokare" gli amici su facebook, o per aggiornare lo status con cose assurde tipo "sto facendo pupù" (giuro di averlo letto questa settimana).

Da internauta posso dirvi che sono un vero appassionato di blog. Mi piace leggerli e scoprirli, mi piace condividere idee, recensioni, scoprire cose nuove, perfino curiosare le gestioni personalizzate che ciascun blogger sceglie. In particolar modo apprezzo i blog tematici, che si occupano di scrittura o di narrativa, di cinema o di mistero, o di attualità.
Considerando la deriva servile e partitica del giornalismo italiano, leggo sempre più volentieri i blog che non la maggior parte dei quotidiani. Non per niente credo che il giornalismo sociale è l'unico sistema per salvare un'informazione libera e partecipativa.
Al contrario i social network, divertenti e cool, rappresentano alla perfezione l'uomo moderno: sempre di fretta, poco impegnato, molto easy (su facebook è quasi vietato essere tristi, fateci caso)... vacuo. Un difetto che, se proprio vogliamo, si riflette anche in ambito socio-politico. Fateci caso: oramai certi individui fanno passare l'idea che discutere equivalga a perdere tempo. Che il confronto dialettico sia tempo rubato alla "politica del fare". Un'ideologia becera che mi trova quanto più lontano possibile, ma che fa presa sulla gente, in particolare modo su quella meno istruita.

Ovviamente non è il mezzo in sé da condannare: per fortuna su FB ho conosciuto persone molto in gamba, con cui ho discusso di temi più svariati, utilizzando lo strumento "note" come un'appendice dei relativi blog interessati. Peccato che il 90% degli utenti si limito a un uso adolescenziale dei social network.
Concludendo, perchè non voglio farla troppo lunga (in fondo è domenica!): spero che i blog non vengano prima o poi soppiantati da facebook e i suoi fratelli. Sarebbe davvero una gran perdita, almeno per me.

social network, riflessioni, blog, internet, polemiche

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