La notte (di Natale) porta consiglio

Dec 27, 2008 14:44

 

Finito (già?) il Natale, si ritorna più o meno ai consuenti ritmi di postaggio, in attesa di partire per l'ultimo dell'anno, destinazione montagna (nulla di che, capodanno in casa di amici, mondanità bandita dai programmi!).

La cosa più singolare di questi giorni è l'ispirazione avuta proprio la notte di Natale, rigirandomi tra le coperte in preda a pensieri che poco hanno a che fare con Gesù Bambino...
Ispirazione per cosa? Per un racconto lungo, o qualcosa che dovrebbe assomigliarci.
La cosa bizzarra è che, per una volta, sto provando ad accantonare i "miei" generi per buttarmi su qualcosa che mi affascina (da lettore), ma che mi è alieno come scrittore. Questo qualcosa si avvicina molto all'urban fantasy
Mi costa fatica anche scriverlo, visto che il fantasy è un genere che in questi ultimi 5-6 anni fatico davvero a digerire. Però, nella specifica sottocategoria testè citata, ho avuto modo di leggere lavori molto maturi e validi. Citando solo i migliori autori che conosco: Neil Gaiman, China Miéville, Francesco Dimitri.
In realtà la storia che ho in mente girava già da un paio di anni nella mia testa, solo che ora sembra prendere forma. Quello che mi piacerebbe fare è però scrivere un romanzo che sfiora anche alcuni argomenti "seri" che ho in mente, tra cui la libertà di essere se stessi e il condizionamento sociale a cui tutti siamo sottoposti. E poi, magari, anche l'amore, sentimento tanto positivo quanto distruttivo, anche se in pochi lo dipingono sotto questo aspetto.
Se non dovessi riuscire a dare tale "profondità" a quanto sto scrivendo, credo che smetterei ora. Non serve a nessuno l'ennesimo urban fantasy/horror pieno di ridicolaggini e banalità. La sfida è dura, ma le prime 9-10 pagine sono già su Word, vediamo se ci sarà un'evoluzione o meno. Se così non sarà tornerò a dedicarmi al finale di "Ritorno a Crepuscolaria", o ad altre cose: i progetti non mancano.

Vi lascio con una segnalazione in tema, molto interessante: i sei cliches da evitare scrivendo urban fantasy (ma anche fantasy in generale). La cosa bizzarra è notare invece quanti romanzi pubblicati e stra-pubblicizzati non seguano alla grande questi sei punti, che invece io trovo di assoluto buon senso.
Sarà la dura legge del mercato...

Fantasy writing: six cliches to avoid.


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