Ok, giusto due righe. (?)
Innanzittutto, ho cambiato layout! \o/ Finalmente ne ho trovato uno che mi piace davvero, tanto che quasi vorrei fare qualche header! Ma siccome sono davvero incapace con PS, credo lascerò perdere. *occhi supplichevoli totalmente random*
In secondo luogo, credo proprio (ma mai dire mai) che questa sarà la mia ultilma entry dell'anno! Come tutti ben sappiamo ne prossimi giorni ci sarà quella scocciatura(?) di Natale con parenti semi sconosciuti e irritanti, cenoni e tanta noia (noia che io riempirò giustamente studiando). Ma il 29 teoricamente dovrei partire per la Puglia per raggiungere la
wutheringspark e fare il capodanno giù e tutto il resto. Quiiindi, credo proprio che ci sentiremo a gennaio, almeno qui su LJ!
Ne approfitto, allora, per farvi tanti auguri di buon natale e felice anno nuovo e le altre banalità del caso!♥
Ok, il post è finito. Tanti saluti.
No, va bene. C'è anche quest'altra cosa. Non mi piace quindi non sto morendo dalla voglia di postarla. Ma voi che mi volete bene, fate finta che questa cosa non esista e continuate a volermene.
Titolo: She took my heart, I think she took my soul
Autrice:
martu89Beta:
eide_oconradFandom: Glee
Pairing: Puck/Quinn
Rating: NC-17?
Warning: Fluff e p0rn scadenti.
Conteggio parole: 681 words
Note: Scritta (con enorme sorpresa della sottoscritta) per il p0rn fest @
fanfic_italia Ecco, volevo dire tante cose ma ora qui non me ne viene in mente nessuna. Non scrivo da troppo tempo, più di sette mesi, per trovare questa cosina anche minamente decente, anzi ne sono decisamente imbarazzata, ma non perchè si tratta si suppone di p0rn. Almeno la ship è bellina e mi scalda il cuore in questi giorni pre-natalizi freddissimi. (No, seriamente, sono innamorata in egual misura sia di Puck che di Quinn<3) Il titolo non c'entra una beneamata mazza con la fanfic, ma ho ascoltato spesso mentre scrivevo la Closer dei cari e belli Kings of Leon e quella quote la trovavo particolarmente azzeccata se non per la fic, perlomeno per la ship in sè.
Ringraziamenti e cuoricini sparsi alla
eide_oconrad che mi ha gentilmente promptata e betata.♥
“Sai, sei un marshmallow - dice senza di smettere di baciarle il collo - Sei un grande, morbido, delizioso marshmallow.”
Lei scoppia a ridere, continuando a mescolare la glassa per i cupcakes. La sua risata è un invito.
“Seriamente, la tua pelle sa di - di zucchero. Ne voglio ancora.”
Lei si gira, sorridendo divertita. Lui la guarda con meraviglia. È più bella di quanto ricordasse, è sempre bella in modo diverso. Ogni volta è come posare gli occhi su di lei la prima volta. Lui le cinge i fianchi e la solleva delicatamente. Le loro labbra si abbracciano. È un bacio dolce, vellutato, sa di cioccolata calda alla cannella e panna montata.
Continuandola a baciare, lui prende a sbottonarle la camicetta, buttandola poi a caso sul tavolo, tra gusci di uova e coltelli sporchi di burro. Le slaccia il reggiseno con abilità e affonda il volto tra i suoi seni perfetti, assaporando la sua pelle all'amarena. Si inginocchia e inizia ad armeggiare attorno alla zip dei jeans quando si rende conto che il ventre di Quinn non è piatto, ma morbidamente pronunciato. La guarda stupito, come se ne fosse scordato, le mani di lei tremano per l'ansia.
Puck appoggia entrambe le mani sulla pancia con delicatezza, come avendo paura che si infranga sotto le sue dita maldestre e avvicina il viso per baciarle l'ombelico, accarezzandola. Ed all'improvviso Quinn non si sente più una goffa ragazzina in un abito premaman, ma una donna sensuale; una donna che non sa di marshmallow, ma di fragole e champagne.
Lei si abbassa, appoggiandosi sulle ginocchia. E gli toglie velocemente la maglietta, riprendendolo a baciare, con passione.
Puck non si lascia sconvolgere da questa inaspettata ondata di entusiasmo, ma anzi è pronto a riceverla e soddisfarla. Sente la sua erezione pulsare sotto due strati di indumenti ingombranti e inutili. Ha sempre pensato che la biancheria intima non fosse altro che un ridicolo intralcio. Così rapido si libera di boxer e jeans, e inizia a masturbarsi guardando lei togliersi le mutandine rosa leggermente umidicce.
Non appena scivola dentro di lei, Quinn sussulta ed emette gemiti strozzati. Inizialmente, Puck rimane in ascolto. È sempre stato un suo piccolo vizio quello di ascoltare quanto piacere provocasse alle donne, lo eccitava. Ma poi la guarda. Le sue guance rosse e accaldate, i capelli biondi matidi di sudore e belli sparsi sulle spalle, le mani contratte in uno strano ed innaturale pugno. Capisce allora che quella non è la stessa foga che - insomma, è così diverso dal sesso sterile e vorace che era solito fare in una angolo buio dello spogliatoio con una cheerleader presa a caso. Si rende conto che si sta impegnando non per aggiungere l'ennesima crocetta all'elenco di orgasmi che aveva provocato, ma perché vuole davvero soddisfarla, vuole farle capire che, sì, insomma, avete capito.
Volendo essere scontati e precisi, si potrebbe dire che stanno facendo l'amore.
Allora lui si china e la bacia. Aumenta il ritmo. Ancora e ancora e ancora. Intreccia le sue dita con quelle di lei, stringendo tanto da bloccarle leggermente il flusso sanguigno. Più veloce. Ancora e ancora e ancora. Lei grida sospiri sempre più forti e lui non la lascia sola nell'apice del piacere. Vengono in contemporanea, quasi volontariamente.
Lui rimane spaesato in una nebbia sbrilluccicosa e ovattata della stessa consistenza dello zucchero filato, è come una coppa di vino e una ubriacatura leggera a tredici anni, è come se non avesse mai avuto un orgasmo prima di quel momento. E nel petto gli sembra di avere una palla piena di sassolini, che rimbalza con violenza e fa rumore costantemente.
Nella confusione, Puck non si rende conto che continua a stringere la mano di Quinn, mentre lei respira affannosamente, rannicchiata contro il corpo di lui. La guarda ed è bella, diversa. Direbbe che non l'ha vista mai, che quella è la prima volta che incrocia il suo sguardo. Ma poi la bacia. Non sa di fragole, né di marshmallow, né tanto meno di cioccolata calda alla cannella e panna montata, sa di lei.
E allora sì che la riconosce.