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NCLPF [Roleplay] yuppu November 14 2014, 23:26:12 UTC
Gudrun si siede su un tronco mezzo marcio, troppo affamata per proseguire oltre e troppo stanca per mettersi a correre dietro ai conigli. Lancia un’occhiata forse troppo interessata ad Al, quasi considerando quanta carne potrebbe trarre da lui.

Al nota il suo sguardo quasi per caso - o forse grazie all’istinto di sopravvivenza - e ne è alquanto allarmato. “Perché mi guardi così?” Chiede, smettendo di guardarsi attorno alla ricerca di cibo e allontanandosi invece da lei di qualche passo, guardandola con circospezione.

“Tu non hai fame?” Chiede l’evocatrice, gingillando con il suo bastone. “Io non ho ancora capito dove stiamo andando, comunque, e farmi guidare da un uomo è forse la scelta peggiore che potessi fare, ma al momento sei tu che sei geograficamente saputo, quindi trovaci cibo.”

“Siamo diretti al villaggio di Non Mi Ricordo Il Nome, dove c’è una graziossima fiera settimanale che se siamo fortunati si tiene oggi e se ben ricordo espone dei dolcetti al miele per cui una volta ero tentato di pagare con un rene di mia sorella per portarmene quindici ceste a casa.” Risponde, con aria saputa nonostante veramente non si ricordi il nome del villaggio. “E sì, inizio ad avere fame anche io. Perciò alzati, dai.” Aggiunge con tono più pragmatico e scocciato.

Gudrun sbuffa e si tira in piedi, con un grugnito lamentoso. “Ma io non voglio camminare, voglio mangiare adesso. Come abbiamo fatto a finire tutte le scorte? Mi sembra di aver fatto la fame da quando siamo partiti!” Protesta inutilmente, mettendosi al passo con lo stregone.

“Ma se sei tu che ti sei mangiata tutte le scorte! Cosa protesti? E, vorrei ricordarti, mi hai detto che lo facevi per me a mangiare tutto non lasciandomi quasi niente, perché secondo te dovrei mettermi a dieta. Cosa che prendo come un insulto molto personale, sappilo, soprattutto da parte di una tenia con le gambe.” Sbotta.

“Non c’erano palesemente abbastanza scorte per entrambi, ringrazia ti abbia lasciato una parte invece di lamentarti di quanto poco fosse!” Lo rimbecca, prima che il suo stomaco gorgogli rumorosamente e lei lo segua con un lamento strascicato. “Ho faaaame, voglio mangiare…”

“Spaventi le prede se fai così, capiranno che c’è una piattola in avvicinamento da un miglio di distanza!” Gesticola verso il bosco circostante.

“Oh, scusa, ora mi silenzio lo stomaco, così non ci disturba più la caccia…” Fa una smorfia Gudrun, tentata di tirargli una bastonata, ma prima che possa farlo…

BUUUUUURP!

Al si blocca, voltandosi a guardarla con l’aria oltraggiata. “Mi avevi detto di avere fame! Sembravi sul punto di mordermi! Stavo quasi pensando di darti il biscotto che ti ho nascosto e invece tu - tu! - mi stavi mentendo ed eri piena!” La accusa, puntandole contro il dito. “Hai usato persino il tuo stomaco per trarmi in inganno!”

Gudrun storce il naso. “Non sono stata io, sarai stato tu, nasconditore di biscotti maledetto… accusarmi di essere piena, io sto morendo di fa-” La sua lamentela si blocca a metà quando nel voltarsi in cerca di prede, la sua visuale è bloccata da una mostruosa creatura gialla striata di viola che ruggisce loro contro, ma i suoi ruggiti sembrano incredibilmente-

BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUURP!

Al fissa impietrito la creatura, prima di avvicinare appena la testa a quella della compagna di viaggio. “... sono io o ha l’alito che sa di banana?” Chiede in un bisbiglio, prima di indicare l’enorme mostro col dito.
“Gudrun! Cibo! Attacca!” Ordina, come se si rivolgesse ad un cane da caccia addestrato.

Gudrun però schizza via in direzione opposta al mostro. “NON SARO’ MANGIATA DA UN MOSTRO GIALLO E VIOLA CHE CONTINUA A RUTTARE!” Urla, mentre tenta la fuga correndo a perdifiato.

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