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Re: WHATEVER (roleplay) mrbalkanophile November 14 2014, 19:33:18 UTC
"Quasi tutte le deduzioni esatte. È una cotta stupenda. Purtroppo è stata creata per persone più piccole di me," sorrise Faust. "Il che ci lascia due opzioni: sono certo che Vivian non è interessata all'articolo..."

"So proteggermi benissimo anche senza quella ferraglia, per quanto splendida e luminescente possa essere," lo interruppe Vivian, e la indicò con rispetto. "Ha una splendida aura, sarà stata imbevuta di magia difensiva da chi l'ha forgiata."

"... pertanto, a meno di non volerla conservare per ricavarci un po' di denaro, direi che è destinata a Sam." Ma la Sentinella arricciò il naso e si scostò di un passo, come se non volesse neppure toccarla. Faust aggrottò le sopracciglia. "Cosa c'è, dolcezza?"

"Non mi sognerei di mettermi quella cosa per niente al mondo. A parte che anch'io so difendermi benissimo da sola..."

"Questo è tutto da vedere," bofonchiò Aleksandar. Sam finse di non sentirlo.

"... ma è viola, cielo benedetto. Viola. Non ho intenzione di indossare un colore che in città è riservato alle prostitute e alle nobildonne. Non sono né l'una e né l'altra cosa."

Un momento di silenzio accolse quelle parole. Poi fu Aleksandar a parlare. "Cosa te ne--" iniziò, ma Vivian lo interruppe.

"Sam, cara, non è viola, è di una stupenda tonalità blu-violetta. Non è una luminosità ametista o malva, o un rosso sangria oppure, orrore, una sfumatura di eliotropo o di lavanda. È effettivamente indaco. Con il giallo della tua divisa starebbe divinamente, perché il viola assorbe sia la luce rossa che quella blu, che sono opposte a quella del giallo." Aleksandar aprì la bocca per replicare, frustrato di fronte a quella che gli sembrava una insopprimibile sequela di sciocchezze, ma Vivian si voltò discretamente verso di lui, inarcò entrambe le sopracciglia e contrasse le labbra, e lo Sciamano non disse più nulla. "Vuoi provare almeno come ti sta?"

"Non si può tingere di giallo?" esclamò lamentosa Sam. "O di arancione? Sono disposta ad arrivare al rosa, se proprio... questo viola è orribile."

"Indaco, cara. Indaco. Vedi, se anche ci fosse un modo per alterare la luminescenza degli incantesimi di protezione, non sono sicura di poterli alterare e lasciarne intatte le qualità. Potresti indossarla e ritrovarti con due teste, o senza braccia, o con l'insensata voglia di cantare le melodie tradizionali del nord Calafrica. E poi, sospetto che anche gli anelli siano dotati di qualche pigmento che li rende color indaco. Suvvia, indossala."

Aleksandar ammirò lo sforzo di persuasione di Vivian: sapeva che la ragazza era impiegata in una bottega sartoriale in città, e che si dilettava con l'uncinetto per realizzare preziose merlettature, ma convincere l'elemento più riottoso del gruppo a rinunciare al total yellow della sua mise era degno della più esperta delle negozianti - se non altro perché il giallo rendeva un po' troppo visibile la Sentinella anche nel buio più pesto. Tra sé, ma soltanto tra sé, si disse che quella cotta sembrava proprio viola.

"E io ho infilzato abbastanza pesci. Stasera arrosto!" esclamò Faust, reggendo nella faretra svuotata dalle frecce il suo prezioso bottino.

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Re: WHATEVER (roleplay) mrbalkanophile November 14 2014, 19:35:25 UTC
"Benissimo. Usciremo da qui solo riposati e rifocillati, visto che cibo e calore non ci mancano." Aleksandar scoccò un'altra occhiata a Sam, ora rivestita della sua armatura e circonfusa di un'aura viol-- indaco, ma non disse nulla.

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Re: WHATEVER (roleplay) shariaruna November 14 2014, 22:39:50 UTC
Le alghe che incrostavano le umide pareti della grotta emanavano - sorprendentemente - un profumo dolciastro e per nulla spiacevole, che ben si mescolava all'odore del pesce arrostito sul fuoco, e riusciva perfino ad attenuare un poco quel sapore salmastro di mare che aveva ormai impregnato i loro vestiti e le loro persone.

Il fuocherello del loro bivacco oscillava in modo piuttosto vistoso, creando giochi di ombre tutt'intorno al cerchio di luce che li racchiudeva, ma sembrava ancora perfettamente in grado di resistere ai venti tiepidi della notte (con un piccolo aiuto dello Sciamano, probabilmente) e dopo avergli lanciato un ultimo sguardo semi-distratto, Vivian tornò a concentrarsi sul libro che teneva aperto sulle ginocchia.

Mormorò di nuovo le parole dell'incantesimo, poi raccolse un'altra manciata di sabbia e pietre dal terreno scuro e la lanciò ancora una volta nel fuoco. Chiuse gli occhi per un paio di secondi, poi li riaprì di scatto e concentrò tutta la sua attenzione sul cuore centrale della fiamma, sperando in un responso diverso, o perlomeno un po' più comprensibile. Ma il fuoco non ne voleva sapere di collaborare quella notte.

Mentre meditava sull'utilità di ritentare o meno per l'ennesima volta, un'esclamazione soffocata distrasse la Strega dai suoi pensieri, e un attimo dopo aver identificato la fonte del rumore, essa le si sedette pesantemente accanto, sbuffando e massaggiandosi una caviglia con le mani.

"Sono venuto a darvi il cambio", annunciò l'Arciere. "Questo posto è pieno di trappole. Continuo ad incespicare non appena provo a muovermi", si lamentò poi.

"Continuavate ad incespicare anche fuori, nella foresta", ribatté Vivian con un mezzo sorriso. "Forse dovreste semplicemente stare più attento a dove mettete i piedi"

"E voi dovreste smetterla di lanciare sabbia nel fuoco, Miss. Se si spegne durante il mio turno di guardia mi toccherà svegliare lo Sciamano, e ho l'impressione che potrebbe prenderla male", rispose Faust.

"Non la lanciavo certo per gioco", si irritò Vivian, arrossendo appena. "Tentavo un incantesimo di divinazione. Questo luogo è impregnato di magia antica, quindi pensavo che gli spiriti elementali sarebbero stati propensi a rivelare qualche segreto. Ma finora non ho avuto molta fortuna"

"Pensavo che la Vista fosse un dono raro tra le Streghe", commentò Faust, inarcando un sopracciglio.

"Lo è, infatti. E come potete vedere io ne sono quasi totalmente sprovvista", sospirò Vivian. "Mia nonna lo possedeva, però, e ha provato spesso ad insegnarmelo, ma i metodi tradizionali e più efficaci di solito prevedono sgozzamenti di animali domestici e intestini di vario genere. Non sono mai stata un'allieva entusiasta"

"Ew", concordò Faust, comprensivo. Poi scosse le spalle, palesemente disgustato all'idea.

Per qualche minuto rimasero in silenzio, tendendo l'orecchio ai rumori della notte, ma gli unici rumori udibili erano il crepitio del fuoco e i respiri lenti dei loro compagni addormentati.

Vivian si ravviò una ciocca di capelli, poi riprese il discorso come niente fosse.

"Riesco a vedere soltanto una cosa, ma non riesco a trovarle un senso", confessò cautamente.

"Di cosa si tratta?"

"Verde"

"Verde?"

"Già. Soltanto questo colore. Non ha una forma precisa, non è associato ad un odore o ad un sapore, non è un'aura né un incantesimo. Non ha senso", ripetè la Strega.

"Il nostro futuro è verde", le fece eco Faust. "Be', sempre meglio che nero", aggiunse un istante più tardi, sorridendo allegramente.

Vivian sorrise di rimando, ma senza troppa convinzione. Aveva un brutto presentimento al riguardo. Non brutto abbastanza da sgozzare il primo gatto a disposizione per accertarsi dei possibili pericoli (operazione il cui successo sarebbe comunque stato dubbio: il suo amore per i gatti interferiva non poco con le sue dote divinatorie, e le poche volte in cui era stata costretta ad eseguire il rituale finiva sempre per sentirsi troppo in colpa per prestare davvero attenzione agli avvertimenti nascosti nelle viscere delle sue povere vittime) ma quasi.

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Re: WHATEVER (roleplay) shariaruna November 14 2014, 22:40:56 UTC

"Andate a dormire, Miss Vivian", le consiglió Faust con gentilezza, notando il suo turbamento. "Se vedo avvicinarsi qualcosa di verde vi sveglierò immediatamente. Potete fidarvi di me, gli Arcieri hanno un'ottima vista, sono sicura che ne siete al corrente"

"Certo, è una conoscenza comune", concordò la Strega, senza capire perché l'altro le avesse fatto l'occhiolino nel dirlo. Improvvisamente si sentì a disagio, quindi si decise finalmente ad alzarsi e a lasciare il posto di guardia al compagno.

"Buonanotte, messer Faust", mormorò velocemente, e prima che l'altro potesse ricambiare il saluto si era già allontanata verso il mucchio di coperte che fungevano da giaciglio improvvisato.

Una volta rannicchiata il più comodamente possibile sul terreno duro, e nonostante le proprie cupe previsioni di una notte insonne, Vivian si addormentò quasi subito, seguita immediatamente da quella strana ombra verde che si ostinó a voler popolare i suoi sogni, agitandoli non poco.

Nel silenzio delle poche ore precedenti all'alba, l'Arciere, ora con un'espressione più cupa sul viso, continuó a vegliare.

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Re: WHATEVER (roleplay) lisachanoando November 14 2014, 22:40:39 UTC
XDDDD Amo possentemente sia Faust che Vivian e shippo in maniera discreta ma insistente Aleksandar con Sam. Fuck yeah.

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Re: WHATEVER (roleplay) misako93 November 14 2014, 23:11:50 UTC
*si unisce allo shipping party* Also io sto volendo un sacco bene a Sam x°

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