Leave a comment

APH] Spamano; giallo; Shounen-ai aerith1992 May 1 2011, 13:05:19 UTC
-Ce l’ho fatta!- Spalanco la porta della camera che condivido con Gilbert, al colmo della gioia. Peccato che l’effetto è sprecato, dato che la camera, noto perplesso, è vuota. Dove cavolo sono finiti Francis e Gilbert? Mi ricordavo chiaramente che mi aspettavano per “studiare”, altra parola per definire il cazzeggiare fingendo di fare “il nostro dovere”, come lo chiama il sopracciglione. Corro verso la camera di Francis e ancora una volta apro la porta di scatto con lo stesso urlo di prima. A rovinare i miei piani, odo un tunc e quelli che mi paiono insulti borbottati in inglese stretto e da dietro la porta compare un enorme paio di sopracciglia mostruose che mi attacc… no. Arthur mi osserva con odio (l’occhiataccia è sicuramente ricambiata da me) mentre si massaggia il naso. -I tuoi degni compari sono in camera- dice in tono velenoso, prima di uscire in fretta e furia.

-Ce l’ho fatta!- esclamo per la terza volta e fortunatamente l’ultima. Francis e Gilbert, stravaccati sul letto e circondati da riviste porno, mi osservano perplessi. -Cherie, che è successo?- mi chiede Francis da dietro una rivista. Sorridente gliela prendo e la lancio via. -Lovino! Ha accettato di uscire con me! Abbiamo un appuntamento!- -Meraviglioso! C’est fantastique, cherie!- Esclama Francis, abbracciandomi, e Gilbert mostra lo stesso entusiasmo, dandomi vigorose pacche sulla schiena e dicendo -Era ora!- -Cosa hai intenzione di fare adesso, mon amì?- -Eh?- Perplesso, guardo Francis. Cosa dovrei avere intenzione di fare? Francis si copre la faccia con una mano, Gilbert ride sguaiatamente.

-Ehi Lovi!- Lovino, fuori dall’edificio dell’Università, si volta e mi guarda irritato. Nonostante quando gli ho chiesto di darmi un appuntamento lui ha sembrato accettare di malavoglia, noto che adesso è particolarmente curato. La camicia, che mi sembra firmata, gli sta alla perfezione, non ha una piega, i capelli sono ordinati e ha indosso un profumo mascolino, intenso, un poco aspro. -Sei in ritardo, bastardo!- esclama, rosso in faccia. -Lo siento, Lovi!- mi scuso con un sorriso colpevole. Ero stato così agitato fino a quel momento che Francis e Gilbert hanno avuto pietà di me e hanno tentato di calmarmi. Ci sono riusciti fin troppo bene però, dato che ho perso la percezione del tempo. -Beh, che cazzo vuoi fare? Dobbiamo fissarci qua per tutto il giorno?- -Ah! No!- è l’unica cosa che riesco a dire, e rimango a fissarlo sorridente, incantato. Lovino sbuffa e mi tira un pugno non troppo forte. -Andiamo?!- Mi risveglio all’improvviso. Non ci posso fare niente se il mio Lovi è così carino! -Sì andiamo…- eh, dove andiamo? Nell’attesa di questo appuntamento, mi sono persino dimenticato di organizzarlo! Nelle mie immaginazioni a occhi aperti non ho mai pensato al luogo in cui ci trovavamo io e Lovino, non mi è mai interessato. Mi bastava vedere il mio Lovi tutto per me. E adesso che ce l’ho veramente tutto per me… -Che ne dici di una passeggiata?-
Un’ora dopo, io e Lovino scopriamo di esserci persi. Siamo partiti dall’Università e abbiamo camminato senza badare alla strada, semplicemente parlando del più e del meno. Beh, più che altro ho parlato io, mentre Lovino si è accontentato di insultarmi a mezza bocca e di fingere di non starmi a sentire. Non è adorabile? -Ma dove cazzo siamo finiti?!- esclama irritato e mi perfora con i suoi bellissimi occhi marroncini/gialli. -Ehm…- -Non sai dove siamo? Non sai dove cazzo siamo? Sapevo che non mi dovevo fidare di te, bastardo! È tutta colpa tua! Adesso devi rimediare!- esclama, in piena crisi isterica. Pongo le mani di fronte nel tentativo di calmarlo. -Lovi, stai tranquillo! Adesso chiedo informazioni...- Mi guardo attorno alla ricerca di passanti, ma la strada è deserta. Solo adesso mi accorgo che è ora di pranzo e mi ricordo che anche i Londinesi devono mangiare, anche se il loro cibo fa schifo, come Lovino mi ha fatto spesso notare alla mensa dell’Università. -Faccio una chiamata- lo rassereno, prendendo con aria esperta il cellulare dalla mia tasca. Peccato però che… -Batteria scarica- leggo. Oh, diamine. -Ehm, Lovi, mi presteresti il tuo cellulare?- Lovino sbuffa, ma me lo passa. Sullo sfondo, una foto sua e del fratello. Non è carino?

Reply

Re: APH] Spamano; giallo; Shounen-ai aerith1992 May 1 2011, 13:05:51 UTC
-Pronto?- -Hola Francis sono io!- la voce del mio amico diventa subito preoccupata -Tonio, che è successo? Non sei con Lovino?- -Sì, ma ci siamo persi, e ho bisogno di aiuto… dal bastardo sopracciglione- dico, mentre la mia aura si fa scura. -Arthur ti vuole uccidere, cosa ti fa pensare che ti aiuterà?- -Non lo so, ma non so nemmeno che altro fare- replico occhieggiando Lovino, seduto su una panchina qualche metro più in là. Sembra si stia annoiando… -Ti darò una mano, d’accordo?- -Grazie Francis! Come farai?- -Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare- risponde Francis.
-Siamo arrivati finalmente!- esclama Lovino un’altra ora dopo, finalmente nel centro di Londra. Ha l’aria molto irritata, ma non ci faccio tanto caso, dato che è nella norma. Sorrido e passandomi una mano fra i capelli gli rispondo -Avevamo fatto una bella camminata eh Lovi?- -Non chiamarmi così, bastardo- replica. Sto per rispondergli, ma dai nostri stomaci si sente un fragoroso gorgoglio. Lovino arrossice e mormora -Maledizione-, mentre io rido. Mi ero proprio dimenticato che l’ora in cui solitamente mangiamo è passata da un pezzo! -Conosco un buon ristorante qui vicino, potremmo andare lì- propongo e Lovino non fa una piega. -Basta che andiamo a mangiare bastardo- Afferro la sua mano (com’è piccola e morbida!) e inizio a camminare. Lovino cerca di liberarsi dalla mia presa, ma alla fine si rassegna.

-Un McDonalds?! Mi porti a mangiare da un McDonalds!- esclama Lovino, ormai infuriato. Lo guardo e sorrido colpevole. -Lo siento Lovi- dico sinceramente -Non pensavo che il ristorante in cui ti volevo portare fosse chiuso- e non ci sono altre alternative alla portata del mio portafoglio. Mi dispiace sul serio, nelle mie fantasie ad occhi aperti avevo sempre immaginato Lovino meno arrabbiato del solito che si divertiva con me. Invece Lovino è furioso e sbuffa. - Ma sei capace di organizzare un cazzo di appuntamento?!- mormora. Dopo tanto tempo, mi sento giù di morale. Volevo davvero che Lovino si divertisse! Cerco però di non farlo notare, e attacco una nuova conversazione quando io e Lovino ci sediamo al tavolo con i nostri panini. Lovino partecipa, e noto che almeno si comporta come al solito quando è attorno a me: mi insulta, arrossisce per non so che motivo, e la sua espressione mi sembra anche rilassarsi un poco. Sorrido, rassicurato. La giornata non è stata un completo disastro!

Dopo aver mangiato, avevo deciso di fare un altro giro con Lovino, ma una pioggia improvvisa, tipica di questo Paese, ha modificato i miei piani, e siamo tornati fradici all’Università. Davanti alle porte del dormitorio, realizzo che è il momento di salutarci. -Lovi, uscirai di nuovo con me?- chiedo all’improvviso, mentre se ne sta andando. Lovino mi osserva e sembra pensarci su. -Solo se…- -Solo se?- pendo letteralmente dalle sue belle labbra -Solo se arriverai in orario, saprai dove stiamo andando, avrai il cellulare carico e avrai organizzato il resto, idiota. Sabato pomeriggio qui alle sei- dice, e se ne va. Sorrido felice. Un nuovo appuntamento con Lovi, e la prossima volta sono sicuro che non sbaglierò. Anche perché, dopo aver saputo quello che è successo, Francis mi darà qualche lezione... Oh no.

Reply


Leave a comment

Up