[RPF German Rap/RPF Tokio Hotel] Bill Kaulitz/Bushido, Tom Kaulitz, NC17, Slash, hint(?) lemonfedykaulitzMay 1 2011, 08:52:40 UTC
(non è bellissima, ma non ho tempo di risistemarla, amen x'D)
Tom si diverte sempre a raccontarmi di tutti i posti strani o semplicemente scomodi in cui ha fatto sesso con una delle groupie che gli allietano le serate dopo i concerti. È stato quasi liberatorio, alcuni mesi fa, iniziare ad avere del materiale con cui ribattere ai suoi discorsi, anche se generalmente finisco sempre col fargli passare la voglia di farli. A mio fratello non piace sentir parlare di quello che faccio con Bushido, anzi, lo sopporta ancora meno di quanto io abbia mai sopportato i suoi resoconti su tutte quelle ragazze che pare lo abbiano sempre soddisfatto. A volte lo trovo ingiusto, perché dopo anni in cui mi sono sorbito centinaia di racconti di quel genere, mi sembrerebbe soltanto equo che lui ricambi il favore e mi lasci condividere una parte della mia vita sessuale con lui, ma per il resto posso ritenermi fortunato di aver finalmente trovato un modo di zittirlo quando entra in argomento. L’ultima volta è stata proprio oggi, quando ha provato a raccontarmi di una certa bionda con cui non è riuscito ad arrivare nemmeno fino al letto prima di farsela direttamente contro la parete della camera d’hotel. Io ho capito perfettamente cosa intendesse dire perché mi è capitato spesso, con Anis, di fare la stessa cosa. Il muro, devo ammettere, non è il posto più comodo dove farlo, ma quando hai qualcuno come Bushido che ti ci sbatte contro e che ti tiene pressato contro la parete col solo peso del proprio corpo, non pensi davvero a quanto sarebbe bello avere un materasso morbido sotto la schiena. Non pensi proprio a nulla che non siano le mani e le braccia di Anis che ti sorreggono da sotto le cosce, in realtà, o il suo inguine che preme con insistenza contro il tuo e ti inchioda lì dove sei, spingendo con insistenza in avanti come se volesse riuscire a muoversi ancora, come se volesse entrarti dentro ancora prima di averti spogliato, solo perché ti ha lì tra le sue braccia e nella posizione migliore per prenderti come non vedi l’ora che faccia. Sarà stata due settimane fa l’ultima volta che è successo, l’ultima volta in cui avevamo talmente tanta voglia di sfogare la passione che la camera da letto non l’abbiamo nemmeno vista in fondo al corridoio. C’era il muro dell’ingresso che sembrava non aspettare altro che noi, perché era già lì, era vicino, e a noi non restava altro da fare che appoggiarci contro la parete e dimenticarci di tutto il resto. Infatti spingermi contro il muro è stata la prima cosa che Anis ha fatto, e già mi ha tolto il respiro quando mi ha inchiodato con quel suo sguardo intenso e pericoloso e poi mi si è lentamente premuto addosso, annullando qualunque distanza potesse esserci tra i nostri corpi. La superficie dura e fredda della parete non mi dava minimamente fastidio, perché tutto ciò che riuscivo a sentire erano la morbidezza e il calore del suo petto contro il mio. L’intonaco ruvido mi ha graffiato la schiena e i gomiti, una volta che ci siamo spogliati, ma l’unico motivo per cui urlavo e gemevo era quello che mi stava facendo Anis, che non si è fermato finché io non mi sono accasciato tra le sue braccia e ho lasciato che mi sorreggesse lui, perché le mie gambe non sarebbero riuscite a tenermi in piedi dopo che si erano aggrappate con tanta convinzione ai suoi fianchi. Ora che ci ripenso, mi rendo conto che ho voglia di rifarlo e conto i giorni che mancano alla fine del tour, al momento in cui ci rivedremo e sarà di sicuro un altro muro a sostenerci, perché dopo tanto tempo non avremo intenzione di perdere tempo col raggiungere qualcosa di più comodo. Intanto, Tom si alza con un sospiro esasperato e mi lascia a guardare con aria assente fuori dal finestrino, mentre sorrido al pensiero di quello che succederà quando rivedrò Anis. Sì, decisamente il muro non è il posto più comodo, ma quando stai con uno come Bushido diventa un luogo decisamente attraente.
Tom si diverte sempre a raccontarmi di tutti i posti strani o semplicemente scomodi in cui ha fatto sesso con una delle groupie che gli allietano le serate dopo i concerti. È stato quasi liberatorio, alcuni mesi fa, iniziare ad avere del materiale con cui ribattere ai suoi discorsi, anche se generalmente finisco sempre col fargli passare la voglia di farli. A mio fratello non piace sentir parlare di quello che faccio con Bushido, anzi, lo sopporta ancora meno di quanto io abbia mai sopportato i suoi resoconti su tutte quelle ragazze che pare lo abbiano sempre soddisfatto. A volte lo trovo ingiusto, perché dopo anni in cui mi sono sorbito centinaia di racconti di quel genere, mi sembrerebbe soltanto equo che lui ricambi il favore e mi lasci condividere una parte della mia vita sessuale con lui, ma per il resto posso ritenermi fortunato di aver finalmente trovato un modo di zittirlo quando entra in argomento.
L’ultima volta è stata proprio oggi, quando ha provato a raccontarmi di una certa bionda con cui non è riuscito ad arrivare nemmeno fino al letto prima di farsela direttamente contro la parete della camera d’hotel. Io ho capito perfettamente cosa intendesse dire perché mi è capitato spesso, con Anis, di fare la stessa cosa.
Il muro, devo ammettere, non è il posto più comodo dove farlo, ma quando hai qualcuno come Bushido che ti ci sbatte contro e che ti tiene pressato contro la parete col solo peso del proprio corpo, non pensi davvero a quanto sarebbe bello avere un materasso morbido sotto la schiena. Non pensi proprio a nulla che non siano le mani e le braccia di Anis che ti sorreggono da sotto le cosce, in realtà, o il suo inguine che preme con insistenza contro il tuo e ti inchioda lì dove sei, spingendo con insistenza in avanti come se volesse riuscire a muoversi ancora, come se volesse entrarti dentro ancora prima di averti spogliato, solo perché ti ha lì tra le sue braccia e nella posizione migliore per prenderti come non vedi l’ora che faccia.
Sarà stata due settimane fa l’ultima volta che è successo, l’ultima volta in cui avevamo talmente tanta voglia di sfogare la passione che la camera da letto non l’abbiamo nemmeno vista in fondo al corridoio. C’era il muro dell’ingresso che sembrava non aspettare altro che noi, perché era già lì, era vicino, e a noi non restava altro da fare che appoggiarci contro la parete e dimenticarci di tutto il resto. Infatti spingermi contro il muro è stata la prima cosa che Anis ha fatto, e già mi ha tolto il respiro quando mi ha inchiodato con quel suo sguardo intenso e pericoloso e poi mi si è lentamente premuto addosso, annullando qualunque distanza potesse esserci tra i nostri corpi. La superficie dura e fredda della parete non mi dava minimamente fastidio, perché tutto ciò che riuscivo a sentire erano la morbidezza e il calore del suo petto contro il mio.
L’intonaco ruvido mi ha graffiato la schiena e i gomiti, una volta che ci siamo spogliati, ma l’unico motivo per cui urlavo e gemevo era quello che mi stava facendo Anis, che non si è fermato finché io non mi sono accasciato tra le sue braccia e ho lasciato che mi sorreggesse lui, perché le mie gambe non sarebbero riuscite a tenermi in piedi dopo che si erano aggrappate con tanta convinzione ai suoi fianchi.
Ora che ci ripenso, mi rendo conto che ho voglia di rifarlo e conto i giorni che mancano alla fine del tour, al momento in cui ci rivedremo e sarà di sicuro un altro muro a sostenerci, perché dopo tanto tempo non avremo intenzione di perdere tempo col raggiungere qualcosa di più comodo. Intanto, Tom si alza con un sospiro esasperato e mi lascia a guardare con aria assente fuori dal finestrino, mentre sorrido al pensiero di quello che succederà quando rivedrò Anis.
Sì, decisamente il muro non è il posto più comodo, ma quando stai con uno come Bushido diventa un luogo decisamente attraente.
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