[RPF Calcio] David Beckham/Iker Casillas; PG; hints slashwaferkyaMay 1 2011, 05:50:54 UTC
David Beckham è un uomo pieno di problemi, praticamente una calamita ambulante per i problemi, e se avesse saputo che essere vergognosamente bello lo avrebbe reso incredibilmente attraente pure per i guai, beh, magari ci avrebbe pensato due volte prima di decidere di seguire una dieta sana ed equilibrata. Oggi il futuro erede al trono d’Inghilterra si sposa, e David è sulla lista degli invitati, il che potrebbe essere magnifico, certo, il sogno inconfessabile di qualsiasi inglese non particolarmente avverso all’istituto della monarchia, ma se sei David Beckham - e David, beh, David è David Beckham, per definizione, - un’occasione così diventa, più che ogni altra cosa, soltanto l’ennesima opportunità di ritrovarti sommerso di guai. E infatti. I suoi capelli non ne vogliono sapere di starsene fermi al loro posto, per dirne una, e non è per uno slancio di solidarietà nei confronti dell’incipiente, imbarazzante calvizie del pur giovanissimo principe William: il ciuffo di David ha deciso per l’ammutinamento totale, e solo mezz’ora di spazzola è riuscita a domarli in un qualcosa che vagamente ricorda una pettinatura ordinata. Di questo passo, per quando David sarà riuscito a sistemarsi Will e Kate avranno ben donde consumato il loro matrimonio. E, per dirne un’altra, Victoria è in piena crisi da abbigliamento, perché, poveretta, non riesce a trovare qualcosa che nasconda il suo pancione con sufficiente efficacia. È da stamattina che David le ripete che non importa, che è bellissima, che può mettere uno qualsiasi dei suoi duecentotrentasei vestiti e sarà splendida comunque, ma non è che le sue lusinghe siano mai servite a qualcosa, perciò Victoria continua ad andare su e giù dalla cabina armadio alla camera da letto, vestendosi e svestendosi e rivestendosi e gettando per aria migliaia di dollari e sterline in abiti d’alta moda, insoddisfatta da tutto. E ancora, naturalmente, la babysitter è in ritardo. E David non riesce a trovare il cellulare, o le chiavi della macchina. E quando finalmente è più o meno in pace con la curva del proprio ciuffo, scopre di aver stropicciato la camicia, perciò deve cambiarsela. E poi suonano al citofono. Dio santo, suonano al citofono. David e Victoria hanno smesso di abitare nella loro casa vicino Londra da un bel po’ di tempo, ma David ancora se lo ricorda che quel gracchiare insopportabile lì è il suono del citofono. Chi diavolo sarà? Forse la babysitter, sì, dev’essere lei. David scende le scale saltando su un piede solo - ha su solo una scarpa, l’altra la tiene in mano, - quasi riuscendo a rompersi l’osso del collo, e sgancia la cornetta del citofono dal muro senza la minima grazia. Schiaccia il bottone per aprire il cancello senza neppure chiedere nulla, tanto il microfono è rotto perché, andiamo, non esiste un citofono al mondo che non abbia il microfono rotto, e poi riappende, vagamente irritato. Saltella maldestramente fino alla porta d’ingresso, sbuffando come una teiera per tutto il tragitto, e poi si ferma, lascia cadere l’altra scarpa e la infila, ma non fa in tempo ad allacciarla perché la babysitter suona il campanello. È stata rapidissima a percorrere tutto il vialetto d’ingresso, si dice David, prima di ricordarsi che questa è la casa di Londra, non il parco nazionale che chiamano casa a Los Angeles; qui il vialetto è di dimensioni umane. Sospira, e apre la porta. E all’improvviso tutti i problemi che lo tormentano - i suoi capelli, sua moglie che ha venti metri quadrati di cabina armadio e niente da mettersi, una babysitter che non sa cosa sia la puntualità e il dannato principe ereditario che decide di voler mettere su famiglia - perdono sensibilmente d’importanza e significato dinanzi al fatto che c’è Iker, sulla sua porta di casa, quando Iker non dovrebbe neppure essere in questo paese, e, soprattutto, dinanzi all’oggettiva bruttezza della cravatta che Iker ha addosso. David Beckham è un uomo pieno di problemi, e il primo di tutti quanti è il sorriso un po’ scemo e felice che Iker gli fa, in piedi sul suo zerbino, vestito di tutto punto e con le orecchie vagamente arrossate per l’imbarazzo, perché, veramente. Ci avete mai provato, a far imbucare il portiere della nazionale spagnola al matrimonio del principe d’Inghilterra?
Re: [RPF Calcio] David Beckham/Iker Casillas; PG; hints slashperlinhaMay 1 2011, 14:44:40 UTC
GNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN. I capelli di David. Omg. David/capelli. OTP. Oh. E Iker che s'imbuca (immagino anche con la complicità di Felipe e Leticia XD) AAAAAAAAAAHHHH. Capisci che la manip della Sara è tipo una perfetta illustrazione di ciò? *sclera* *perde il senno che rotola via per strada*
E poi, tipo, teiera!David. Voglio una teiera a forma di David Beckham. Con la tazza da tè a forma di Iker Casillas. Ciao.
Oggi il futuro erede al trono d’Inghilterra si sposa, e David è sulla lista degli invitati, il che potrebbe essere magnifico, certo, il sogno inconfessabile di qualsiasi inglese non particolarmente avverso all’istituto della monarchia, ma se sei David Beckham - e David, beh, David è David Beckham, per definizione, - un’occasione così diventa, più che ogni altra cosa, soltanto l’ennesima opportunità di ritrovarti sommerso di guai.
E infatti.
I suoi capelli non ne vogliono sapere di starsene fermi al loro posto, per dirne una, e non è per uno slancio di solidarietà nei confronti dell’incipiente, imbarazzante calvizie del pur giovanissimo principe William: il ciuffo di David ha deciso per l’ammutinamento totale, e solo mezz’ora di spazzola è riuscita a domarli in un qualcosa che vagamente ricorda una pettinatura ordinata. Di questo passo, per quando David sarà riuscito a sistemarsi Will e Kate avranno ben donde consumato il loro matrimonio.
E, per dirne un’altra, Victoria è in piena crisi da abbigliamento, perché, poveretta, non riesce a trovare qualcosa che nasconda il suo pancione con sufficiente efficacia. È da stamattina che David le ripete che non importa, che è bellissima, che può mettere uno qualsiasi dei suoi duecentotrentasei vestiti e sarà splendida comunque, ma non è che le sue lusinghe siano mai servite a qualcosa, perciò Victoria continua ad andare su e giù dalla cabina armadio alla camera da letto, vestendosi e svestendosi e rivestendosi e gettando per aria migliaia di dollari e sterline in abiti d’alta moda, insoddisfatta da tutto.
E ancora, naturalmente, la babysitter è in ritardo. E David non riesce a trovare il cellulare, o le chiavi della macchina. E quando finalmente è più o meno in pace con la curva del proprio ciuffo, scopre di aver stropicciato la camicia, perciò deve cambiarsela.
E poi suonano al citofono. Dio santo, suonano al citofono. David e Victoria hanno smesso di abitare nella loro casa vicino Londra da un bel po’ di tempo, ma David ancora se lo ricorda che quel gracchiare insopportabile lì è il suono del citofono. Chi diavolo sarà? Forse la babysitter, sì, dev’essere lei.
David scende le scale saltando su un piede solo - ha su solo una scarpa, l’altra la tiene in mano, - quasi riuscendo a rompersi l’osso del collo, e sgancia la cornetta del citofono dal muro senza la minima grazia. Schiaccia il bottone per aprire il cancello senza neppure chiedere nulla, tanto il microfono è rotto perché, andiamo, non esiste un citofono al mondo che non abbia il microfono rotto, e poi riappende, vagamente irritato. Saltella maldestramente fino alla porta d’ingresso, sbuffando come una teiera per tutto il tragitto, e poi si ferma, lascia cadere l’altra scarpa e la infila, ma non fa in tempo ad allacciarla perché la babysitter suona il campanello.
È stata rapidissima a percorrere tutto il vialetto d’ingresso, si dice David, prima di ricordarsi che questa è la casa di Londra, non il parco nazionale che chiamano casa a Los Angeles; qui il vialetto è di dimensioni umane. Sospira, e apre la porta.
E all’improvviso tutti i problemi che lo tormentano - i suoi capelli, sua moglie che ha venti metri quadrati di cabina armadio e niente da mettersi, una babysitter che non sa cosa sia la puntualità e il dannato principe ereditario che decide di voler mettere su famiglia - perdono sensibilmente d’importanza e significato dinanzi al fatto che c’è Iker, sulla sua porta di casa, quando Iker non dovrebbe neppure essere in questo paese, e, soprattutto, dinanzi all’oggettiva bruttezza della cravatta che Iker ha addosso.
David Beckham è un uomo pieno di problemi, e il primo di tutti quanti è il sorriso un po’ scemo e felice che Iker gli fa, in piedi sul suo zerbino, vestito di tutto punto e con le orecchie vagamente arrossate per l’imbarazzo, perché, veramente. Ci avete mai provato, a far imbucare il portiere della nazionale spagnola al matrimonio del principe d’Inghilterra?
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I capelli di David. Omg. David/capelli. OTP. Oh.
E Iker che s'imbuca (immagino anche con la complicità di Felipe e Leticia XD) AAAAAAAAAAHHHH. Capisci che la manip della Sara è tipo una perfetta illustrazione di ciò? *sclera* *perde il senno che rotola via per strada*
E poi, tipo, teiera!David. Voglio una teiera a forma di David Beckham. Con la tazza da tè a forma di Iker Casillas. Ciao.
XD ♥♥♥
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