[Glee] Kurt/Blaine; PG; slashsara_woigMay 1 2011, 00:40:20 UTC
[AAAH. Non ho mai scritto una fic su Glee. E' la prima. Non so come muovere i personaggi, non mi convince pienamente, e... potrei andare avanti ancora un sacco a farmi pare temo XD In sostanza, spero ti piaccia cara! ♥]
Considerando la scuola che frequenta ho sempre pensato che Blaine abitasse in una specie di villa super lussuosa, dove mi sarei sentito sì come Alice nel Paese delle Meraviglie ma anche tremendamente a disagio. Così quando mi ha chiesto se mi andava di andare a casa sua domenica pomeriggio, beh... ho ovviamente accettato con un sorriso smagliante, ma dentro mi sono sentito morire! Quale sarebbe stata la mise più indicata per una simile occasione?
Mi presento alle quattordici e trenta spaccate, sperando di averci azzeccato col mio pantalone classica abbinato ad una camicia semplice, ma di una stoffa letterlamente stu-pen-da! Brr... Solo da fuori sembra essere una di quelle case da telefilm, con due piani, mansarda, giardino immenso e piscina! Che feste che ci si potrebbero fare! Ammetto di aver fatto avanti e indietro più di una volta, sperando ardentemente di essermi sbagliato, ma il numero quindici è proprio questo. Non avrei mai creduto fosse possibile, ma sto tremando. Il mio dannato dito indice si sta avvicinando sempre di più al campanello dorato e sta tremando, in maniera più che imbarazzante.
"Coraggio, Kurt! Se non riesci ad affrontare una cosa così semplice, come speri di duettare con Blaine allo spettacolo?"
Prendo un respiro profondo e mi costringo a premere quel dannato campanello. Il suono rieccheggia sinistremente, come se dietro questo portone massiccio ci fossero tantissime stanze enormi... Che in effetti - a pensarci bene - ci saranno. Sento un primo scricchiolio. Guardo la porta e vedo un piccolo spiraglio diventare sempre più grande, mentre il cigolio dei cardini aumenta esponenzialmente. Il mio cuore batte all'impazzata: mi piacerebbe potermi convincere che non sono una ragazzina alla prima cotta, ma - ahimè! - è quello che effettivamente sono. Dio Dio Dio, fa che gli piaccia la cravatta e che non si accorga che ho provato a sbiancarmi i denti! Non so perchè ma sono sempre stato convinto che gli aristocratici abbiano denti splendenti, forse è nata quando ho visto quel film con mio papà da piccolo, dove il protagonista -
Re: [Glee] Kurt/Blaine; PG; slashsara_woigMay 1 2011, 00:40:51 UTC
- Kurt? - - Kurt? - - KURT! -
Cazzo! Preso dalle mie pare mentali non mi sono nemmeno reso conto che la porta si è aperta e che è comparso Blaine, che non ho nemmeno calcolato. Penso di poter fare concorrenza con un'aragosta al momento.
- Oh, ciao, Blaine! - dico sporgendomi per baciarlo sulle guance. Che figura che ho fatto! E che bello che è: potrei dire quasi che quest'aria perplessa gli doni. Di solito sembra sempre semplicemente perfetto, mentre adesso con addosso i pantaloni neri di una vecchia tuta ed una semplice maglietta bianca sembra... normale, direi. - Ciao, Kurt! Vieni! - risponde con un sorriso incoraggiante trascinandomi con sè, senza dimenticarsi di darmi un leggero bacio sulle labbra. Cosa? Avevo detto normale? È perfetto: in due secondi è riuscito a farmi sentire a mio agio, così, semplicemente... Mi sa che ha ragione mio padre quando sostiene che sono una persona volubile.
Da bravo padrone di casa mi illustra tutte le meraviglie di quella che LUI si ostina a chiamare casa, ma che a ME sembra sempre il mondo dei balocchi. Ci credete se vi dico che ha persino un piccolo palco giù nel basament? Ha tentato di convincermi che lo usavano lui e i suoi cugini quand'erano piccoli per fare le recite di Natale, ma è talmente grande che i ragazzi del Glee potrebbero tranquillamente farci le prove! Quello che mi è piaciuto è che non si è vantato, come tendono a fare certe persone in queste situazioni, ma si è limitato a sospingermi ovunque in punta di piedi, senza far rumore, come per non spaventarmi. Anche se quando mi ha portato nella stanza dei ritratti temo di essermi ritrovato con la mascella per terra: è sempre stato il mio sogno, farmi fare un ritratto!
Re: [Glee] Kurt/Blaine; PG; slashsara_woigMay 1 2011, 00:41:04 UTC
- Allora? - mi chiede Blaine accarezzandomi un fianco. Ahia, su questo mi è cascato. Avrei sperato che non mi facesse una domanda simile proprio dopo tutte le lodi che gli ho fatto... - E' stato così tremendo? Ho visto come eri leggermente imbarazzato all'inizio, ma non ti devi preoccupare: anche io a volta mi sento a disagio in questa casa! È... semplicemente troppo, penso - - Non ti devi scusare, Blaine - gli spiego stringendomi un po' a lui. - Sei stato un cicerone a dir poco fantastico! - Mi fa cenno di seguirlo per quella che penso sia l'unica scala che non abbiamo imboccato, considerando che mi ha fatto vedere persino le cantine e la lavanderia, che penso sia il mio posto preferito! Piscina a parte, s'intende. - E' che ritengo che questa sia la casa dei miei genitori, non mia. Quindi hanno tutti i diritti di arredarla come più desiderano, no? Anche se talvolta sono troppo classici e formali per i miei gusti - mi rivela ridendo leggermente, salendo gli ultimi gradini della rampa due a due. - Hanno un ottimo gusto! - esclamo con fin troppo entusiasmo. Nonostante non sia abituato a questo lusso - la Dalton non scherza, ma mica arriva a questi livelli! - sono perfettamente in grado di riconoscere la classe, quando c'è. - Saranno felici di saperlo, soprattutto mia madre che si è occupata prevalentemente del lavoro. Non so quanto tempo ha impiegato per scegliere le tapezzerie... Mi ricorda qualcuno, sai? - una linguaccia è l'unica risposta che riesco a trovare ad una simile insinuazione. Vera, fra l'altro.
Ci fermiamo davanti ad una porta in legno, semplice. Alzo sguardo e non posso fare a meno di sorridere vedendo i pupazzetti colorati a forma di lettera che formano il nome B L A I N E. - E' la tua stanza? - gli chiedo sapendo già la risposta. Lui annuisce, passandosi una mano fra i capelli. Sembra essere leggermente imbarazzato, è un po' come se ci fossimo scambiati i panni. Apre la porta lentamente, esitando. Prima di farmi anche solo dare un'occhiata si gira verso di me, dicendo titubante: - Non vorrei deluderti, è che... è totalmente diversa dal resto della casa - Gli do un bacio e lo sposto con delicatezza, infilando la testa nella stanza. Le pareti sono di un azzurro delicato con delle nuvolette dipinte sopra, i mobili di legno chiaro. Per terra c'è un grande tappeto bianco e peloso, dal soffitto pende una lampada colorata a forma di mongolfiera. Per quanto dica, si vede senza il minimo dubbio che anche di qua è passata la mano di un esperto di arredamento, per quanto sia ovviamente impostata su un target da bambino. - E' bella - sorrido. - Una bellissima cameretta da bambino! Non ti devi vergognare, Blaine! - - Da bambino, appunto.... - sospira. - Non ho mai passato troppo tempo qui dentro. Ci vengo solo quando ho bisogno di pensare e così è il posto perfetto: mi sembra di galleggiare nel cielo, lontano da tutto e da tutti. Ma mi rendo conto che non sia il posto più adatto per trascorrere un romantico pomeriggio col proprio ragazzo... - - Sei proprio sicuro? - gli chiedo ammiccando. - Io ho sempre amato i pinguini, sai? Così eleganti nel loro bianco e nero! E se non sbaglio li c'è un letto con proprio un bellissimo copriletto a pinguini, che vorrei proprio vedere più da vicino! Andiamo? - Ridendo ci lanciamo sul letto, ci abbracciamo, ci sdraiamo sopra i pinguini che non emettono nemmeno un piccolo lamento. Alla perfezione di Blaine potrei aggiungere la perfetta tenerezza, che ha dimostrato poc'anzi. Gli voglio bene.
Re: [Glee] Kurt/Blaine; PG; slashphoenix_bellamyMay 1 2011, 09:23:15 UTC
Awwwwwwwww... Mi sono immaginata benissimo Blaine tutto imbarazzato perché ha ancora una camera da bambino e Kurt che naturalmente nota la mano di un arredatore d'interni. Potrei annegare in tutto questo fluff, ma non è che la cosa mi dispiaccia <3
Considerando la scuola che frequenta ho sempre pensato che Blaine abitasse in una specie di villa super lussuosa, dove mi sarei sentito sì come Alice nel Paese delle Meraviglie ma anche tremendamente a disagio. Così quando mi ha chiesto se mi andava di andare a casa sua domenica pomeriggio, beh... ho ovviamente accettato con un sorriso smagliante, ma dentro mi sono sentito morire! Quale sarebbe stata la mise più indicata per una simile occasione?
Mi presento alle quattordici e trenta spaccate, sperando di averci azzeccato col mio pantalone classica abbinato ad una camicia semplice, ma di una stoffa letterlamente stu-pen-da! Brr... Solo da fuori sembra essere una di quelle case da telefilm, con due piani, mansarda, giardino immenso e piscina! Che feste che ci si potrebbero fare! Ammetto di aver fatto avanti e indietro più di una volta, sperando ardentemente di essermi sbagliato, ma il numero quindici è proprio questo.
Non avrei mai creduto fosse possibile, ma sto tremando. Il mio dannato dito indice si sta avvicinando sempre di più al campanello dorato e sta tremando, in maniera più che imbarazzante.
"Coraggio, Kurt! Se non riesci ad affrontare una cosa così semplice, come speri di duettare con Blaine allo spettacolo?"
Prendo un respiro profondo e mi costringo a premere quel dannato campanello. Il suono rieccheggia sinistremente, come se dietro questo portone massiccio ci fossero tantissime stanze enormi... Che in effetti - a pensarci bene - ci saranno.
Sento un primo scricchiolio. Guardo la porta e vedo un piccolo spiraglio diventare sempre più grande, mentre il cigolio dei cardini aumenta esponenzialmente. Il mio cuore batte all'impazzata: mi piacerebbe potermi convincere che non sono una ragazzina alla prima cotta, ma - ahimè! - è quello che effettivamente sono. Dio Dio Dio, fa che gli piaccia la cravatta e che non si accorga che ho provato a sbiancarmi i denti! Non so perchè ma sono sempre stato convinto che gli aristocratici abbiano denti splendenti, forse è nata quando ho visto quel film con mio papà da piccolo, dove il protagonista -
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- Kurt? -
- KURT! -
Cazzo! Preso dalle mie pare mentali non mi sono nemmeno reso conto che la porta si è aperta e che è comparso Blaine, che non ho nemmeno calcolato. Penso di poter fare concorrenza con un'aragosta al momento.
- Oh, ciao, Blaine! - dico sporgendomi per baciarlo sulle guance. Che figura che ho fatto! E che bello che è: potrei dire quasi che quest'aria perplessa gli doni. Di solito sembra sempre semplicemente perfetto, mentre adesso con addosso i pantaloni neri di una vecchia tuta ed una semplice maglietta bianca sembra... normale, direi.
- Ciao, Kurt! Vieni! - risponde con un sorriso incoraggiante trascinandomi con sè, senza dimenticarsi di darmi un leggero bacio sulle labbra. Cosa? Avevo detto normale? È perfetto: in due secondi è riuscito a farmi sentire a mio agio, così, semplicemente... Mi sa che ha ragione mio padre quando sostiene che sono una persona volubile.
Da bravo padrone di casa mi illustra tutte le meraviglie di quella che LUI si ostina a chiamare casa, ma che a ME sembra sempre il mondo dei balocchi. Ci credete se vi dico che ha persino un piccolo palco giù nel basament? Ha tentato di convincermi che lo usavano lui e i suoi cugini quand'erano piccoli per fare le recite di Natale, ma è talmente grande che i ragazzi del Glee potrebbero tranquillamente farci le prove!
Quello che mi è piaciuto è che non si è vantato, come tendono a fare certe persone in queste situazioni, ma si è limitato a sospingermi ovunque in punta di piedi, senza far rumore, come per non spaventarmi. Anche se quando mi ha portato nella stanza dei ritratti temo di essermi ritrovato con la mascella per terra: è sempre stato il mio sogno, farmi fare un ritratto!
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- Allora? - mi chiede Blaine accarezzandomi un fianco. Ahia, su questo mi è cascato. Avrei sperato che non mi facesse una domanda simile proprio dopo tutte le lodi che gli ho fatto... - E' stato così tremendo? Ho visto come eri leggermente imbarazzato all'inizio, ma non ti devi preoccupare: anche io a volta mi sento a disagio in questa casa! È... semplicemente troppo, penso -
- Non ti devi scusare, Blaine - gli spiego stringendomi un po' a lui. - Sei stato un cicerone a dir poco fantastico! -
Mi fa cenno di seguirlo per quella che penso sia l'unica scala che non abbiamo imboccato, considerando che mi ha fatto vedere persino le cantine e la lavanderia, che penso sia il mio posto preferito! Piscina a parte, s'intende.
- E' che ritengo che questa sia la casa dei miei genitori, non mia. Quindi hanno tutti i diritti di arredarla come più desiderano, no? Anche se talvolta sono troppo classici e formali per i miei gusti - mi rivela ridendo leggermente, salendo gli ultimi gradini della rampa due a due.
- Hanno un ottimo gusto! - esclamo con fin troppo entusiasmo. Nonostante non sia abituato a questo lusso - la Dalton non scherza, ma mica arriva a questi livelli! - sono perfettamente in grado di riconoscere la classe, quando c'è.
- Saranno felici di saperlo, soprattutto mia madre che si è occupata prevalentemente del lavoro. Non so quanto tempo ha impiegato per scegliere le tapezzerie... Mi ricorda qualcuno, sai? - una linguaccia è l'unica risposta che riesco a trovare ad una simile insinuazione. Vera, fra l'altro.
Ci fermiamo davanti ad una porta in legno, semplice. Alzo sguardo e non posso fare a meno di sorridere vedendo i pupazzetti colorati a forma di lettera che formano il nome B L A I N E.
- E' la tua stanza? - gli chiedo sapendo già la risposta. Lui annuisce, passandosi una mano fra i capelli. Sembra essere leggermente imbarazzato, è un po' come se ci fossimo scambiati i panni. Apre la porta lentamente, esitando. Prima di farmi anche solo dare un'occhiata si gira verso di me, dicendo titubante: - Non vorrei deluderti, è che... è totalmente diversa dal resto della casa -
Gli do un bacio e lo sposto con delicatezza, infilando la testa nella stanza. Le pareti sono di un azzurro delicato con delle nuvolette dipinte sopra, i mobili di legno chiaro. Per terra c'è un grande tappeto bianco e peloso, dal soffitto pende una lampada colorata a forma di mongolfiera. Per quanto dica, si vede senza il minimo dubbio che anche di qua è passata la mano di un esperto di arredamento, per quanto sia ovviamente impostata su un target da bambino.
- E' bella - sorrido. - Una bellissima cameretta da bambino! Non ti devi vergognare, Blaine! -
- Da bambino, appunto.... - sospira. - Non ho mai passato troppo tempo qui dentro. Ci vengo solo quando ho bisogno di pensare e così è il posto perfetto: mi sembra di galleggiare nel cielo, lontano da tutto e da tutti. Ma mi rendo conto che non sia il posto più adatto per trascorrere un romantico pomeriggio col proprio ragazzo... -
- Sei proprio sicuro? - gli chiedo ammiccando. - Io ho sempre amato i pinguini, sai? Così eleganti nel loro bianco e nero! E se non sbaglio li c'è un letto con proprio un bellissimo copriletto a pinguini, che vorrei proprio vedere più da vicino! Andiamo? -
Ridendo ci lanciamo sul letto, ci abbracciamo, ci sdraiamo sopra i pinguini che non emettono nemmeno un piccolo lamento. Alla perfezione di Blaine potrei aggiungere la perfetta tenerezza, che ha dimostrato poc'anzi. Gli voglio bene.
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Sì, Blaine è ancora un bambinone in fondo! E i pinguini sono così carini >__< Ok, lo sono anch'io XD
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