Cinque pizze con i frutti di mare per il sig. Maggio

Dec 23, 2006 14:02

Quando eravamo alle medie, io e il sig. hrlqn sfruttavamo le lunghe ore di casa vuota per giocare a Gauntlet sull'MSX, e per fare scherzi al telefono. Due scherzi erano sempre garanzia di qualità. Uno era Radio Memphis, l'altro le pizze per Maggio.

Radio Memphis veniva fatto utilizzando due congegni del male che l'amico hrlqn possedeva grazie al fatto che già ai tempi aveva venduto l'anima al dimonio dei gadget: un aggeggino che ad ogni pulsante faceva corrispondere un effetto sonoro elettronico (tipo un triste "pirupirupuuuu" o un allegro "piriririiiii!") e una trasmittente FM del raggio di qualche centinaio di metri. Lo scherzo, i più furbi tra voi l'avranno già intuito, consisteva nel telefonare a qualche vicino di casa di hrlqn, inserire la telefonata nella trasmittente FM, e dire alla povera malcapitata che si trovava trasmessa su Radioemphis, la nuova radio che trasmetteva sui 102.7, e che era stata sorteggiata per il quiz a premi dove avrebbe potuto vincere 20 milioni di lire. Io facevo il DJ, hrlqn invece, da un altro telefono, il tecnico radiofonico e jukebox: sostanzialmente metteva le canzoni metendo la cornetta e il trasmettitore vicino alle casse dell'Hi-Fi tra una domanda e l'altra, e faceva gli stacchetti sonori per le risposte giuste e quelle sbagliate. Le domande erano del tenore di "come si chiama di nome Maradona" o "come si chiama il presidente della Repubblica"; alcune volte quando avevamo voglia di lasciarle nella speranza di aver vinto facevamo delle domande demenziali facendo come fa attualmente Bonolis per far indovinare i suoi quizzers; altre volte invece facevamo due domande demenziali e poi una impossibile presa dall'Almanacco dei Misteri di Dylan Dog per poi dire "Mi spiace ha perso tutti sti milioni vabbè porti pazienza cari saluti e ora andiamo con Patience, Guns'n'Roses!"

Il secondo scherzo era molto più prosaico e meno ingegnoso, ma forse quello che ci ha lasciato qualche scrupolo di coscienza. Era molto semplice: creando un'atmosfera da festa con musica alta, chiamavamo una pizzeria che facesse consegne a domicilio e ordinavamo 5-10 pizze -tra cui l'immancabile pizza con le cozze- a nome e per conto del sig. Maggio, persona che non abbiamo mai visto nè conosciuto ma che ci faceva ridere perchè si chiamava come l'omonimo mese (lo trovammo per caso un giorno sfogliando l'elenco del telefono, alla ricerca dei sig. Troia, ecc.). Ai tempi non si usava lasciare il numero di telefono quando si ordinava la pizza, per cui pizzerie sempre più lontane veniva chiamate per far portare le 5-10 pizze a Maggio. Un giorno ci siamo chiesti se poi ste pizze arrivavano o meno: chiamammo il sig. Maggio, e dal numero di bestemmie che ci sono state sparate addosso abbiamo dedotto che, si, effettivamente qualcuna doveva essere giusta a destinazione.

Ed è per questo che hrlqn ha nominato subito Maggio, quando gli ho detto che ieri io e mia moglie abbiamo comprato una pizzeria.



Il tutto è nato a pasqua di quest'anno, quando -dopo sospetti di mesi interi- ci siamo resi conto che nel mondo del commercio in Italia c'è una regola a cui non si scappa: i consigli si danno gratis, ma le pizze si pagano. In realtà ci sono diverse categorie merceologiche che sfuggono alla pur dura legge della gratuità, ma di congeniali a noi ce ne sono proprio poche. Anni fa, quando abbiamo creato la nostra minuscola società di consulenza, io e Marina avevamo in mente di lavorare comunque fianco a fianco, gestendo più clienti contemporaneamente e facendo progetti a termine che poi autonomamente sarebbero diventati operativi. E invece un cazzo (scusate il francese): si veniva assunti come pseudodipendenti, con obblighi da dipendenti, con lordi di molto inferiori a quello dei dipendenti, e dopo qualche mese ci si salutava caramente perchè la necessità era stata assorbita. Inoltre, per duro caso del destino, o lavorava uno, o l'altro: per cui chi restava a casa si sentiva in colpa e l'altro/a invece si spaccava il culo per mandare avanti la baracca. La soluzione del negozio risolve molte cose: finalmente stiamo assieme (semprinzieme semprinzieme semprinzieme), possiamo condividere/suddividere il lavoro come ci pare, ed essere impegnati per il tempo che ci pare. La nostra prima scelta era caduta su una notissima catena di franchising di articoli da regalo e liste nozze che inizia per K: dopo una breve ma violenta infatuazione reciproca ci siamo altrettanto reciprocamente mandati a cacare per motivi di natura squisitamente professionale. Dopodichè abbiamo riconsiderato l'intero comparto del commercio, e abbiamo deciso che avremmo messo a frutto la passione della mugliera per la cucina e per i dolci in particolare. Abbiamo visto qualche torteria, alcune delle quali effettivamente in vendita, e fortunatamente abbiamo visto le meno interessanti all'inizio perchè ci ha dato modo di entrare nel magico mondo delle acquisizioni di attività commerciali senza rimpiangere poi molto: la montagna del nero, i soldi spariti, i morti sotto i tappeti, le norme HACCP disattese nelle maniere più fantasiose, le multe e i verbali che volano da tutte le parti, le non miti pretese dei venditori.

Alla fine, dopo qualche girare, abbiamo trovato un bel posto che soddisfa entrambi: una pizzeria da asporto / pasticceria / torteria, che dà modo sia a Marina che a me di lavorare ognuno con la propria specializzazione ed inclinazione. Ieri abbiamo firmato la promessa di acquisto, e se non ci sono cose strane nel frattempo a febbraio diventiamo i padroni. Ne consegue che tempo per stare sopra all'internet ce ne sarà ben poco, per cui se non ci sentite per un po' sarà il caso di mandare una email o di usare il telefono: non lo faremo per malanimo ma per scarsità di tempo. sappiate però che al momento siamo proprio, proprio contenti. Ecco.

Fateci dei grandi in bocca al lupo che la cosa non è di poco conto. Da parte nostra tanti auguri di belle cose per le ss. feste e il sss. nuovo anno, senza parlare di quella ssssssssss. della befana che si porta via le feste ma lascia sempre una porcheria di sporco in terr di carbone ma ci vogliamo bene lo stesso. A chi ci vuol bene gliene vogliamo, chi ci invidia inguloselopiglia.

Baci&abbracci.

[No, le pizze a Maggio non gliele porto]

Maffimarini, Inc.
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