Crescere, adattarsi, imparare.

Dec 16, 2010 13:44

Tollerare, anche. Sono belle parole, certo, ma cosa significano in definitiva? L'accettazione e la comprensione di cose che nell'infanzia, nell'immaturità, per alcuni nell'adolescenza e nella giovinezza, risultano inaccettabili, palesemente sbagliate, impossibili a sostenersi.
Poi arriva l'età dei compromessi. Età della ragione, qualcuno dice.
E allora si accetta che gli esseri umani siano imperfetti, le utopie impraticabili, le soluzioni mai 'pulite' e definitive, ma sempre mediate e parziali. Perché ci sono altre idee da prendere in carico, altre opinioni con cui confrontarsi, altre esigenze a cui rispondere.
E impariamo progressivamente ad accettare, fino ad usarle noi stessi, locuzioni e parole date per assunte. Ipotesi diventate senza ragione alcuna postulati. Già, perché non si può reinventare la ruota ogni volta, bisogna partire da più avanti dando per scontati dei passaggi, altrimenti non si arriva al punto finale. Solo che queste locuzioni, queste parole, questi concetti trasformati in assiomi e postulati, non tutti li abbiamo ben chiari, e anche tra coloro che li hanno chiari vi si attribuiscono significati diversi.
Ad esempio, ho appena letto per l'ennesima volta 'contenuti della politica'.
La politica non deve avere dei contenuti. Non è un mezzo di comunicazione o di persuasione. Non è un libro né un film. Chiedetelo ad un bambino, lo saprà. La politica deve fare le cose, e certo per farle e prima di farle bisogna discuterne, ma non è la discussione lo scopo, è sempre il fare.
Ma no, non voglio dirvi che è meglio una politica che fa senza discutere, ovvio che non va.
E quindi? Cosa voglio dire?
Esattamente quello che ho detto, senza implicazioni, senza voler tirare la morale finale, senza allinearmi a uno schieramento. In Italia c'è già troppo l'idea del partito chiesa, che ti dice cosa va bene e cosa non va bene anche se con l'ideologia non c'entra nulla, del partito squadra di calcio i cui sostenitori sono come una tifoseria e modificano le loro opinioni per giustificare 'gli atleti' [ad es. spiegatemi perché destra e sinistra dovrebbero avere allineamenti univoci sulla questione palestinese]. Io non tifo per nessuno. Come nel calcio. O nella religione.
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