Titolo: Everything we have is all we need
Fandom: DC Comics - Lovvoverse
Beta:
namidayumeChallenge: Special #7 @
it100Coppia: L
Prompt: leggero
Personaggi: (OC) Katy Chase, (OC) Caleb Chase
Pairing: vago Caleb/Katy
Rating: Pg15
Conteggio Parole: 229 (FDP)
Avvertimenti: Linguaggio scurrile, riferimenti vaghi alla prostituzione
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori (noi \o/), che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Ambientata nel 2022 [
timeline].
Premessa doverosa: Katy e Caleb sono cugini e vengono entrambi da famiglie un po’ disastrate dei sobborghi di New York. Katy vive più per strada che in casa e ha quindi iniziato a prostituirsi per potersi mantenere; Caleb invece prende il costume di Vigilante a ventuno anni proprio per cercare di fare qualcosa di buono nella vita. ♥
Spoiler! Anche Katy ad un certo punto farà lo stesso - diventerà la seconda Vigilante, sì -, solo che prima dovrà passare l’inferno. *nods*
• Titolo da Wow degli Snow Patrol.
Everything we have is all we need
«Credi che quello cambierà le cose?» sibila Katy con scherno, osservando di sottecchi Caleb nel suo nuovo costume. «Credi che ti renderà questo schifo più sopportabile?»
Il ragazzo non risponde subito, continua a tenere lo sguardo puntato verso un punto imprecisato della città; l’aria fredda gli smuove leggermente i capelli e sembra davvero uno di quei maledetti supereroi ufficiali, di cui si vedono foto sui giornali ogni santo giorno. Katy si mette a ridere.
«Sempre meglio che mettersi a battere,» sbotta lui, voltandosi a lanciarle uno sguardo bieco. Il disprezzo nel suo tono è parecchio evidente, ma a lei interessa ben poco. Ghigna strafottente e, «Almeno mi pagano bene,» replica.
Caleb sospira, come se avesse già esaurito le proprie armi, e le si va a sedere accanto sul cornicione del tetto. «Non lo so, ok? Non so se questo mi renderà la vita più facile, ma ci voglio provare,» confessa, con la voce bassa e determinata.
Katy non ha idea se anche lei un giorno la penserà come suo cugino, se crederà che indossare una calzamaglia possa rendere la situazione più vivibile, possa scrollarle di dosso quei pesi che si porta dietro rendendola più leggera - felice -, ma al momento le importa poco. Al momento le basta appoggiare la testa sulla spalla di Caleb e lasciarsi abbracciare.
Quando lui all’orecchio le sussurra: «Vedrai che ne usciremo,» riesce persino a sorridere e a credergli.