Dreamland (parte 2 di 2)
fan-dom: Marvel, Alpha Flight (AU)
personaggi: Alpha Flight in generale (Jean marie baubier, Jared Korbo, Narya, Elizabeth Twoyoungmen, James Hudson (clone), Louis Sadler Jr. , più altri membri del team nominati in generale), Regina dei Sogni
rating: G Challenge: 333 challenge @ comics_italia
Prompt: sogno
Conta: ben oltre le 500, questo è certo :)
note: ok, tecnicamente, seppur parecchio vecchio, questo lavoro è inedito, perchè, nonostante stessi scrivendo un'ongiing di Alpha Flight (credo che questi dovessero essere gli episodi intorno al 40-44) per una serie di motivi ho smesso di scrivere, ehm, pubblicare, e così, questo arco narrativo è rimasto nel cassetto (almeno, credo. sono abbastanza certa di non averlo pubblicato da nessuna parte. non che io ricordi, almeno). volevo scrivere qualcosa su SOGNO , ma non avevo ispirazione, poi mi è venuto in mente questo arco narraiutvo ceh avevo lì, nel cassetto, bello e pronto, e zac! ecco fatto! siate compassionevoli, quetsa robetta è stata scritta ancora prima che civil war usicsse in America! (questo lo so, perchè volevo chiudere la serie e riaprire con omega flight in concomitanza con 'omega flight che era uscita ai tempi dell'immediato post civil war...)
Comuque, note essenziali da sapere per capire questa storia:
1)Alpha Flight non lavora più per il governo canadese, ma è divenuto un gruppo indipendente, i cui membri, di tanto in tanto, fanno da tutor a giovani con super-poteri;
2)Louis Sadler Jr è un mutante con super-poteri. no, non era il suo, di cavallo, ad averli i poteri. (Seconda Serie di Alpha Flight. ho pietà della marvel.)
3)Walter langowsky ha lasciato il gruppo dopo essere stato di nuovo posseduto da Tanaraq, stavolta però, nel tentativo di liberare le altre Bestie attraverso uno squarcio nel multiverso, ha quasi distrutto l'intero multiverso. Tra i vari caduti nella lotta, la sua compagna, una telecineta di nome Sophie (nome in codice Obscurity), che, seppure non amasse più Walt, era rimasta al suo fianco nella speranza ceh i snetimenti che lui ancora provava per lei lo mantenessero attaccato alla sua umanità
4)mmm.... credo sia tutto...
Alpha Flight: Dreamland - Evolution (parte 1)
Montreal. Community High School.
“…e tu cosa hai detto?”
“ma tu che ne dici?”
“Sai,pensavo che il mister mi avrebbe fatto giocare, domani,ma se esce fuori la storia della rissa…”
“hai fatto il compito di mate? Nah, figurati avevo altro da fare? Me lo fai copiare un attimo?”
“E io gli ho detto che non ci stavo, che o stava con me,o stava con lei…”
“in biblioteca? Se le sono date in biblioteca?”
Il corridoio di una scuola superiore,uno come tanti altri. Ragazzi che corrono,che parlano, che stanno qua e là, nella struttura, comportandosi nel più normale dei modi, come tutti i ragazzi normali del mondo.
Driiinnnnnn!!!!!!!!!!!!! La campanella suona, i ragazzi entrano nelle loro classi,pronti per una nuova giornata. Un giorno qualsiasi nelle loro vite. Solo alcuni si attardano lungo il corridoio pieno di armadietti di lucido acciaio.
“Mr. Korbo, sbaglio o la campanella è già suonata?”
Jared Korbo, studente - nonostante la mediocrità - dell’ultimo anno, si sveglia dallo stato di torpore in cui si trovava e osserva il preside - james Hudson - mentre lo guarda dall’alto in basso,in compagnia dell’insegnate di educazione fisica, Eujene Judd, un uomo alto, robusto, tutto di un pezzo e pelato,e di Hether Hudson, moglie del preside e insegnate di biologia.
“Mr. Korbo, fossi in lei, entrerei in classe. E se vede mio fratello Jim…gli giri al largo. Non voglio risse a scuola. Specialmente in biblioteca. Sa,credo - gli dici togliendosi gli occhiali e chinandosi verso di lui - che farebbe meglio a comportarsi un po’ come fa suo fratello Adrien, lui sì che è un bravo ragazzo. E anche lei signorina de Saint Jaques. Il fatto di essere una delle migliori studentesse della scuola non implica che lei possa fare tutto quello che vuole. Sua sorella è una matricola, dia il buon esempio.”
“Punto primo: è stato suo fratello ad iniziare,e non io. Secondo: Adrien è mio fratellastro, non mio fratello, idem Carmela. E non si permetta di paragonarmi a nessuno dei due. Terzo: sia la mia ragazza che io siamo maggiorenni, quindi se volgiamo stare nei corridoi possiamo farlo.”
Il trio di docenti si allontana nei corridoi, Donald Hudson è piuttosto seccato, ma tanto sua moglie quanto il collega accennano un sorrisetto, una mezza risata per come è stato trattato a pesci in faccia da un ragazzino.
Jared, basta.
Jared si volta verso la sua ragazza, una ragazzina dai capelli rossi mossi, lunghi a metà schiena, occhi verdi truccati con ombretto e mascara. “Cosa?” le chiede lui, un po’ stupito. Non è nemmeno certo che sia stata lei a parlare.
“Non ho detto nulla. Però ora dirò una cosa,e la dirò chiaramente.”
“che sei pazza di me, che non puoi vivere senza di me e che provi l’irrefrenabile desiderio di abbracciarmi e non lasciarmi più?” le dice lei sorridendo e mettendole un braccio intorno alle spalle.
“No cretino - gli risponde lei divincolandosi e dandogli un bacio sulla guancia - che è ora di tornare in classe e fare il proprio dovere. Tutto qui. E per favore - aggiunge dandogli un pizzicotto sotto all’occhio destro, nero - cerca di non fare a botte, non ti dona il nero agli occhi.”
Così, le lo lascia e se ne va in classe, mentre Jared,zaino in spalla e mani in tasca, fischiettando se ne va in giro per la scuola, raggiungendo un gruppo di compagni che stanno nel giardino, all’ombra del secolare platano: Walter Langowsky, il suo migliore amico, capitano della squadra di football, e genio indiscusso di tutte le materie scientifiche, la sua ragazza,Jeanne Marie Baubierre, lunghi capelli neri legati in una coda di cavallo, capo cheerleader, e suo fratello gemello, Jean Paul, iper-geloso della sorella e campione indiscusso della scuola in atletica. Peccato che sia - ma questo nessuno lo sa- tutto merito del suo potere mutante, che lo rende molto, estremamente veloce. Quando corre, fa in modo di moderare la sua velocità, in modo da sembrare “normale”,ma in realtà, corre più veloce di un fulmine.
“La tua ragazza oggi non si unisce a noi, J? -Gli chiede Jeanne Marie - volevo chiederle di parlarmi del suo parrucchiere, al party di Sandra Dee, quella di terza, aveva un look da urlo!”
“No, per un po’ dovrà fare la brava ragazza, se vuole quella borsa di studio. Non basta che abbia tutti voti alti, deve pure stare a sentire tutte le scemate del preside. Prima le ha trovato da dire perché sta con me, dovevate sentirlo. “
“Per fortuna che io non ho bisogno di starlo sentire,quello. I soldi per l’università non saranno certo un problema,per me…”
“Beh, Langowsky,non tutti hanno la fortuna di essere sponsorizzati dai Chicago Bulls. -interviene Jean Paul rifiutando una sigaretta dal compare - E poi suo padre non ha una cattedra universitaria da qualche parte? Chissà le pressioni….”
“Sì,a New York…archeologia…credo.”
“Credi? Non sai cosa fa di lavoro il padre della tua ragazza? Wooow…. - interviene Jeanne Marie alzandosi da terra - che bel rapporto…”
“Ehi,io non centro…è lei che non ne parla…non hanno un rapporto “idilliaco”…per via del divorzio…e non credo le piaccia che lui abbia scaricato su di lei tutte le responsabilità della sorella Isabelle per andarsene via…”
Sveglia!
“Eh? Ragazzi…- chiede loro Jeanne Marie - avete sentito anche voi?”
All’interno della scuola. Biblioteca.
“Ok,ricapitoliamo Narya….vediamo se sai cosa fare…”
“io so cosa fare se una delle Bestie mi attacca, Mr. Twoyoungmen… sono…quanti?4 anni che mi addestra per questa eventualità?”
Narya Jones, quarto anno,lunghissimi capelli biondi, e occhi azzurri, gomiti appoggiati sul tavolo della biblioteca, ora semi-vuota, osserva annoiata il suo insegnate di scienze naturali .con loro ci sono Elizabeth, la di lui figlia, e il di lei ragazzo, Louis Saddler ,Lou, un biondino loro coetaneo.
“No,non sono 4 anni che ti addestro,è una vita. Da quando sei nata. E non è un’eventualità, è una certezza. Loro arriveranno, altrimenti, non ti avrebbero mai mandata qui. Te lo assicuro. “
“Ed ecco che papà ricomincia con la storia della magia, della semidea, delle bestie mitiche ecc…”
“Non ti ci sei ancora abituata,eh?”
“e mai mi ci abituerò. Se non ci sono riuscita in 18 anni…cioè,fare la cacciatrice di entità mistiche non è male, ma non ci ho ancora fatto il callo, soprattutto ai miei nuovi poteri magici…”
“Almeno, grazie ai poteri, nessuno di noi 3 è inerme davanti al nemico… e poi combattiamo per il bene supremo e la giustizia, e sono certo che un giorno il nemico per cui tanto ci addestriamo, arriverà.”(*)
“e allora farete meglio ad essere pronti. Quando anni or sono iniziai ad allenare Narya, non pensavo che alla fine altri si sarebbero uniti alla nostra causa. Ma il destino ha fatto sì che entrambi sviluppaste capacità che ci potrebbero permettere di vincere questa impresa…”
“papà,sei sempre così melodrammatico…anche se non fai così noi ti aiutiamo lo stesso…perciò dacci un taglio…”
Basta!
“Avete sentito anche voi?”
“Cosa? Io non ho sentito nulla…Narya?”
“Niente di niente,prof. Certa di aver sentito qualcosa?”
“Certo che ho sentito! Era una voce…non so di chi…ma l’ho sentita!”
“E’ vero - interviene Lou - Liz ha ragione. Perché l’ho sentita anche io.”
Altrove,dentro alla scuola…
Una ragazzina di 14-15 anni esce da un’aula pronta per andare a seguire la lezione seguente. Ha un taglio sbarazzino, capelli rossi,ricci, occhi smeraldini e lentiggini. Mentre cammina per il corridoio, si scontra con una persona che ben conosce. La sorella maggiore, Sophie. Borsista dell’ultimo anno, anche lei intenta a correre da una lezione all’altra. Ma mentre le passa accanto accade qualcosa. Gli occhi di Isabelle divengono, per un breve ma interminabile istante, gialli, i suoi canini sembrano allungarsi. Un brivido,come una scossa elettrica, pervade il suo intero essere. Ma la sorella non sembra accorgersene,troppo presa da quello che accade intorno a lei,e dopo un cenno di saluto passa avanti. Ma a Isabelle non è piaciuto affatto quello che è appena accaduto. Sa che, se i suoi istinti animali si sono attivati, ci deve essere un motivo, e anche bello e buono. La sensazione... il presentimento che ha avuto, erano talmente forti,che stava per trasformarsi lì, davanti a tutti, in Wildcat. E tutto per colpa della sorella.
“Sophie, cosa mi nascondi? Cosa c’è in te che non va…perché qualcosa non va…”
“Dannazione….come ci sono riusciti…come possono aver capito..? no..non può essere… devo essermi sbagliata… non possono sapere,non possono aver capito. Sì… deve essere per forza così….”
(*) sì, ricalca un famoso gruppo televisivo di cacciatori di vampiri ecc.(*)
Alpha Flight: Dreamland -When Dreams came true ( parte 2)
Da qualche parte…
Seduta nella sua sala del trono, osserva attraverso una grande finestra ovale l’esterno del suo palazzo. Ciò che vede non le è né di conforto, né tanto meno le provoca una reazione emotiva che sia diversa dalla noia. Mille anni prima, era tutto diverso. Era un mondo nuovo, suo, in ogni senso del termine. Lei non ne era solamente la regina. Lei ne era anche la creatrice. o meglio: la modellatrice. Perché ogni cosa che lei voleva, diveniva realtà. Poteva creare un paradiso in un battito di ciglia, o anche meno, e altrettanto velocemente poteva renderlo un inferno. Ma col passare del tempo, le cose sono cambiate. Non che abbia perso il suo potere: lei può ancora fare tutto ciò che vuole.ogni suo pensiero è legge, nel suo regno. Ma dopo oltre cinquecento anni passati a fare le stesse cose, si perde l’interesse a farlo, e ciò che tanto era emozionante, perde ogni connotazione del termine. Fu così che iniziò a cercare nuovi reami da conquistare, su altri piani dell’esistenza. Ignara che il suo stesso creatore…il suo stesso padre… l’avrebbe fermata, rinchiusa in quel regno, perché la temeva. Temeva la sua forza. Temeva il suo desiderio di vendetta. Incapace di capire, ottuso com’era, che rinchiudendola in quel luogo, non avrebbe fatto altro che aumentare il suo odio. E con esso la sua forza. E se credeva che bastasse quello a fermarla…si sbagliava di grosso. Col passare del tempo, il suo interesse verso l’esterno, verso quello che considerava suo nuovo territorio di caccia, crebbe a dismisura. Più volte provò, più volte fu fermata. Ma questo non voleva dire che lei si arrendesse. Perché non lo fece mai. Non lo ha fatto. Ha cercato di prendersi la sua rivincita…e ora sa che ci sta riuscendo. E dopo essersi presa la sua rivincita contro di loro…se la prenderà anche sul suo adorato paparino.
“Vediamo cosa ci dice la sfera di cristallo….” La donna - o meglio: la creatura umanoide - si alza dal suo trono e si avvicina al tavolo al centro della sala. Avvolta in un lungo abito rosso, dall’ampio strascico, con una diadema molto semplice sui lunghi capelli verdi, in forte contrasto con la pelle d’avorio e con gli occhi simili a quelli di un cieco. Ma ,nonostante il suo aspetto, non è affatto cieca. Passa la mano destra dalle lunghe unghie laccate sopra alla sfera, che lievita fino a giungere all’altezza del suo sguardo. In un raggio di luce, l’oggetto magico si illumina e subito dopo appare ciò che desidera.
“Che si chiamino Alpha, beta, omega o altro…poco importa. Erano solo degli idioti allora e lo sono adesso. Avrei dovuto sfruttare meglio le carte, quando ci incontrammo. Se lo avessi fatto, probabilmente adesso non sarei qui ma avrei un nuovo regno a mia disposizione. Ma stavolta non sbaglierò. Non commetterò lo stesso errore un’altra volta. Perché stavolta sono troppo intenti a vivere ciò che desiderano per accorgersi della verità.”
La sfera si illumina nuovamente. La scena si sposta e, al posto dei membri dell’ex gruppo governativo canadese, ora si vedono due immagini affiancate. Due persone, due ragazzi. Uno poco più adolescente…all’incirca di 18 anni, stile rocker, l’altro poco più di un bambino. Il primo è seduto al bancone di un bar, intento a bere una birra bruna, mentre alle sue spalle un gruppo suona. L’altro è nel suo letto, addormentato. “Martin Gerard …Thomas Gibson… sembra incredibile ma proprio alpha flight mi ha dato gli strumenti inconsapevoli per prendermi la mia rivincita e compiere il mio destino. Secoli fa, quando incontrai lo sciamano Nanquato, capii che il mio destino era quello di impossessarmi della terra. Ma mio padre e alpha flight sono sempre riusciti a fermarmi. Stavolta sarò più abile, e grazie a questi due ragazzini…grazie a questi due protetti di alpha flight… riuscirò finalmente a ritornare sulla terra. Sono così stupidi che non si sono nemmeno accorti di quello che gli feci l’ultima volta che li incontrai…” la “donna” muove nuovamente la mano, e la sfera torna al suo posto, come lei, che torna sul suo trono. Sul suo volto, mentre osserva l’esterno del palazzo che muta all’improvviso, appare un ghigno di soddisfazione
“Il tempo stringe…solo più poco, e dopo un millennio, potrò finalmente lasciare Liveworld…”
Montreal,Community Hight School
“Non dovresti startene in classe? Se ti vedono nei corridoi passerai dei guai…e non solo tu.”
“Non solo io passerò dei guai o non solo io dovrei starmene in classe?” Isabelle risponde sarcastica all’affermazione di Jared Corbo che l’ha appena incontrata nel corridoio della scuola. Una cosa che lo secca parecchio, perché è con tutti i suoi amici e non gli piace essere preso in giro davanti a loro.
“Taglia corto, mocciosa. Che vuoi?”
“Sophie mi sembra strana. Mi chiedevo se tu sapessi cosa le stia succedendo, tutto qui.” Isabelle è solo una ragazzina, ha sì e no 15 anni, ma sa cosa le piace e cosa no. E Jared Corbo non le piace per nulla. Anzi: lo detesta, non sopporta che lui - uno come lui - stia con la sorella. Le sembra troppo… idiota? Patetico? Insulso? per una come lei. E non fa nulla per nascondere i sentimenti che prova per lui. Ascoltando il tono di voce , si comprende chiaramente l’astio che la giovane nutre per lui. un astio che Jared non comprende appieno, scambiando per gelosia qualcosa di leggermente diverso. D’altra parte, non si può certo dire che lui faccia chissà quali grandi sforzi per farsi accettare da lei. O da chiunque altro, se è per questo: Jared è sempre stato della scuola di pensiero “non vi piaccio? La cosa non mi riguarda,fatti vostri.”.
“Il fatto che stia con lei non implica che ci si debba dire ogni sacrosantissima cosa, piccola. Perciò fammi il piacere di non rompere e riga dritto se non vuoi darci problemi, ok?” Detto ciò, jared prende e fa per andare per la sua strada quando la voce sarcastica della ragazzina lo interrompe nuovamente.
“Il fatto che stiamo insieme non implica che ci diciamo tutto…wow, complimenti jared, bella storia avete... e poi cos’è questa cosa che devo rigare dritto per non darvi problemi?”
“Hudson sta con il fiato sul collo con tua sorella e me perché stiamo insieme e stando insieme lei non ti darebbe il buon esempio…”
Effettivamente, stando con te, idiota, dimostra di essere meno intelligente di quello che sembra…”come se fossi così cretina da farmi influenzare (pure io) da te…o da mia sorella.”
“Già, Hudson non sembra aver capito quanto quella testolina adorabile sia dura” zucca vuota
Fa tanto il carino adesso… come se non sapessi che razza di persona è e che cosa pensa di me.”Beh,volevo solo dirti quello, ho da fare, adesso. A non rivederci presto.” Isabelle lascia il muro a cui era appoggiata e, con una borsa a tracolla e i libri tra le braccia, sorpassa il ragazzo e si dirige verso l’aula della lezione successiva.
Effettivamente, mi è sembrato che Sophie avesse qualcosa di strano, di…diverso. Ma credevo fosse solo una impressione. Se invece lo ha notato anche lei, forse allora è tutto vero, e Sophie ci nasconde qualcosa…ma cosa? Cosa potrebbe mai essere?
Biblioteca.
“E’ davvero strano…siete certi di quello che state dicendo?” Michael Twoyoungmen si appoggia la tavolo della biblioteca in cui è in “riunione” con Narya, Lou e Liz, e sta osservando questi ultimi spulciare tutti i libri di argomento mistico per capire una cosa: di chi era la voce che hanno sentito e cosa volesse. E soprattutto: perché gli sembrava di conoscerla?
“Mr. Twoyoungmen, come diavolo è riuscito a portare tutti questi libri di magia e esoterismo qui dentro? Nessun altro fa controlli oltre a lei?”
“Sono il bibliotecario, Lou, io faccio i controlli.”
“Gente, io lascio perdere - dice loro Liz scendendo dalla scala su cui era salita per consultare i volumi più in alto - non troveremo mai quello che cerchiamo. Non qui, almeno.”
“Non pensavo che ti arrendessi così facilmente, figlia mia.”
“non pensavo che ci credessi, paparino”
“Infatti. Sto solamente constatando che normalmente non ti arrendi così facilmente. Normalmente sei più testarda”
“da che pulpito. Come se lui fosse tanto flessibile con noi.” Narya, seduta ad un tavolo, leggermente seccata, commenta a bassa voce sperando di non essere udita.
“Comunque, io non intestardirei tanto su una cosa come questa. Probabilmente ve lo siete solo immaginato. La fantasia e l’autosuggestione fanno brutti scherzi a volte….”
“Papà, basta! Si può sapere che diavolo stai dicendo? Dovremmo fare finta di nulla? Credere di essercelo solo immaginato? Si può sapere che diavolo ti prende? Non sei mai stato così, non lo sei!” Liz si avventa quasi contro il padre, quasi urlando contro di lui, con lacrime di rabbia agli occhi.
“Liz, tesoro, di che stai parlando? Senti, perché non vai a casa da mamma e ti riposi? Devi calmarti un po’…” il padre, amorevole più che mai, le si avvicina, la prende per le spalle,la sorregge come se lei dovesse cadere da un momento all’altro, è estremamente preoccupato per la figlia, non riesce a capire per quale motivo si stia comportando così.
“Mamma? Ma mamma è…” Lo sguardo, il tono di Liz cambiano all’improvviso. Da arrabbiata, ora è come sconvolta. Sussurra le poche parole con un leggero filo di voce, quasi non udibile, e si accascia sul padre.
“ a casa. E ti aspetta. Vai da lei, ok? Liz…sono preoccupato…”
“Mamma è a casa. E tu sei così…bravo…presente…ed è tutto così…perfetto…come…”
Brava, Liz, ci sei!
“come in un sogno.” Liz riprende in attimo colore,e forza. Si alza da terra e si dirige verso la porta, forte e determinata, seguita da Lou. E prima di uscire, afferra la sacca magica del padre.
“Liz! Cosa credete di fare? Cosa credi di fare?” Michael si fionda davanti alla ragazza, per fermarla, bloccando col suo corpo la porta.
“Faccio il mio lavoro papà. È ora di finirla di giocare ai liceali felici e contenti che vivono in un mondo perfetto…perché nessuna di queste cose è vera. Non siamo liceali, non siamo né felici né contenti né viviamo in un mondo perfetto. Perciò ora o mi lasci passare, oppure…”
“Oppure cosa, Liz? Non sei in grado di usare la sacca…”
“il mio è un retaggio sciamanico. Posso farlo poiché è mio diritto…per sangue. Quindi ora lasciami passare, prima che faccia altro…” Così dicendo, Liz infila la mano destra nella sacca e, socchiudendo gli occhi e concentrandosi, ne estrae un oggetto. Un sottile diadema di metallo bianco con al centro una gemma rossa.
“Ma come diavolo…” Michael si scosta dalla porta, atterrito. Non sa se dalla determinazione della figlia o dal potere che ha dimostrato di possedere. Un potere tale che nemmeno lui poteva immaginare…
“Ok Liz…mi dici cosa hai appena fatto? Perché io mi fido di te ma trovo tutta questa faccenda parecchio incasinata…”
“Non ti sembra tutto quanto troppo strano? Troppo perfetto?”
“Beh…effettivamente…sembra quasi tutto un bel… - dice facendo una breve pausa - un sogno troppo bello per essere vero. E tu come facevi a sapere che avrebbe funzionato? Che saresti riuscita a “trovare” il diadema?”
“So cosa ci è successo, perciò sapevo che avrebbe funzionato. Sapevo che la volontà del soggetto che prende coscienza della situazione, è in grado di alterare lo status quo manipolando la realtà. O meglio, questa realtà.”
“Questa realtà?”
“Le cose sono due. O siamo nel reame della Regina dei Sogni, a Liveworld, oppure siamo intrappolati in una sorta di sogno collettivo.”
“Regina dei sogni? Una delle vostre vecchie nemiche?”
“Sì. Il suo sogno segreto è quello di conquistare la terra,ma per farlo deve fuggire dal suo reame, in cui suo padre, il demone Incubo, la rinchiuse secoli fa, perché era divenuta troppo potente. “
“ecco che sento arrivare il ma….”
“ma se riesce a trovare qualcuno che apra per lei un varco, allora può liberarsi. Ci ha già provato una volta, ma fummo abbastanza fortunati da vincere, allora…”
“Quindi, se ho ben capito, ci avrebbe rinchiuso in questo stato onirico per confonderci e impedirci di fermarla”
“Sì, è quello che credo. Vedi, la Regina è in grado di effettuare una scansione delle menti anche dal suo reame. Forse così è riuscita a trovare qualcuno che la aiutasse…volente o nolente.”
“Adesso cosa facciamo? Come usciamo da qui?”
“Non lo so ancora… per adesso vediamo chi riusciamo a trovare qui in giro dei nostri. Se mi concentro abbastanza, forse riesco a “liberarli”.”
“Problema:come capiamo chi è di noi e chi no? Cerchiamo tutti i membri dell’ultima incarnazione?”
“E’ un inizio. “
Liveworld.
“Dannazione… non riesco a credere di averlo fatto di nuovo! Non riesco a credere di aver fatto lo stesso errore… di nuovo!” la creatura lancia la sfera di cristallo lontano da sé, con una forza incredibile, e colpisce uno dei suoi guerrieri onirici, e - vuoi grazie al suo potere di manipolazione, vuoi per l’energia rilasciata nell’esplosione della sfera - esso si trasforma immediatamente in una pozza informe di liquido ambrato. La creatura, col volto ancora preda dei segni della propria furia, gesticola con le mani, tentando di placarsi, con gli occhi socchiusi, e fa apparire dinnanzi al suo statuario corpo una nuova sfera, e nel mentre cancellando ogni traccia di quello che fino a pochi istanti prima era stato un suo soldato, un suo burattino. “devo stare calma, devo tranquillizzarmi. Devo controllarmi…non posso permettermi di perdere il controllo del Dreamlord Gibson. Mi sono compiaciuta troppo presto, la mia presa si è allentata ed ecco cosa è successo. Se succedesse di nuovo, il ragazzo potrebbe svegliarli, e allora sarei davvero nei guai, perché quello che conta, tutto sommato, è che loro siano intrappolati lì. Ne sono consapevoli? Meglio ancora, lamia vendetta sarà ancora più dolce, e mi potrò rifare degli Sciamani e di Alpha Flight. E una volta finito con loro, mi occuperò del mio adorato papà…”
Inserisci tutto il tuo testo lungo