[Italian Post] Del pudore.

Jan 11, 2012 14:41

Mi accorgo di star divagando. E' un mio difetto questo di considerare la scrittura allo stesso modo del parlare. Da solo, e col foglio bianco davanti, non ce la faccio, ho bisogno d'immaginarmi attorno quei quattro o cinque amici che mi restano stare a sentirmi, e seguirmi, mentre lascio il filo del discorso principale, ne agguanto un altro capo, ( Read more... )

my wisdom lemme show you it, notable quotes, fic-writer at work!, this sucks so fuckin much

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ary_true January 11 2012, 14:25:31 UTC
Ora non ho tempo di esprimermi come vorrei, che devo fare i piatti e poi studiare, ma vorrei dire ua cosa velocissimamente: non capisco AFFATTO le persone che "riscrivono" fanfic adattandole per renderle delle Originali, magari proponendole come lavori veri e propri a una casa editrice, come capita sempre più spesso attorno a me.
Che cosa mi rappresenta una cosa del genere? Se scrivi fanfic, che siano su personaggi inventati o persone reali, ti ispiri a un determinato modello, no? Fai riferimento a un mondo, a dei caratteri, a delle relazioni, e così via, che sono ben definiti e non sono tuoi e lo fai perché ami questo mondo di cui parli, o ami questi personaggi/persone e vuoi viverli su un altro livello, che ne so. Come puoi prendere tutto questo e "depurarlo" di quell'intenzione primaria che ti ha spinto a scrivere? Devo pensare che fare una cosa del genere implichi che di fondo non c'è un sentimento particolare che ti lega alla personalità di cui hai parlato? Devo pensare che l'approccio che ci sta dietro è così superficiale che per te parlare di Tizio o Caio è uguale, perché in realtà non stai mettendo niente di tuo nelle parole che metti in fila e non stai facendo nient'altro che un esercizio di bella scrittura? Perché veramente, non si tratta solo di cambiare due o tre nomi. Se metti un personaggio in una tale situazione, scrivendola in tale modo, lo stai facendo pensando a com'è, come reagirebbe, cosa farebbe e così via. Non puoi considerare che tutte quelle variabili che stanno alla base dell' "umanità" che scrivi e descrivi siano IDENTICHE che si parli di una persona piuttosto che di un'altra, così perché ti gira. Non si fa così, è una finzione pura. E si tratta di sminuire completamente il "lavoro" e l'intenzione e il BELLO (alla fine) che sta dietro una fanfic, ovvero il tentativo di un FAN di far parlare personaggi/persone che NON SONO I SUOI/LE SUE, di appropriarsene e di viverli, nel rispetto del modello originale e della propria visione di questo. Non so se mi sto spiegando bene, ma siccome è un fenomeno che vedo crescere e che, a livello logico, proprio NON CAPISCO, volevo dirlo.

(lol, lo so perfettamente che il punto della questione era un'altro, perdono :°D Ma tu hai il nervo scoperto per la tua, e buttandola lì hai dato l'occasione a me di sfogarmi sulla mia :°D)

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ary_true January 11 2012, 16:18:35 UTC
Okay, ora che ho finito di sistemare il mondo, aggiungo un'altra cosa.

Trovo anche io legittimo che uno che legge esprima la sua opinione, e nel caso di un beta a maggior ragione. Ma una cosa è esprimere un'opinione, un'altra cercare di inserirsi a forza nelle "maglie" di una storia che non è la propria, cercando di far valere il proprio punto di vista di lettore/editore a un livello paritario rispetto a quello di un autore.
Mi spiego: è giustissimo esprimere perplessità nel momento in cui qualcosa non torna, o non si è capito, o non è proprio piaciuto: che ci sia confidenza o meno, se uno ti beta una storia è questo che deve fare, no? Correggere la forma, ok, ma anche e soprattutto dare un parere sul lavoro nel complesso. Mi pare il minimo! Altrimenti, tra l'altro, chi si prenderebbe lo sbattimento di fare il beta? XD
Quello che non capisco mai nella vita è perché saltare da "Questo per me non funziona" a "Per funzionare, secondo me dovrebbe andare così, quindi scrivi cosà". È un salto logico enorme, ed è un salto stupido e azzardato, specie perché nella maggior parte dei casi si brucia una tappa fondamentale: quella in cui si chiedono delucidazioni, perché non si è capito il perché una tale cosa sia stata scritta in un tal modo, e quindi si cerca di saltare l'ostacolo cambiando il campo di addestramento (ti giuro che stasera non riesco a fare paragoni ed esempi che abbiano un senso, buon Dio.)
Non parlo di ficcyne, poi, parlo di una storia che abbia la pretesa di essere presa sul serio: se io mi trovassi di fronte un testo che non capisco, o che mi lascia perplessa, chiederei innanzi tutto all'autore di spiegarmi il perché delle sue scelte. Cazzo, una delle cose più belle della scrittura amatoriale è la possibilità di avere un contatto diretto con gli autori, perché non sfruttarla nella maniera corretta?
Poi, se quello che leggo non mi basta, mi pongo innanzi tutto il problema di non essere io a non cogliere il vero messaggio dell'autore; se non è questo il caso, chiedo direttamente a chi scrive: perché succede questo? C'è una spiegazione per tutto questo? Puoi aiutarmi a capire il perché del tuo lavoro?
Se chi sta dall'altra parte non sa motivare con sufficiente chiarezza le sue ragioni, allora capirà di avere un problema (o tu capirai che ha un problema, e ti metterai comunque l'anima in pace). In caso contrario, il problema se lo pone chi legge (anche indicando i punti che hanno reso difficile cogliere l'intenzione primaria). In qualsiasi caso, si costruisce qualcosa.
A me è capitato di farlo, e grazie a Dio ho trovato dall'altra parte persone abbastanza intelligenti da darmi risposta. Ci sono stati casi in cui ho completamente frainteso il senso di un testo, e nel momento in cui l'autore mi è venuto incontro, spiegandomi quello che non avevo capito dei suoi personaggi, ho capito la sostanza dei fatti e quindi anche determinate scelte prese nel corso della storia.
Questo non significa che una cosa ti debba piacere per forza, poi: non è che siccome per te una cosa non è ok per questioni soggettive, allora suggerisci la maniera in cui rifarla di modo che ti vada a genio. La verità è che ormai siamo troppo assuefatti all'idea che in tutte le cose ci sia la componente interattiva, di modo da poter dire la nostra in ogni singola occasione.
Da che mondo e mondo, la visione creativa di ciascuno è diversa, e non tutto può piacere a tutti: questo voler a tutti i costi "omologare" al proprio gusto le cose che ci circondano è una cosa che un po' mi ha preso al cazzo.
E lo dico principalmente da lettrice, perché neanche mi considero una vera autrice.
Il fatto di non apprezzare una cosa o di non capirla, non implica la necessità di impicciarsi e di prendersi posti che non competono. Il mondo è bello perché è vario! Lo stagno è pieno di pesci! Pescane un altro, Sampei!

E questo lo dico per il beta reading (che il beta sia un amynchietto/a o un estraneo/a) come per tutte le cose.

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lisachanoando January 11 2012, 16:35:13 UTC
A parte che sto ridendo come una minchia per Sampei X'DDDD Tu sei meravigliosa. *soccombe* Allora!

Questione riscrittura in originale: sono una fondamentalista come te XD Ne discutevo l'altra volta con el_defe e una volta mi è capitato anche di chiacchierarne con melting_lullaby in merito alla possibilità di farlo con una nostra storia, ed ho concluso che non mi sentirei a mio agio a farlo. Appunto perché come dici tu e come ho sempre sostenuto anch'io, nel momento in cui scrivo una fanfiction, anche la più AU delle AU, io comunque lo faccio tenendo a mente una serie di personaggi che poi, nel caso dell'RPF, sono anche persone vere, per le quali porto un rispetto anche doppio rispetto al personaggio di fantasia. Motivo per il quale il processo "cambia i nomi, togli i riferimenti e riposta come originale" mi urta i nervi.
Però per dire so con certezza che non tutti sono fondamentalisti come me e te XDDDD Quindi posso accettare che altri invece lo trovino fattibile, e soprattutto, pur nella sua avversità al mio pensiero, lo trovo comunque più "produttivo" che non riscrivere una storia just for the sake of it XD

Riguardo il betaggio, come al solito hai detto ciò che penso meglio di me medesima, e per questo mi riservo il diritto di odiarti con amore: è proprio quest'invasività che io non comprendo, questo dover aggiungere per forza suggerimenti legati al gusto del beta piuttosto che a quello dell'autore. Certo che puoi dire all'autore "questo non torna", ma devi anche lasciarlo libero di giungere lui da solo ad una conclusione che lo faccia tornare meglio! O comunque aspettare che sia lui a chiederti dei suggerimenti pratici, invece di darglieli tu senza richiesta :\

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