[Fan Fiction] Bright day

Apr 29, 2012 20:38

Titolo: Bright day
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Sirius, Remus
Rating: G
Avvertimenti: slash
Wordcount: 358
Note: Dovrei semplicemente smetterla di scrivere cose smielose su 'sti due, su, dai, non si può Per Coppa delle Lande, bisognava scrivere qualcosa su due personaggi che avessero due mie caratteristiche. Remus per le pippe mentali e Sirius per le mani #random



Remus aprì gli occhi lentamente, risvegliandosi per la sensazione di calore sul volto del sole che illuminava la stanza; aveva la schiena un po’ spezzata, le spalle fredde e stava respirando a un centimetro dal volto di Sirius. Si rese conto che non sapeva davvero cosa fare: l’altro stava ancora dormendo profondamente, una mano sul ventre e una mollemente appoggiata sulla sua, i capelli arruffati e le labbra arrossate.
Sarebbe stato bello baciargli ogni centimetro di pelle fino a farlo svegliare e riprendere magari a fare - insomma quello che avevano fatto quella notte. Arrossì leggermente al pensiero e si limitò a tirare delicatamente le lenzuola per coprirsi meglio.
Appena abbassò le palpebre cominciò a rimuginare senza sosta. Cosa avrebbe fatto Sirius appena sveglio? Il lupo mannaro era totalmente convinto di essere innamorato di lui, e ci era andato a letto nonostante avesse la certezza di non essere ricambiato; adesso gli spettava la fine che facevano tutte - una scusa e un sorriso e via, avanti il prossimo. Non poteva certo pretendere di essere diverso. Era un fottuto lupo mannaro, un mudblood, l’amico secchione e petulante.
Se avesse potuto passare tutta la sua vita così, coi raggi a scaldargli la pelle e la pelle a toccare quella di Sirius, e Sirius che respirava piano nel suo orecchio e gli accarezzava il braccio-
“Ciao” mormorò l’Animagus increspando le labbra in un sorriso assonnato.
Remus abbassò lo sguardo “Buongiorno”.
Sirius passò a sfiorargli il volto, trascinandoselo dietro per baciarlo a fior di labbra. Una cosa del genere, un gesto così semplice, lo riscaldò tutto all’altezza dello stomaco.
Confusamente pensò che sarebbe stato bello svegliarsi così tutte le mattine, deglutendo l’amarezza della convinzione che, tanto, non sarebbe mai stato possibile.
Sirius si girò per stringerselo contro, un braccio attorno ai suoi fianchi e l’altro sulle sue spalle; erano davvero belle le mani del Pureblood, gli erano sempre piaciute: ne percorse la linea delle dita affusolate, la vena sul dorso e l’osso leggermente sporgente del polso.
“Che hai?”
“Nulla” borbottò poggiando la fronte sul collo dell’Animagus.
Sirius lo costrinse a guardarlo negli occhi “Mi piace svegliarmi così”.
“Già”.
“Mi piace svegliarmi così con te”.
Remus non rispose, intrecciando strette le sue dita con quelle dell’altro.

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