Titolo: ... and I'll take you home
Fandom: Originale
Prompt: Sereno,
per la prima settimana del COW-T 3,
maridichallengeRating: G
Avvertimenti: ngsttttt, femslash implicitissimo
Wordcount: 426 (fdp)
Note: sarebbe la continuazione di
questa qui. Se volete evitarvi una roba melensa e disgustosa passate avanti. ILU.
Il sentiero è dritto per centodue metri e poi curva leggermente a destra; si allunga a vista d’occhio scorrendo sotto l’ombra degli alberi e raccogliendo le foglie e il polline e qualche farfalla bianca, forse qualche anima.
Secondo vicolo a sinistra, poi il terzo a destra e dopo dieci passi voltarsi a sinistra: la donna - l’anziana signora conosce perfettamente la strada, la polvere sempre più fine sotto le suole, il gioco dei rami e il marmo scheggiato agli angoli, consunto, grigio. Ci sono cose che il tempo non riesce a mangiare via.
Sorride - immagina la rete di rughe del suo volto tra le quali la bocca sottile quasi sparisce - e lucida l’ovale un tempo dorato dove un sorriso radioso e immobile la ricambia, scurito dagli anni.
“Immagino che tu mi abbia scrutata per tutto questo tempo. Non puoi dire che non ci abbia provato, no? Dopo - sospira - dopo tanto tempo ho iniziato a sentirmi troppo sola. Ho avuto storie da poco, donne da poco, di alcune non ricordo nemmeno il nome, di altre non c’era bisogno saperlo. Ho anche sposato un uomo ed è durata due anni”.
“Forse credevo di meritarla, quella prigione, forse speravo in un po’ di pace. Un po’ di sereno.
Scuote la testa “stronzate. Il tempo non porta via nulla, ecco cos’ho imparato - dev’essere davvero ridicola una vecchia signora che piange su una tomba di sessant’anni fa… - non hai mantenuto la promessa, e io-”
Si appoggia alla lapide e la mano trema come i suoi singhiozzi.
“Ti ho tradita, l’ho fatto ancora e ancora e ancora e ogni volta faceva più male e non so se aspettavo che il dolore si annientasse da solo o aspettavo di morirne io”.
“Mi hai lasciata per mettermi alla prova, forse? Beh, ecco il risultato, non sono stata abbastanza forte, sono crollata e ho lasciato pezzi da rottamare per la strada, nessuno poteva vederli, solo tu avresti potuto perché era quello il tuo compito, raccogliere i miei pezzi e camminare dietro di me tenendomi la mano”.
Inspira a fatica e non si cura di asciugarsi il volto.
“Avevi promesso - avevi promesso che sarebbe passato, ti ricordi? Ma sapevi anche tu che non era possibile, non lo sarebbe mai stato”.
“Adesso però ho capito cosa devo fare. Ti ho aspettata, l’ho fatto fin’ora. Adesso tocca a te venirmi a prendere, amore”.
Il marmo è freddo sotto la sua guancia ma non importa, perché accucciata sulla tomba di una ragazza morta sessanta anni fa non le resta che aspettare.
Solo un altro po’.
Prendi la mia mano, stringila forte.Ti porto a casa, amore.