[fanon bits] in questo cielo

May 26, 2009 11:20

Spamming you much? I think I'll just go for it..

In realtà, so solo ripulendo il pc in attesa di un format catartico.
Stavolta tocca a Last Exile.
cose che non diventarono fiction vera. per un motivo o per un'altro...

Personaggi: Alex Rowe, Lucciola, Ethan, Godwyn, Vincent Alzey.
Rating: PG per sicurezza, ma forse anche meno.



Ethan ha qualcosa dentro che lo divora, ma è un mostro simpatico, che gli permette di vivere e divertirsi, e divertirsi alla grande, lasciandogli un'insoddisfazione, un appetito di fondo, insaziabile....è un ragazzo buono, ha il difetto di affezionarsi troppo a tutto e a tutti, un brutto difetto per un soldato...è un ragazzo cattivo, a volte, un ragazzo ignorante, maldeducato, un ragazzo di diciannove anni che della vita non c'ha capito un cazzo, che non ha mai avuto nulla ed è sempre campato con molto meno...capace di perdersi per i sentieri più strani, di sbattere la faccia contro le cose peggiori solo perchè guidava troppo forte, e nel frattempo beveva, fumava una canna, raccontava una barzelletta al compagno di viaggio e guardava le cosce a quella fic fantascientifica là sul marciapiede.Vittima e artefice di un casino esistenziale che lo lascia svuotato, senza rotta....
Eppure è un ragazzo buono, leale, che si strapperebbe il fegato per dartelo se ne avessi bisogno. Ostinato quanto basta per non abrutirsi in un esistenza priva di ambizioni, lucido quanto basta per distinguer i forti dai deboli, e mettersi sempre dalla parte dei deboli, proteggerli. Questo glielo ha inculcato Godwyn a suon di scapaccioni.
Ethan la vede passare, e tutti ridono alle spalle della rigidezza un po' caricaturale del capitano Wisla, e tutti si perdono nei suoi occhi di ghiaccio e nei lineamenti perfetti ... ma è passata. Ma a lui non passa. si ferma, una puntura in mezzo al petto, dietro le orecchie, un formicolio nel naso, una voce che sussurra, anche quando crede di non ascoltarla.... un segno, che resta.

Ethan era un ragazzo normale che truccava vanship per conto degli amici per arrotondare. Poi un giorno, per sbaglio, invece dell'autobus è salito su un convoglio militare, e così lo hanno arruolato.
Godwyn invece è partito tanto tempo fa, da un villaggio piccolissimo in cui tutti lavoravano molto e mangiavano poco, ma non c'erano né servi nè padroni. Aveva una moglie giovane giovane, credo che si chiamasse Isabel o giù di lì... E' morta dopo neanche due anni di matrimonio, senza dargli figli; è morta, di una malattia rapida, ma non troppo.
E lui ha messo le sue poche cose in una sacca, ed è partito. Aveva vent'anni e del cielo aveva visto poco o nulla. Sono passati quasi vent'anni da allora, e l'uomo grande, con la pelle cotta dal sole e dall'odore di benzina, e quegli occhi chiarissimi, puliti, non è cambiato. Ha conosciuto puttane e mercanti, mendicanti e operai, marinai e spose; ha imparato che al mondo ci sono i poveri e i ricchi, e che i ricchi, a parte quelli di cui ci si può fidare perché non si servono del denaro per importi il rispetto, i ricchi vivono sulle spalle dei poveri, e che se si hanno spalle abbastanza forti da reggere questo, bisogna usarle per sostenere chi spalle forti non ha. Ha un senso profondo di rispetto, cura, protezione per donne, vecchi,bambini, animali, feriti, affamati.. tutti i deboli del mondo...e chiunque può leggere nei suoi occhi chiari, prima di tutto il rispetto. Per la vita in sè, e per la vita in tutti.

* * *

La Gilda è fastidiosamente pulita, bianca, asettica, inumana, sterilizzata.. e violentissima. è una bugia crudele.
Quello che fa paura a Lucciola più di ogni altra cosa è l'immobilità, il meccanismo dell'orologio che gira, perfetto, impeccabile, ineluttabile.
Lucciola è diventato un uomo nel buio di un esistenza passata con gli occhi sbarratti e le orecchie tese, sempre in bilico, sempre attento al suo ingenuo, tenero doppiogioco. Lucciola nascondeva le piccole marachelle e le intemperanze di Dio con il suo rapido, efficentissimo silenzio, con la sua idiozia simulata.
Lucciola è diventato un uomo molto presto, molto prima che gli altri se ne accorgessero. è limpido, saggio, forte, ed è tanto più affascinante il fatto che tutto questo sia invisibile, contraddetto dal colpo d'occhio.
Nel microcosmo di un corridoio buio, dimenticato, ha fondato la certezza di poter sopportare qualunque cosa sapendo che c'era Dio, nella sua grande stanza vuota, da proteggere, da accompagnare ovunque, da non lasciare solo. A sedici anni, Lucciola è già un uomo, con le sue certezze, i suoi punti fermi, le sue responsabilità. Lucciola ha molta meno paura di quella che si potrebbe indovinare a guardarlo in quegli occhi blu, profondi e tristi come l'oceano artico.

Ethan ha paura del dolore, della sofferenza, della morte, del silenzio. Sembra che si sia indurito abbastanza, eppure, se gli arrivasse vicino, davvero vicino, lo farebbe a pezzi. La smania, l'inquietudine, l'agitazione perenne, il chiaccherare, scherzare ad ogni costo, è qualcosa di non lineare; gli viene naturale, certo, l'ha sempre fatto, l'unica ombra è quella sbavatura di nevrosi... la paura di tutte le cose orribili che potrebbero succedere se le parole, le risate, gli scherzi, smettessero di riempire il silenzio. Una parte nascosta, segreta di lui, è ancora il bambino che combatte con la paura del buio, solo nella sua cameretta. Ma oltre quel buio,adesso, c'è la guerra.. e Ethan non se lo può dimenticare.
Ride per sopravvivere.

* * *

"credo che Alex pensi di essere morto a metà"

....in due parole, tutto il senso di una vita. morto, a metà. Ha già il biglietto in tasca, aspetta solo che arrivi il prossimo volo sul quale imbarcarsi, per sempre.
E ormai non è più Yuris, in se, non è più neanche una questione personale; è un avvelenamento interiore, l'handicap. La spina, il pugnale, il callo, la cicatrice. Il vizio...
Alex è un alcoolizzato,più gli fa male, più beve, più beve, più sa che gli fa male. Alex non beve per dimenticare, beve per essere più lucido.
Alex fa una fatica dannata ad aprire gli occhi al mattino, eppure non si rassegna a morire di inedia, di stasi. Non cerca alibi, nè giustificazioni, nè motivazioni... è qualcosa di
nero, che si consuma, che si sbriciola...
Quando Sophia se ne è andata ha imposto a se stesso di non fermarla.
Perchè i morti non sanno sperare.

Alex, quando non dorme vestito in poltrona, si addormenta seminudo e si sveglia, prima dell'alba, con quella patina di gelo notturno sulla pelle. Si raggomitola, su se stesso, tremando... in questa sua vulnerabilità si sfoga tutta la debolezza che il Comandante, nel suo essere Comandante, non può permettersi. Pelle nuda e alcool forte; per tenersi allenati al dolore...

Vince e Alex basano la loro amicizia sul non sopportarsi, a tratti.
Alex rimprovera a Vince di vivere una bugia, un'illusione, Vince, pur facendosi ferire, non sopporta l'egoismo di Alex, il suo porre se stesso e le sue emozioni davanti.. che è egoismo, non vittimismo, perchè non chiede niente a nessuno, ma ti sbatte in faccia un dolore che ti colpevolizza nei tuoi compromessi.

Vince all'accademia aveva un accenno di basette, ma appena appena, il viso più sottile, gli occhi più dolci, meno stanchi, le spalle più gracili, i capelli più lunghi, scalati, ma fino alle spalle, qualcosa del giovane leggermente hippie, per quanto glielo permetteva la famiglia e la società.. insieme, lui Alex e Yuris avevano qualcosa di un anacronistica Woodstock delle nuvole, semplici ingenui studentelli pieni di sogni...

* * *

Nel mondo del cielo c'è molta più escursione sociale, ovvero i ricchi sono molto ricchi e i poveri sono da piuttosto a molto, molto poveri, il che sarebbe anche abbstanza sensato considerando che da ven'tanni c'è una guerra civile in corso.
Ethan e Godwyn hanno l'astio verso i ricchi e il loro mondo di privilegi, un astio che non diventa nè odio, nè violenza, ma che è carico del disprezzo di chi ha visto la sua gente umiliata nella quotidianità dall'odioso potere.
Alex lo sente come una gabbia... perlomeno, lo sentiva come una gabbia quando ancora sentiva qualcosa. Credo che fosse un ragazzetto anarchico, uno spirito libero, un emerita testa di cazzo...
Vincent, come tutte le persone molto buone, non ha la percezione netta dei suoi privilegi.

Lucciola è il più lucido di tutti. Sa esattamente come gira il mondo, il suo e quello di fuori. Sa di non essere quasi considerato una persona, sa che la sua dignità per chi lo guarda, è un optional, e sa altrettanto bene che nessuno rivendicherà i suoi diritti. Neanche lui.
... will I lose my dignity, will someone care.....?

(che strano, tutti gli altri appunti di Lucciola erano in prima persona e non c'era davvero nulla da salvare... )

fic:last exile, capitani tutti briachi, fanon bits

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