Dec 11, 2008 12:57
Mia madre ultimamamente si sta occupando di seguire persone anziane. Facendo loro ricordare i bei tempi andati, si è data da fare col recupero di vecchie poesie natalizie, e da una signora di classe 1924 è venuta fuori (seppur imprecisa, come vedrete) questa meraviglia. A voi!
LA BEFANA FASCISTA
C'era una volta una vecchia vecchina
che Befana aveva nome questa strana vecchina.
Se ne andava la notte a passeggio sui tetti
e scendeva nei camini a deporre confetti,
bambole,vestitini,libretti,caramelle
treni, cavalli a dondolo e altre cose belle
che felici rendevano davvero molti bambini.
Ma mi dispiace dirvelo: soltanto ai signorini!
Coi ricchi generosa e garbata,
coi poveri avarissima, taccagna e screanzata.
Ere brutta la cosa, signori, non vi pare?
Era brutto e cattivo il suo modo di fare.
Ma è venuto a mettere le cose a posto il fascismo
che ha opposto il bene al male.
E non vi sembra strano,
seppe castigare la Befana ingiusta e senza cuore.
Per tagliare la questione:
questa vecchina è stanca, va mandata in pensione.
Dice il fascismo:chiamate la Befana fascista a sostituirla!
Questa venne e in rivista è passata la ghirlanda dei bei fiori,
che brilla nel giardino d'Italia e dice:
Tutti i Balilla e le Piccole Italiane sono d'Italia i fanciulli.
Tutti avranno il suo dono di vesti e di trastulli.
Tutti figli d'Italia, tutti cari al suo cuore.
Così stasera ogni bambino ha il suo sorriso.
Ogni piccolo cuore è come un paradiso
di gioia e di contento amore riconoscente.