Pretty Lady

Aug 28, 2014 18:46

Titolo: Pretty Lady
Fandom: Kpop: Super Junior (+ M)
Personaggi/Pairing: Siwon, Heechul, Zhoumi, Leeteuk || Wonmi
Rating: Rosso.
Conteggio Parole: 1.1445
Avvertimenti: slash, mamacita!au, crossdressing, drunk sex
Note:  Ho passato gli ultimi tre mesi a sbattere la testa sulla parete ed a chiedermi perché non riuscissi a scrivere nulla di decente. Una settimanella fa mi sono ripresa. E poi... Super Junior ed un otp che non avrà mai abbastanza amore perché troppa poca gente ama Zhoumi quanto merita. E poi perché anche se non c'è io un ruolo glielo volevo dare. E sì, l'idea è stupida. Molto stupida.



Heechul versò un grande boccale di birra a Siwon, sorridendogli.
“Offre la casa. Sei stato incredibile, Siwon. Nessuno era mai riuscito a sbatterlo dentro prima d’ora.”
Siwon si portò il boccale alle labbra e mandò giù la birra. Riconobbe subito che era la più forte e costosa, tra quelle che Heechul serviva. Il sapore era intenso ed impregnava tutta la bocca, ma la consistenza era leggera, non sembrava di star bevendo  dell’alcool.
“È stato più facile di quanto pensassi, a dire il vero. Penso che sia stato un aiuto divino.”
Heechul roteò gli occhi, servendogli un altro boccale.
“Certo, Siwon. Ora bevi, bisogna festeggiare. Grazie a te non dovrò più preoccuparmi di quel criminale.”
Le porte del bar si aprirono ed entrò una ragazza particolarmente alta, che Siwon non aveva mai visto. I lunghi capelli neri le coprivano le spalle ed aveva un sorriso tanto largo e luminoso che Siwon non notò nient’altro, nemmeno le discrete dimensioni del suo naso.
“Signor sceriffo …” la ragazza si inchinò di fronte a lui, porgendogli un pacchetto. “La prego di accettare questo regalo da parte mia e di mio fratello. L’uomo che lei ha catturato ha rovinato la mia famiglia anni fa. Non può immaginare quanto le siamo grati per aver fatto in modo che non possa più nuocere a nessuno.”
Siwon prese il pacchetto e fece alzare la ragazza. Rimase per qualche istante ad osservare i suoi occhi scuri, scendendo verso il collo lungo, coperto da un girocollo di stoffa bianca e sul seno, un po’ piatto, dovette ammettere, coperto dalla stoffa nera del vestito. La sua mente si riempì subito di preghiere che chiedevano perdono per i suoi pensieri.
“Io ho solo fatto il mio dovere, signorina… ma ringrazio lei e suo fratello. Il vostro è stato veramente un bellissimo pensiero. Posso sapere di cosa si tratta?”
“Sono solo dei dolcetti… non possiamo permetterci molto dopo quella rovina, mi dispiace. Avremmo voluto darle molto di più.”
“Il pensiero è più che sufficiente, signorina.”
“La prego, li assaggi…”
Siwon avvertì una forte di sensazione di disagio ed un delicato calore sulle guance. Aprì il pacchetto e mangiò uno dei dolcetti. Il sapore era strano, un po’ troppo intenso, ma indubbiamente buono. Siwon pensò che avessero solo usato molti ingredienti.
“Sono deliziosi, signorina. Le faccio i miei complimenti.”
“La prego allora, ne mangi ancora un po’.”
Siwon si ritrovò ad annuire, incapace di dire di no a quel sorriso, e ne mangiò un altro paio. Nel frattempo, Heechul gli aveva versato un altro boccale di birra.
“Ne vuole uno anche lei? Stasera offre la casa.”
“La ringrazio, ma è già buio… preferisco non bere adesso, o il rientro sarà pericoloso.”
Siwon poggiò il boccale vuoto ed osservò la ragazza. Era suo dovere, non solo in quanto sceriffo, proteggerla fin dove poveva in modo da assicurarle un buon rientro.
“L’accompagnerò io, se vuole.”
La ragazza gli rivolse un sorriso più luminoso del cielo stellato che si vedeva dalle finestre.
“Gliene sarei molto grata, ma non dove disturbarsi tanto.”
Siwon si inchinò e le baciò la mano.
“Non è un disturbo, signorina.”
“Mi chiami pure Mimi, signor sceriffo.”
“Allora lei mi deve chiamare Siwon. Andiamo, prima che sia veramente troppo buio per lei.” Siwon lasciò qualche soldo di mancia ad Heechul sul bancone e indicò alla ragazza l’uscita. “Mi faccia strada.”
Mimi annuì, avanzando con passo leggero fuori dal locale e per la strada. Siwon si manteneva affianco a lei, minacciando con lo sguardo chiunque osasse alzare lo sguardo verso di lei. Si stupì un po’ quando la ragazza si fermò in un vicolo poco lontano dal suo ufficio e si lasciò scivolare su una parete.
“Mimi… si sente bene?” Siwon si chinò accanto a lei e l’aiutò a rialzarsi. In città non c’era alcun medico, perché nessuno aveva ancora sostituito il precedente. Siwon decise di portarla nel suo ufficio, che era almeno un luogo più sicuro della strada.
Mimi aprì gli occhi una decina di minuti dopo. Siwon l’aveva sistemata su una sedia dopo aver allentato il corsetto quel tanto che bastava per farla respirare di più.
“Ha bisogno d’acqua, Mimi?”
“No, la ringrazio…” Mimi si alzò con movimenti aggraziati e sorrise a Siwon. “Mi dispiace di averle dato pensiero. Mi permetta di ripagarla…”
“Non potevo lasciarla in quelle condizioni per strada, no? Non mi devi ripagare.”
“Insisto.” Mimi avvicinò le labbra alle sue, baciandolo piano. “Mi lasci fare.”
Siwon avrebbe potuto fermarla, avrebbe potuto allontanarla da sé, perché quell’azione era moralmente sbagliata secondo tutti i principi su cui vivevano, ma la lasciò fare. Le sue labbra avevano lo stesso sapore dei dolci che gli aveva offerto.
“Siwon… è un bel nome, lo sa, sceriffo? Mi chiedo se me lo farà urlare.” Mimi rise sulle sue labbra, sbottonandogli la camicia ed i pantaloni senza che Siwon riuscisse a muovere nemmeno un braccio per fermarla.
Mimi continuò a baciarlo e Siwon sentì le sue mani nei proprio pantaloni giocare col proprio membro. Dalle sue labbra sfuggì una richiesta di perdono ed iniziò a ricambiare il bacio di Mimi, seppur con esitazione.
“Bravo, Siwon… continua così.” Mimi si separò dalle sue labbra e sorrise, muovendo le mani sul suo membro. “Non c’è bisogno d’essere timido con me.”
Siwon si tirò su, rendendosi conto che la cosa gli stava richiedendo più fatica di quanta immaginasse, e sciolse del tutto i nodi del corsetto. In un primo momento penso che Mimi avesse un seno strano, ma pochi secondi dopo realizzò che si trattativa di pettorali. Alzò lo sguardo verso il viso dell’uomo che gli sorrise divertito.
Come se quello che stavano facendo non fosse già abbastanza sbagliato, ora anche questa scoperta. Siwon scosse la testa e chiese nuovamente perdono, sdraiandosi nuovamente sotto Mimi - o qualsiasi fosse il suo nome - invitandolo a continuare.
“Così sottomesso… chi l’avrebbe mai detto, caro sceriffo?”
Mimi rise e prese il suo membro tra le labbra. Siwon gemette e chiuse gli occhi. Desiderava vedere il volto di Mimi in quel momento, ma si vergognava delle reazioni del proprio corpo, che aveva ceduto alla tentazione così facilmente.
Sentì Mimi smettere di succhiare e ridere di nuovo. Si sdraiò su di lui e Siwon aprì gli occhi.
“Sceriffo Siwon…” Mimi nascose il viso nell’incavo del suo collo, respirando sulla sua pelle.
Siwon passò le braccia intorno a quel corpo, sentendo la stoffa dei vestiti da donna e poi la pelle calda e sudata dell’uomo che l’aveva imbrogliato e che ora lo stava facendo cadere in un baratro.
Mimi prese una boccetta da sotto le gonne e si bagnò le mani del contenuto, mentre strusciava il naso nell’incavo del suo collo. Siwon strusciò il viso sui suoi capelli, respirandone l’odore. Mimi aveva sapeva di dolci alla vaniglia appena usciti dal forno. Sentì la sua mano prendere il proprio membro e ricoprirlo di qualcosa, forse burro, causandogli un gemito che divertì alquanto Mimi.
“Siwon… ti piacerà. Vedrai.”
Mimi si tirò su e scostò le gonne, sistemandosi sopra il suo bacino. La cascata di stoffe impediva a Siwon di vedere bene cosa stesse facendo, ma vide una mano di Mimi scomparire nuovamente sotto di esse e prenderlo di nuovo in mano. Siwon chiuse gli occhi per il piacere, riaprendoli solo quanto sentì Mimi gemere e qualcosa di molto caldo e stretto avvolgere il proprio membro. Iniziò a spingervi dentro istintivamente ed aprì gli occhi. Mimi, tra un gemito e l’altro, si muoveva su e giù sul suo bacino, chiamando il suo nome come una cantilena.
Siwon scostò le gonne ed accarezzò le cosce sode, senza riuscire a trattenere un sorriso. Stava sbagliando, lo sapeva; avrebbe chiesto perdono per queste azioni più e più volte, mattina e sera, ma ora si sentiva preda di un impulso troppo forte per poter essere domato.

Il ragazzo aprì gli occhi solo quando fu certo che Siwon si era addormentato. Gli rivolse lo stesso sorriso che l’aveva incantato, accarezzandogli i capelli.
Si stiracchiò come un gatto e si rivestì con poca cura. Lanciò un altro sguardo verso lo sceriffo per sicurezza e si mise la parrucca sotto il braccio.
“Povero sceriffo mio… hai perso la tua grande occasione.”
Prese le chiavi dalla cintura, attento a non far rumore, e si diresse verso la prigione.
“Leeteuk, sei sveglio?”
“Non potrei mai addormentarmi sapendo che sei con un maniaco a pochi metri da me, Zhoumi. Era davvero necessario?”
Zhoumi arrossì e rise, girando la chiave nella serratura.
“Heechul mi ha consigliato...”
Leeteuk gli baciò la fronte, arruffandogli i capelli.
“Ascolta poco quel maniaco e di più il tuo fratellone. Ora andiamo, prima che lo sceriffo maniaco ed ubriaco si svegli.” Leeteuk sorrise “Io ed Heechul abbiamo un discreto piano per domani.”

fandom: super junior (+ sub unit), paring: siwon x zhoumi

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