Dear Rainbow Night

Nov 25, 2011 14:47

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Sto riascoltando la sigla di questo anime e sto intuendo che avrò difficoltà a rivederlo un'altra volta. 
Già la canzone mi fa stare male, mi rimette in ballo emozioni che ieri ho provato in maniera ovattata, sia perché ero rincoglionita dal raffreddore sia perché - da vera nerd - mi sono sparata tutta la serie di 26 episodi in un giorno solo.
L'ho trovato per caso, cercando una cosa che non c'entrava nulla con questo. E stranamente ho deciso di provare a vedere il primo episodio, nonostante un anime non mi coinvolga emotivamente più o meno da cinque anni (Berserk ♥).
Già la sigla è bellissima. Cito solo una frase che mi stritola il cuore: "C'è un luogo fra queste mura dove i sogni e le regole non sono ancora persi".
Quali sono queste mura?
Tokio, 1955.
La prima parte della storia è ambientata in un riformatorio, nel quale vengono condotti sei ragazzi condannati per reati più o meno gravi. Nella cella 2-6, nella quale vengono condotti dopo aver subito un'ispezione medica dolorosa e umiliante giusto per compiacere il medico pervertito che si occupa della struttura, incontrano un altro ragazzo che, dopo averli provocati e fatto a pugni con loro (e per questo essersi beccato una dose di randellate dalla guardia corrotta che lo odia a morte) divide con loro un mozzicone di sigaretta, mostrando di comprendere cosa hanno passato tutti loro. 
Da lì nasce una profonda amicizia che a parole è difficile da spiegare. Sono sette ragazzi che alle spalle si portano storie molto pesanti, famiglie devastate dalla guerra e dai postumi della bomba atomica, famiglie che li hanno abbandonati, insegnanti corrotti e depravati che hanno reso il loro mondo un inferno.
E nell'inferno del riformatorio imparano a contare veramente l'uno sull'altro, pur perseguitati dal medico e dalla guardia che provano un odio profondo per Sakuragi (soprannominato Fratellone) che conosce i retroscena di una delle loro malefatte più atroci. Aiutano Joe nella fuga per ritrovare la sorella, passando guai orribili, cercano di evadere con Fratellone praticamente in fin di vita caricato sulle spalle e negli anni continueranno ad esserci l'uno per l'altro. 
La prima parte termina con la loro vendetta nei confronti della guardia e del medico e da lì iniziano le loro vite, non sempre molto fortunate, ma volte alla realizzazione dei loro sogni. Sogni che avevano inciso sulla corteccia di un albero davanti al quale avevano promesso di ritrovarsi sempre tutti insieme. 
La storia, sebbene a tratti sia molto cupa e violenta (sì, okay, mi piace l'angst u.ù) presenta l'amicizia e la speranza come valori assoluti, nei quali credere anche a costo della propria vita. La prima parte è molto più violenta della seconda, forse per via della presenza del medico depravato e della guardia che davvero, sono il male incarnato, più di una volta avrei voluto prendere a pugni lo schermo del pc. 
La seconda parte, sebbene costellata da eventi non sempre felici, è più *leggera*, c'è più spazio per i sentimenti e non so, anche i colori dei disegni sembrano volerlo sottolineare diventando più brillanti. Decisamente meno cupa, sì. Anche se i guai non mancano, però è bello vederli sostenersi l'un l'altro, anche quando sembra che siano rimasti soli. 
Nonostante alcune cose siano prevedibili e altre appaiano un po' *troppo* coincidenza, la storia mi ha preso tantissimo (non si era capito, vero?), credo che diventerà un'altra delle mie fissazioni (anche se in realtà non c'è un fandom con cui poter condividere questo amore, quindi mi sa che dovrò crogiolarmi da sola, povera me *rolls*). 
E basta, chiudo qui questo elogio, rischio di scoppiare in lacrime se continuo a pensare ai particolari di tutto quello che ho visto ieri ^^

anime&manga, dear rainbow night, fangirlismo vario

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