Ci sono cose che non riesco ad ignorare.
Ieri a Palermo un dottorando della Facoltà di Filosofia si è ucciso perché fare il dottorando non gli serviva ad arrivare a fine mese. Si può morire per la cultura?
Si può morire perché ami ciò che studi e nonostante tu sappia quando sia un lavoro ingrato amare i tuoi studi li segui lo stesso?
Abbiamo ancora
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E lo sai, ne abbiamo parlato.
Vorrei fare psicologia, anche se ripartire da zero mi scoraggia (e non solo per un fattore economico, ma perché davvero, ho sprecato cinque anni della mia vita, allora? A cosa è servito essere perfettamente in corso).
E poi vorrei fare arte, solo perché potrei inserirmi nelle graduatorie di insegnamento.
E scienze dello spettacolo che è l'inutilità, però è quella che mi piace di più.
E già sono 120 euro di test, rendiamoci di conto. Testche per le ultime due facoltà si passano in automatico, perché si sa che non ci saranno mai iscritti in esubero alle specialistiche
Senza contare che - se possibile e se davvero prende il via - prima d'ogni altra cosa penserei al tirocinio abilitativo.
Tanto prima o poi 'sta perdita di tempo si deve fare, quindi tanto vale farla il prima possibile ed essere abilitati semmai un giorno le graduatorie riprenderanno davvero a scorrere.
In quanto al sentirsi presi per il culo ti capisco benissimo: i professori stanno lì e la loro cattedra (in molti casi) non gliela tocca nessuno, credo che non gli interessi nemmeno formare i giovani, fanno il loro lavoro alla meno peggio e già è tanto che quando ti laurei non ti dicono "brava, con la pergamena adesso può nascondere le macchie di muffa nella sua stanza).
E tutto questo è avvilente. Specie per chi ci crede davvero. Io mi sento cretina certe volte quando, parlando con la gente prima di entrare per fare esame, dico che c'è una parte di programma che sì, mi ha appassionato o un esame che rifarei cento volte. Mi guardano come se fossi stupida, un'aliena o qualcosa del genere. E boh. Alla specialistica sto vedendo che tutti siamo ormai stanchi, non vediamo l'ora di finire e basta.
E ti giuro, ho amici che sono stati ammessi a lettere (con quei test farlocchi, sì) e sono felici. E non sai la tentazione di dirglielo, che non concluderanno nulla, che fra due anni saranno disillusi come me e te, di cambiare finché sono ancora in tempo.
E non sai quando mi renda triste questa cosa.
E io vorrei farlo, un dottorato. Non so, probabilmente non ho le capacità per farlo, ma sì, mi piacerebbe lavorare all'Università. Fare qualcosa - nel mio piccolo piccolo - per renderla un po' migliore.
E non lo so. Potrei parlarne per ore, ma finirei per annoiarti.
Un bacio.
Spero che i nostri sogni si realizzino, prima o poi ^^
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"Io mi sento cretina certe volte quando, parlando con la gente prima di entrare per fare esame, dico che c'è una parte di programma che sì, mi ha appassionato o un esame che rifarei cento volte. Mi guardano come se fossi stupida, un'aliena o qualcosa del genere." => NO COMMENT. Ogno volta che uno dei miei colleghi di specialistica scopre che ho scelto filosofia della scienza, mi domanda con bellissima faccia da merluzzo: "Perchè? °_°" ; quando rispondo facendo presente il mio interesse per la materia, alcuni addirittura continuano con un "E vabbè, ma che c'entra!" . Lì raggiungiamo un livello vergognoso.
Un abominio anche questo fatto di dover pagare i test di ingresso: vorrà dire che, se vincerò quest'anno la borsa di studio, metterò dei soldini da parte, ma l'idea di dover pagare per studiare è veramente assurda... o forse il governo ci sta lanciando un segnale ben preciso?
Un altro fattore che mi rattrista - e credo che sia anche il tuo caso- è la consapevolezza della mia voglia di continuare ad imparare, a conoscere: nonostante storia dell'arte, ad esempio, non faccia realmente parte di un percorso storico-filosofico e non riesca ad apprezzare diverse correnti artistiche, sono contentissima di conoscere una mente brillante come quella di Marc Chagall; insomma, la mia è una mente aperta...ma a quanto pare quell'apertura serve per permettere ai raccomandati di gettarvi dentro la spazzatura.
Anche io quattro anni fa entrai all'università con l'idea del dottorato, ma credo proprio di avere ormai escluso quella via.
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A me piacerebbe fare l'università in America e lì ci vuole una barca di soldi, ma credo che comunque siano ben spesi .-. e ci sono i prestiti del governo, un sacco di cose... Nonostante prevalga il classismo e tutto il resto.
Qui paghiamo per sentirci dire dai prof "avete fatto una scelta stupida."
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