Come le rondini, che tornano a primavera

Oct 13, 2008 02:00



Mi ricordo che abbiamo fatto più di una volta il discorso su chi si sentiva più simile a chi in questa serie, con io che dicevo Rori e tu Lorelai.

E così ho postato questa immagine, perché a mettere una foto adesso mi verrebbe il magone.

E ci aggiungo l'intero passaggio de "L'ombra del vento" che sai, perché è maledettamente adatto, purtroppo:

"All'una e cinque, il capostazione chiamò per l'ultima volta i passeggeri in partenza per Parigi. Il convoglio si stava già muovendo quando Juliàn si girò per salutare l'amico. Miquel Moliner lo guardava dalla banchina, le mani sprofondate nelle tasche.
-Scrivi- gli disse.
-Appena arrivo ti scriverò.- rispose Juliàn.
-No, non a me. Scrivi dei libri. Scrivili per me. Per Penélope.-
Juliàn annuì, e solo allora comprese quanto gli sarebbe mancato l'amico.
-E conserva i tuoi sogni- disse Miquel. -Non puoi sapere quando ne avrai bisogno.-
-Sempre- sussurrò Juliàn, ma il ruggito del treno soffocò le sue parole."

Quando, un anno fa, lo riportai qui per la prima volta non avrei mai pensato che un giorno gli avrei dato un altro valore.

In bocca al lupo, Tesora, lo sai che ti voglio bene.

Magari è come per le rondini, parti adesso che è buio e freddo per ritrovare il calore che hai perso.

Mi auguro per te che nel tuo cielo splenda presto un bel sole.

dediche

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