Titolo: We have been heaven blessed
Fandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean/Castiel
Rating: Pg
Words: 483 (
fiumidiparole)
Genere: commedia
Warning: slash, eggpreg, spin-off della serie
Love is blind.
Summary: È il momento!
Note: scritta per la
Festa a sorpresa di
destiel_italia sul prompt di
hikaruryu: “eggpreg”. Il titolo è preso da
Isn’t she lovely di Stevie Wonder.
DISCLAIMER: Vorrei tanto possedere Castiel, ma no, né lui né nessun altro mi appartiene .__. Neanche Dean, no *sigh*.
Sulle prime, Dean non ci fa molto caso. È normale che si muova, ha detto Sam, perché, dopotutto, il pulcino al suo interno sta crescendo e lo spazio per lui diventa sempre più stretto. Ma quando vede l'ovetto - beh, non più tanto -etto - sussultare e rotolare sul copriletto, sgrana gli occhi.
Tok, fa l’uovo.
Badum, fa il suo cuore.
Affascinato, lo guarda muoversi in singulti sempre più frequenti e forti, fino a quando non raggiunge il bordo del letto. A quel punto si affretta a prenderlo, stringendoselo al petto quando, con nuova energica spinta, quasi non gli cade di mano.
-Ma che diavolo...- borbotta, aggrottando le sopracciglia. Torna ad adagiarlo sul letto, circondandolo con il suo stesso corpo e i cuscini. Con una mano, però, cerca di limitare gli scossoni, perché non ha alcuna voglia di vederlo cadere oltre il bordo del materasso e fare una frittata di angelo.
Forse è per questo che il primo crack sembra rimbombargli nel corpo.
Per un attimo teme di esserne la causa, di aver premuto troppo forte e aver lesionato il guscio prima del tempo. Poi sente una piccola spinta sotto il palmo e lo scosta, guardando affascinato la crepa allargarsi lentamente, rivelando un pugnetto roseo e viscido.
Oh cazzo, pensa, argutamente.
-Cas...- dice invece. È solo un sussurro, quasi una preghiera, ma un istante dopo l’angelo compare e Dean alza su di lui due occhi sconcertati.
-Sta...- tenta di dire, ma le parole gli muoiono in gola, mentre ritorna a guardare affascinato e terrorizzato lo spettacolo tra le sue gambe.
Okay. Okay, sta per diventare padre.
Sono passati solo sette mesi, ma a quanto pare il pulcino crede che siano più che sufficiente e che sia ora di nascere.
Oddio, non ce la farà mai! Non è pronto per una cosa del genere, lui non sa come si fa il padre, dannazione! Soprattutto non sa come lo si fa a un cazzo di mezzo angelo!
Un nuovo crack, questa volta più forte, gli riempie la testa, calamitando la sua attenzione sul guscio che, mano a mano, cede sotto i colpi del pulcino.
Qualcosa gli dice che sta avvenendo tutto troppo in fretta - è sicuro di ricordare che la schiusa avvenga molto più lentamente - ma Cas gli aveva detto che gli angeli esplodono alla nascita, quindi immagina che questa sia solo una sorta di equivalente umana e inoffensiva di quella originale. Uhm, meglio così, decisamente.
L’angelo accanto a lui si accuccia e mette da parte i pezzetti di guscio che sono già stati vinti.
-È forte.- dice all’improvviso, e Dean può sentire senza difficoltà il profondo orgoglio di cui sono intrise. Sorride, un po’ rincuorato - non sa bene per cosa - e annuisce.
-Come il suo papà.- dice e, dio, dev’essere ubriaco, perché non si vergogna di aver detto una cosa del genere, non con quel tono emozionato, o di sentirsi inumidire gli occhi.
Dio, è davvero fottuto.
Fine.