E’ da quando ho letto il giornale stamattina che avverto un senso di malessere alla bocca dello stomaco. E’ un miscuglio di disgusto, impotenza e paura. E sarà un comportamento da struzzo, ma sto cercando di non pensarci.
Ieri sera siamo state beneficiate dall’illuminazione su uno dei più grandi misteri delle nostre (vuote) vite:
dopo mesi passati a chiederci perché la nostra insegnante di pilates sembrava avere una scopa infilata nel culo (metaforicamente parlando, ovviamente), lei ci ha offerto una spiegazione (no, non le abbiamo chiesto: "Perchè sembra che tu abbia una scopa nel culo?").
A quanto ci ha spiegato, l’inconscio, quella cosa cattiva che vi fa svegliare urlando cose come ‘no, non è vero che D’Alema risveglia il mio desiderio sessuale!’ e ‘non ho affatto premuto con forza il pollicione sulle piante grasse apposta!’, dicevamo, l’inconscio non distingue tra vero e falso. Nel senso che, se parlando di voi, dite qualcosa come ‘oh, che stupida sono stata, a giocare al lotto il numero 99’, l’inconscio vi prende sul serio e vi convincete di essere stupide. Ora, io sono perplessa: ho sempre pensato che il ragionamento funzionasse all’incontrario. Se nel profondo sei convinta di non valere nulla, è più probabile che ti vengano fuori frasi denigratorie di te stessa, anche in un contesto amichevole e innocente, quasi volessi avvertire gli altri che non facciano troppo affidamento su di te, che non sei pronta per le loro aspettative. D’altro canto, credo anche che non si possa vivere senza un po’ di autoironia, anzi, che sia un sintomo di intelligenza (personalmente non sono per niente attratta dalle persone che non sanno ridere di se stesse). Insomma, non potrei mai comportarmi come la nostra insegnante che non può non prendersi sul serio e farsi una bella risata sui propri limiti, perché, andiamo tesora, ne hai anche tu; e allo stesso tempo mi rendo conto di non avere una grande stima in me…possibile che dipenda da un paio di frasi avventate? Da qualche battuta di sipirito?