(no subject)

Dec 19, 2008 00:18

Oggi dovevo dare l'esame di sociologia della devianza (sostanzialmente è una settimana che vivo murata in casa per prepararlo), ma la professoressa ha deciso che io e altre tre persone lo dovremo dare lunedì.
Già era partita travagliata come cosa: l'esame era alle 9,30 e lei si è presentata alle 10,00 disperata perchè in segreteria avevano perso i verbali (o meglio, all'inizio han detto di non averli stampati, ma poi son saltati fuori quindi li avevano persi), dopodichè ci ha detto che non sarebbe andata in ordine di iscrizione: siccome nella nostra facoltà pensano che possediamo il dono dell'ubiquità e che abbiamo una tempra tale da non stancarci mai, insistono nel mettere gli esami lo stesso giorno alla stessa ora (se sei fortunato hai mezz'ora di scarto) ha detto che avrebbe fatto prima quelli che avevano qualche esame dopo. Avrebbe fatto prima anche i frequetanti, e coloro che non abitano a Firenze.

Immaginate quale fosse la mia posizione nella scaletta visto che non oggi avevo solo questo, non ero frequentante e abito a venti minuti a piedi dall'università.

In sostanza, nonostante mi fossi iscritta al numero 12 sono scalata all'ultimo.
Alle due (ed eravamo lì dalle nove) la prof si accorge che non riuscirà ad esaminarci tutti, per cui noi non frequentanti siamo stati spostati a lunedì.
Non che mi dispiaccia, posso studiare ancora un po', ma sarebbe stata cosa gradita saperlo prima di passare tutta la mattinata in aula per niente.

università

Previous post Next post
Up