[Supernatural] Castiel; SFW, 247
anonymous
February 12 2013, 20:41:00 UTC
Occhi chiusi Castiel non ha mai visto nulla. No. Questa non è un’asserzione corretta. Castiel ha visto molte cose, e con troppa dovizia di particolari. Infiniti dettagli del lavoro di suo padre, tutti distinti l’uno dall’altro, che la sua memoria ha raccolto nel corso di millenni. Ogni infinitesimo ricordo dotato d'una diversa peculiarità. È un quadro, Castiel ragiona: un'immagine vivente di cui è ancora occupato a spargere i colori. Ed è questo il problema. Castiel si è così abituato a studiare le sfumature di quell’opera che ha dimenticato il loro significato. Vede il disegno, ma non ne distingue i contorni; percepisce una forma, ma non la riconosce. Questo, fino a che le sue dita non si stringono attorno al polso di Dean Winchester e imprimono la loro impronta sulla sua pelle. Perché allora Castiel è costretto a ricostruire cellula dopo cellula: tassello dopo tassello di un corpo che deve ritrovare il suo senso originario. Castiel dubita del significato del suo operato; ne è all’oscuro, come tutti i suoi fratelli sono ignari del piano divino. Ma vi è qualcosa, nel momento in cui gli occhi di Dean Winchester si aprono alla luce, che gli procurano uno strano fremito. È un pensiero, Castiel si meraviglia: uno indipendente, scaturito da dentro di lui, anziché da un coro di voci celesti. Il libero arbitrio, puro e innocente così come era stato presentato ai primi uomini. Castiel ha sempre potuto vedere. Ma è solo allora, mentre osserva Dean dormire, che comincia a guardare.
Castiel non ha mai visto nulla.
No. Questa non è un’asserzione corretta. Castiel ha visto molte cose, e con troppa dovizia di particolari. Infiniti dettagli del lavoro di suo padre, tutti distinti l’uno dall’altro, che la sua memoria ha raccolto nel corso di millenni. Ogni infinitesimo ricordo dotato d'una diversa peculiarità.
È un quadro, Castiel ragiona: un'immagine vivente di cui è ancora occupato a spargere i colori. Ed è questo il problema.
Castiel si è così abituato a studiare le sfumature di quell’opera che ha dimenticato il loro significato. Vede il disegno, ma non ne distingue i contorni; percepisce una forma, ma non la riconosce.
Questo, fino a che le sue dita non si stringono attorno al polso di Dean Winchester e imprimono la loro impronta sulla sua pelle. Perché allora Castiel è costretto a ricostruire cellula dopo cellula: tassello dopo tassello di un corpo che deve ritrovare il suo senso originario.
Castiel dubita del significato del suo operato; ne è all’oscuro, come tutti i suoi fratelli sono ignari del piano divino. Ma vi è qualcosa, nel momento in cui gli occhi di Dean Winchester si aprono alla luce, che gli procurano uno strano fremito.
È un pensiero, Castiel si meraviglia: uno indipendente, scaturito da dentro di lui, anziché da un coro di voci celesti. Il libero arbitrio, puro e innocente così come era stato presentato ai primi uomini.
Castiel ha sempre potuto vedere. Ma è solo allora, mentre osserva Dean dormire, che comincia a guardare.
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