[007 - Skyfall] James Bond/Raoul Silva; dub-con; NSFW; 318
anonymous
February 11 2013, 14:01:16 UTC
Sesso in maschera
Lo afferrò per i corti capelli biondi e lo spinse di testa contro il muro, ma Bond era pronto a reagire e lo prese per la vita, allontanandoselo con forza di dosso. Cercò di schiantargli un pugno in pieno viso ma lo sconosciuto lo evitò, spostandosi come se danzasse, e lo afferrò per il cinturino del pantalone, sbottonandoglielo.
Aveva passato la serata a fissarlo, immobile sullo sfondo in movimento. Ovunque si girasse, lui era lì, con un sorriso cucito in faccia. La maschera lo celava, coprendogli occhi e naso. Solo quelle labbra e quel sorriso, un completo barocco di redingote, ori e ricami e un tricorno calato sulla testa. Perché quell’uomo continuava a fissarlo, in quel casinò affollato di gente dai costumi sfarzosi?“Ma che cazzo…” farfugliò Bond calciandolo via. Allungò una mano nel tentativo di smascherarlo, ma lo sconosciuto ridacchiò sommessamente sottraendovisi. Lo afferrò per le gambe e lo buttò carponi sul pavimento freddo, tirandogli giù i calzoni il tanto che bastava
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[Homestuck] Dave Strider/Bro; Incest, rimming, slash; NSFW; 106
anonymous
February 19 2013, 16:45:06 UTC
La superficie scura delle lenti rotonde si appanna in fretta, premuta fra le lenzuola colorate ed il respiro pesante di Dave. Stringe la stoffa con la dita e affonda il viso più in basso, spiando però attraverso le gambe. Trema quando la lingua ritorna a violarlo, senza fretta, ed il naso gli solletica la pelle. «Bro-» Ma l’altro non lo ascolta, non gli da alcun pretesto per muovere una lamentela concreta. Si sistema meglio gli occhiali sul viso e riprende a mordere, a baciare, a penetrarlo con le dita e con le parole. A vigilare su suo fratello, con ogni mezzo possibile. A volergli bene, in ogni modo attuabile.
Re: [RPF MUSICA] Arioka Daiki/Yamada Ryosuke; slash; NSFW; 2.220
anonymous
February 6 2013, 16:35:19 UTC
“Esaudisco solo i tuoi desideri, Daiki” gli ricordò senza perdere altro tempo facendosi spazio tra le sue gambe e sostituendo alla bocca la propria mano che riprese laddove si era interrotto, sentendo il suo sesso ingrossarsi e reagire alle carezze lente, a quei movimenti calcolati e studiati per faro impazzire, sentendosi scosso a sua volta quando lo osservò venire nel suo pugno abbandonandosi a un lungo verso di appagamento
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Lo afferrò per i corti capelli biondi e lo spinse di testa contro il muro, ma Bond era pronto a reagire e lo prese per la vita, allontanandoselo con forza di dosso. Cercò di schiantargli un pugno in pieno viso ma lo sconosciuto lo evitò, spostandosi come se danzasse, e lo afferrò per il cinturino del pantalone, sbottonandoglielo.
Aveva passato la serata a fissarlo, immobile sullo sfondo in movimento. Ovunque si girasse, lui era lì, con un sorriso cucito in faccia.
La maschera lo celava, coprendogli occhi e naso. Solo quelle labbra e quel sorriso, un completo barocco di redingote, ori e ricami e un tricorno calato sulla testa.
Perché quell’uomo continuava a fissarlo, in quel casinò affollato di gente dai costumi sfarzosi?“Ma che cazzo…” farfugliò Bond calciandolo via. Allungò una mano nel tentativo di smascherarlo, ma lo sconosciuto ridacchiò sommessamente sottraendovisi. Lo afferrò per le gambe e lo buttò carponi sul pavimento freddo, tirandogli giù i calzoni il tanto che bastava ( ... )
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«Bro-»
Ma l’altro non lo ascolta, non gli da alcun pretesto per muovere una lamentela concreta. Si sistema meglio gli occhiali sul viso e riprende a mordere, a baciare, a penetrarlo con le dita e con le parole. A vigilare su suo fratello, con ogni mezzo possibile.
A volergli bene, in ogni modo attuabile.
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