Flavio's Creek - episodio 14

Nov 27, 2010 17:46

Ehm… vi ricordate ancora di loro? Dopo tanto tempo, ecco che i Fine riappaiono dal limbo in cui li avevo cacciati. Chiedo scusa per la mia latitanza dal livejournal, ma come alcune di voi sanno, dal punto di vista della real life è un periodo piuttosto problematico e essendo questa una storia comica non avevo la testa giusta per scrivere nulla :S

AVVERTENZE: questo aggiornamento narra di episodi avvenuti precedentemente o in contemporanea all’episodio scorso, l’Evento. In genere detesto quando al posto del riassunto, qualcuno scrive di andarsi a riguardare la puntata precedente, ma in questo caso buona parte dell’episodio narra di fatti accaduti durante l’Evento, anche se questa volta da un punto di vista diverso, quindi se qualcosa non vi sarà chiaro, vi consiglio di andare a riguardarvi la seconda parte dell'episodio 13 che potete trovare QUI
Da un certo punto in questo episodio troverete i nuovi default replacements degli occhi, quelli di Phobia, che potete trovare sul suo livejournal kinemortophobia. Mi scuso per il brusco salto nel bel mezzo di un aggiornamento, ma mi piacevano troppo per non cambiarli non appena trovata la combinazione più adatta ai Fine *_*



C’era una volta, nel quartiere simmico di Eriville, un vivace biondino di nome Flavio Bergamaschi, che viveva in una lussuosa villetta con i giovani genitori Emil e Yvette Bergamaschi. Oggi di quella famiglia non è rimasta che una foto sbiadita: Emil e Yvette Bergamaschi sono spariti nel nulla, mentre il loro piccolo Flavio era stato adottato da una famiglia di un quartiere limitrofo…



… gli Alvares anche conosciuti come “La famiglia Cuoricino”. No, non mi sono sbagliata a scrivere, Flavio non era stato adottato solamente dai suoi padri, ma da tutto il clan, grazie alla sua allegria, dolcezza e gioia di vivere!



Ok, non proprio tutto il clan, l’unica resistenza che aveva incontrato Flavio era quella di Felix, il suo zio coetaneo. A dispetto del nome, Felix era un bambino infelice e pieno di rabbia, che veniva trascurato dalla maggior parte della sua famiglia.



Parte di questo, derivava dalla differenza d’età che intercorreva tra Felix e i genitori entrambi anziani, in più suo padre lo ignorava, mentre sua madre aveva molti problemi di salute, perciò l’atmosfera a casa Alvares non era esattamente piena di gioia e serenità.



Non che lui facesse un minimo sforzo per avvicinarsi a qualcuno, sia chiaro: quando c’erano gli altri bambini della famiglia nei paraggi (i suoi nipoti, Flavio, Terence e Silvestro), evitava persino di uscire dalla sua camera.



Un periodaccio culminato per Felix nell’ennesima crescita negativa e un gran bisogno di raddrizzare al più presto la propria vita.



Quante cose cambiano col passare del tempo! Ora Flavio e Felix sono ottimi amici e tutto è iniziato grazie a Medea Fine: Felix aveva una cotta per Medea, la quale aveva una cotta per Flavio, il quale trovava la ragazza troppo scialba per i suoi gusti e più la guardava, più la trovava indifferente. Il piano era semplice: avrebbe aiutato Felix a mettersi con Medea, così si sarebbe liberato delle imbarazzanti attenzioni che la scimmietta gli rivolgeva. Alla fine le cose non erano andate come sperava: tra Felix e Medea le cose non avevano funzionato, ma quanto meno aveva trovato un amico, il suo migliore amico.



C’è da dire che quando era un teen, Flavio non calcolava proprio le ragazze, il suo unico interesse era per la musica e sognava  già da allora di diventarne un dio, anche se suo padre Alvaro crede che abbia più probabilità di diventare uno spaccatimpani che un musicista professionista…



Ora frequenta Arte Drammatica all’Accadémie Tricou - Le Tourneau, comunemente chiamata “Le Tour” dai suoi studenti. Il gran giorno del suo ingresso al campus, lo aveva accompagnato suo padre Dean. Avrebbe vissuto i successivi otto semestri in una casa in affitto con altri sei ragazzi di Simstralia.



Gli dispiaceva che Felix non avrebbe frequentato l’università, ma si consolava al pensiero che con lui ci sarebbe stata Lullaby Evans, che considerava come una sorellina. Su Kyoko e Kagome Fine non aveva nessun pregiudizio, le conosceva di nome come ottime studentesse, ma  le loro strade non si erano mai incrociate prima di quel momento. Chi invece avrebbe preferito evitare, erano Collant Taro e Medea Fine, il primo perché era l’idiota che aveva fatto soffrire Lullaby per tutta la durata dell’adolescenza (e lui che è musicista, è molto sensibile), la seconda perché lo metteva a disagio con tutte quelle attenzioni non richieste e non desiderate. Puah!
A scattare la foto di inizio corso era stato Kevin, il settimo coinquilino, il quale era scarso come fotografo, tanto quanto era scarso in tutto il resto delle attività che intraprendeva. E pensare che si era vantato tanto di essere un bravo fotografo, ari-puah!



Kevin Sventura era arrivato da poco a Simtralia da Bellavista con la sua numerosa famiglia allargata. Dopo la morte prematura del padre Calogero, sua madre Luana era rimasta incinta di Don Lotario, noto medico della città, scatenando un putiferio a livello locale, dato che Don era prossimo alle nozze con l’ereditiera Martina Alberghini. In meno che non si dica, Don aveva perso tutto: soldi, casa, lavoro e prestigio e l’unica soluzione per riacquistare un po’ di credibilità agli occhi della comunità gli era parsa quella di sposare Luana prima della nascita di Roger, il piccolino di casa, e adottare Kevin, che ora si chiama Kevin Sventura Lotario. Questa mossa non aveva avuto gli effetti sperati e i neosposi si erano dovuti appoggiare a Elvis, primogenito di Luana e Calogero, da anni coinvolto in un giro di attività illecite. I Lotario si erano trasferiti a Simstralia proprio perché Elvis era intenzionato a prendere il posto lasciato vacante da JT come Genio del crimine.



Le ambizioni illecite di Elvis erano grandi e non erano state capite dalla sua fidanzatina di sempre, Angela Bartolini (ma guarda te che tipa! XD ). Aveva perciò sposato optato per una moglie trofeo un po’ più grande di lui ma di pari voglia di scalare la vetta, Dina Caliente, rimasta sola dopo che il fidanzato Maurizio Alberghini era passato a miglior vita prima di intestarle tutti i suoi beni sposarla. Questa volta Dina aveva deciso di scommettere su un potenziale cavallo vincente, basta vecchiacci rimbambiti che se ne vanno troppo presto lasciandola senza il becco di un quattrino!



Con loro viveva anche Nina, la sorella di Dina, che per vivere canticchiava al ritrovo di Doc Allan. Inutile dire che Luana era tremendamente preoccupata per la piega che aveva preso la vita del figlio maggiore, ma non era stata in grado di correggerlo quando era un bambino, figurarsi ora che era un adulto e per di più l’adulto che tirava avanti la famiglia.



Oltre al figlio maggiore, avrebbe fatto bene a preoccuparsi anche del fatto che in quella casa marito e nuora la trattavano come una colf, senza dimenticare la quantità anormale di protuberanze che le uscivano dal capo: ciò che facevano Don e Nina quando lei era girata dall’altra parte non era certo una partita a Risiko…



Dopo tutto questo dramaHHH alla Simmiful, torniamo di corsa all’Accadémie Le Tour. Quasi nessuna ragazza rimaneva indifferente di fronte a  Kevin, tanto meno le sue coinquiline. Aveva corteggiato Kagome,



aveva fatto completamente dimenticare CT a Lullaby
Lullaby: Collant Taro chi? *sventolata*



E si era spinto molto più in là con Kyoko, molto più in là…



Per darvi un’idea di quanto più in là si erano spinti, posso dire che il gabinetto della loro casa aveva iniziato a produrre tecnezio: ebbene si, primo bebè della quarta generazione in viaggio!



Kyoko aveva informato immediatamente Kevin della novità:

Kyoko: Kevin dobbiamo parlare di una cosa importante.
KevinPensiero: Oh no! Il mio patrigno dice sempre che quando una donna ti vuole parlare ci sono guai in vista… A proposito di vista, che tette che ha Kyoko, saltella Kyoko, saltella! Mmm fame… chissà se qualcuno di sotto ha cucinato qualcosa?
Kyoko: … assolutamente imprevisto…
KevinPensiero: Spero che abbiano cucinato qualcosa di decente, sono stufo dei soliti panini, quanto mi mancano i piatti della mamma!
Kyoko: …intenzione di tenerlo…
KevinPensiero: A proposito di mamma, devo tornare a casa con i panni da lavare, ho finito la biancheria e tutti i maglioncini grigi, non posso rimanere senza maglioncini puliti…
Kyoko: … e questo è quanto. Allora, cosa ne pensi?
Kevin: Su cosa?
Kyoko: Su quello che ti ho appena detto!
Kevin: Ehm… che cosa dovrei dire?
Kyoko: Qualsiasi cosa, infondo le nostre vite cambieranno, ho bisogno di sapere cosa pensi al riguardo!
Kevin: Riguardo a cosa?
Kyoko: Riguardo al bambino!
Kevin: Quale bambino?
Kyoko: Hai ascoltato mezza parola di quello che ho detto? Sono I.N.C.I.N.T.A.!



Quando aveva realizzato ciò che gli era stato comunicato, Kevin aveva assunto un’espressione che avrebbe tenuto per molti giorni simmici a venire: l’espressione del “E adesso che cazzo faccio?”



Per fortuna per il bambinone Kevin, Kyoko è una simma decisa e sa cosa va fatto, per prima cosa, era bene comunicare la novità ai coinquilini. Kyoko si era mostrata spavalda e distaccata (ma soprattutto, espressiva come una carpa che ha subito una lobotomia ^^’ ), mentre di Kevin ho parlato prima: sempre espressione EACCF.



Certo è che non tutti avevano preso la notizia allo stesso modo… Kagome era disgustata dalla leggerezza dimostrata dalla sorella, Lullaby e Medea erano entrambe preoccupate… (su Medea, fidatevi della parola della Somma °///° )



… Flavio era incredulo e allo stesso tempo preoccupato per il futuro accademico di Kyoko e Collant Taro non aveva capito nulla di quello che stava succedendo (questa non è una novità).



Dopo l’annuncio agli amici i due futuri genitori si erano recati a casa Lotario-Sventura-Caliente per annunciare il lieto evento alla famiglia di lui. Kyoko si era persino cambiata con degli abiti meno succinti del solito, dato che ignorava la quantità irrisoria di stoffa che generalmente usano le donne di quella famiglia. Inutile dire che tutti sprizzavano gioia e felicità da tutti i pori alla notizia del bambino in arrivo: sua madre Luana dopo essere balzata in piedi in preda allo stupore lo guardava incapace di muoversi, il suo patrigno Don era affranto all’idea di diventare nonno e frignava in un angolino, Dina era molto infastidita perché sapeva che suo marito avrebbe speso tempo e denaro con la prole di Kevin e magari avrebbe chiesto un figlio loro, tanto desiderato da Elvis quanto temuto da lei, mentre Elvis era proprio furioso.

Elvis: SCIAGURATO! Perché devo essere sempre io a risolvere i problemi di questa famiglia del cazzo?
Kevin: Dai, non arrabbiarti Elvis
Elvis: Come faccio a non arrabbiarmi? Hai idea di quanto mi costerà? Perché ovviamente dovrò pagare io, dato che studi!
Kevin: ehm… non lo so quanto dovrai pagare, in matematica non sono molto bravo , studio arte drammatica io, però non temere, ti restituirò tutto quando sarò diventato un ballerino ricco e famoso…
Elvis: ALLORA SEI UN DEFICIENTE! Mettitelo in quella zucca bacata che ti ritrovi al posto della testa, non sei dotato e non diventerai MAI un ballerino di professione!



Kyoko non era stata calcolata da nessuno e aveva assistito alla scena in silenzio, rimanendo in un angolino. Mentre stava assistendo alla pubblica gogna di Kevin (che stava dimostrando la spina dorsale di un paramecio e il cervello di un fagiano), pensava che la sua famiglia non le avrebbe riservato un trattamento migliore, aveva perciò deciso di tornare a casa e rinviare l’incontro a data da destinarsi.
Quella stessa sera era arrivato il primo pop e Kyoko sono sapeva ancora cosa fare della sua vita: lasciare o non lasciare l’università? I dubbi la rendevano uno straccio e la spossatezza dovuta alla gravidanza di certo non aiutava.



D’altro canto Kevin non sapeva come comportarsi nei confronti di Kyoko. Sia chiaro, prima di sapere del bambino i due non si consideravano neanche fidanzati, solo “amici di letto”, ma l’incidente cambiava tutto. Quando sua madre Luana era rimasta incinta di Roger era molto piccolo, ma ricordava bene quanto lei fosse triste per il comportamento di Don, che inizialmente non ne voleva sapere del bambino, mentre ora le cose vanno molto bene, Kevin vuole bene a Don e sa che Don ne vuole a lui, quindi ai suoi occhi il matrimonio riparatore era l’unica soluzione da intraprendere.



Con questo spirito e con un aria funebre come poche, Kevin si era avvicinato mesto a Kyoko mentre lei si riposava sul divano e aveva detto:

Kevin: Senti Kyoko, secondo me dovremo sposarci prima che nasca il bambino, non dopo.
Kyoko: … ok perché quando penso che le cose non possano andare peggio, succede… una cosa così assurda?
Kevin: Ch-che cosa è assurdo?
Kyoko: Quello che hai appena detto!
Kevin: …
Kyoko: Ok, proverò a dirtelo più lentamente, in modo che tu capisca. Noi non ci amiamo Kevin, quindi la sola idea del matrimonio è assurda, non farebbe che peggiorare la nostra situazione. Ora, se non ti dispiace, avrei bisogno di riposarmi, sono molto stanca Kev…
Kevin: Ma… io credevo che… si insomma, cioè… a Bellavista funziona così, se rimani incinta ti sposi! Anche mia madre ha fatto così e per tutti e due i suoi matrimoni, è la prassi!
Kyoko: Te lo dico ora una volta per tutte, Kevin. Non esiste pianeta nell’universo dove accetterei di sposarti. Se prima mi piaciucchiavi, ora di detesto cordialmente e meno vedo quel tuo muso da capra, più sono contenta. Mi spiace se la cruda verità sarà dolorosa per il tuo cuoricino, ma io ho i piedi gonfi come due zampogne a Natale, la schiena dolorante, probabilmente dovrò abbandonare il campus senza una laurea e la cosa peggiore è che ancora non ho detto nulla di tutto questo ai miei, quindi se permetti, della tua coscienza non me ne può fregare di meno.



Con l’arrivo del secondo pop, Kyoko aveva deciso di abbandonare l’università e aveva accettato l’aiuto offerto da Elvis sotto forma di casetta monofamiliare nella periferia di Simstralia.

Kevin: Grazie fratello mio, un giorno ti restituirò il favore.
Elvis: Faresti meglio a restituirmi i soldi, razza di sfaticato che non sei altro!
Kevin: Lo sai benissimo che sono un artista e che gli artisti non guardano al vil denaro!
KyokoPensiero: Oh Kevin! Per essere carino è carino, poi è tanto sognatore, che tenero!

Cof *io direi che è un imbecille* cof!



Ma si sa che le notizie corrono in fretta, perciò il primo visitatore che aveva accolto, era stato un Genma Fine raggiante all’idea di diventare nonno e felicissimo per il fatto che sua moglie aveva saputo da estranei che sua figlia aveva lasciato l’università perché in avanzato stato interessante. Insomma, la notizia che ogni genitore vorrebbe ricevere nel miglior modo in cui si potrebbe riceverla!

Genma:  E io che mi preoccupavo per tua sorella Lamù che esce con quel l’accumulo di ormoni di Jason! No, non si può, ora la situazione la prendo in mano io. Riprenderai l’università, sono sicuro che appellandoci alla Dea lei troverà una soluzione per rimandarti là e mentre studierai, ci occuperemo noi del bambino! Fine della discussione! E ora, andiamo a casa nostra!



Kyoko: Non hai nessun diritto di venire in casa mia a darmi ordini! Che ti piaccia o no, sono un’adulta e sono perfettamente in grado di provvedere a me stessa e al mio bambino.
Genma: Ma quale adulta, quale provvedere a sé stessa! Sono un avvocato e so benissimo chi sono gli Sventura: dei criminali! Abiti in una casa spoglia che il Divino solo sa con che soldi è stata pagata, sei senza un lavoro e senza un soldo…
Kyoko: Non offendere Elvis in questo modo. Il suo aiuto è stato provvidenziale e gli restituirò tutto il prima possibile. Poi ho intenzione di rinnovare la casa non appena avrò il denaro necessario.

Elvis: Tu pensa se uno deve sentirsi dare del criminale dal figlio di Nasone, nonché nipote di Jonathan Tricou! Guarda Damerino, che se non ti spacco la faccia è solo perché quel naso finto ti deve essere costato parecchi soldi…
Kevin: *sussurra* El, ti prego, ci manca solo che ti metti a fare a botte col signor Fine!



Quando aveva visto la risoluzione negli occhi azzurri finti di Kyoko, Genma aveva capito che non poteva far niente per farle cambiare idea.

Genma: Quando è successo? Quando hai smesso di fidarti di noi? Quante altre cose ci hai tenuto nascoste? Tua madre è distrutta per il fatto che non ci hai detto niente di quello che ti stava accadendo, ci hai escluso dalla tua vita…



Kyoko: Non temere papy, me la caverò. Dopotutto sono una Fine e noi ce la caviamo sempre con un lieto fine e un abbraccio finale, hehe!
Genma: E che cosa dico a tua madre?
Kyoko: Che non deve preoccuparsi, perché andrà tutto bene…
Può la Regina degli Abbracci Simmici rinunciare a piazzare un abbraccio in un momento come questo? Si, può, muahahah!



Dopo questi momenti pieni di pathos, Kyoko e Kevin non avevano fatto in tempo a scacciare i rispettivi parenti che era arrivata una signorina tutto pepe ad annunciare che il primo rappresentante della quarta generazione era arrivato, mentre ancora non sono entrata neanche nel vivo della terza!! Certo è che quella meravigliosa magliettina con la quale è cresciuta Kyoko la rispecchia molto… devono essere gli ormoni della gravidanza, altrimenti non si spiega.
La signorina in questione è stata chiamata Brandine (Muahaha!!), sia perché Brandi è uno dei nomi di sua nonna Luana, sia perché a Kevin e Kyoko piacciono molto i Simpson ed era carino continuare sulla scia dell’animazione, anche se abbiamo cambiato genere e continente rispetto al filone “Rumiko Takahashi”.
Dai, se da tutto questo periodo buio e grigio caratterizzato dal dramaH è venuta fuori una cosina così tenera, non è andata male male, giusto?



Vi ricordate dell’Evento? Bene, il giorno del matrimonio, Kevin ha fatto da babysitter a Brandine, che è ancora troppo piccola per lasciare il lotto. Non sono adorabili? Lui che la coccola, lei che gli conficca un piedino nello stomaco… *_*



Durante la gravidanza di Kyoko, la vita nella casa (non del GS, degli universitari) aveva continuato a scorrere normale. Ho già detto che Kevin aveva fatto capitolare tutte le ragazze della casa, l’unica che non riusciva a capire che cosa avesse di speciale ‘sto Kevin era Medea che, più lo fissava, più lo trovava somigliante a una capra.



Poi si sa, il suo cuore era già preso da un altro biondino, dall’enorme sorriso e dal gilet a rombi (Medea va matta per i maglioncini a rombi! *_*): Flavio.



Da quando vivevano nella stessa casa in affitto, Flavio aveva rivalutato tanto Medea. Aveva scoperto il suo lato pazzerello, come quando occupa il bagno per giocare con la vasca…



Aveva scoperto che con lei poteva parlare di un sacco di cose, quali anime, manga, serie televisive, libri e film, ma soprattutto, anche Medea era una fanatica dei videogiochi, proprio come lui e Felix, il quale, tornando a casa dal lavoro, passava a trovarlo quasi ogni giorno per fare una partita.



Nei momenti che trascorreva con uno dei due, non poteva fare a meno di pensare che, nonostante tutte le differenze, Felix e Medea avrebbero potuto formare una bella coppia. Ah, se solo fosse stato meno timido e più socievole… sotto quelle borchie si nascondeva  un tenerone e Flavio lo sapeva!



Già, chissà come sarebbero andati d’accordo insieme Felix e Medea, se solo lui si fosse scuoriciato di meno e avesse agito di più…



Non poteva fare a meno di fissarla con gli occhi dell’ammòre mentre illustrava convinta le motivazioni che l’avevano spinta ad appendere sopra il Divino il poster di un B-movie incentrato sui licantropi…



Tutte le volte che provava a parlarle si bloccava, sospirava e cambiava aria… Dopo quel primo appuntamento disastroso, Felix non era più riuscito a rivolgere la parola a Medea, perché lui infondo sapeva…



… sapeva che Medea non aveva occhi che per Flavio…



… sapeva che i suoi occhi si riempivano di tristezza quando sentiva lui parlare delle altre…



Quello che tutti ignoravano, era che nei  momenti in cui Flavio mostrava interesse per le altre simme, Meddy si rifugiava tra le braccia del simmo più avvenente e donnaiolo di tutto il quartiere. No, quale Jake che è pure suo zio, malfidati! Sto parlando di Collant Taro e ora ve lo mostrerò in tutta la sua avvoltoieggiante avvenenza *_*



Dovete sapere che CT non sarà particolarmente bello (addolciamogli la pillola, ora che è diventato una star internazionale dopo l’apparizione nella LoD di pirate_otty … ancora grazie *_*), però nell’amoreggiamento ci sa fare…



… e così la nostra Erede in un momento di grande sconforto (ma proprio grande, eh!) aveva perso la verginità con l’avvenente CT. Non che Medea fosse innamorata di CT, però più proseguiva la loro relazione clandestina e più lei si ritrovava coinvolta e a suo agio nello stare “in due”.



La clandestinità della relazione andava bene a entrambi, a CT che ricordo essere fidanzato con quella personcina accomodante e comprensiva che risponde al nome di Moira Evans, figlia di Olivia, la quale di sicuro NON distruggerebbe tutto ciò che la circonda nello scoprire di aver subito un tradimento e a Medea che voleva mantenere buoni rapporti con tutti i suoi familiari.



Collant Taro avrebbe scoperto di lì a poco che tutte le cose belle hanno una fine. La fine del suo momento d’oro era arrivata il giorno del matrimonio di Jake e Myra (sempre il "famoso" episodio 13), quando si era recato fischiettando in bagno, maledicendo per la prima volta in vita sua la pessima abitudine di non chiudersi mai dentro. Ah quanto aveva ragione sua madre, bisogna sempre dar retta alle madri! Medea era entrata con fare malizioso e quando CT aveva detto “Occupato!”, lei aveva chiuso la serratura, dicendo “lo so…” con uno strano sorriso malizioso sul volto.

CT: Allora aspetta il tuo turno fuori che quando ho finito farai tu!

Lei si era avvicinata con camminata felina, l’aveva cinto tra le sue braccia e aveva sussurrato:

Medea: Pensavo che potremmo usarlo insieme…
CT: Se hai tutta questa urgenza, ti cedo il bagno. Davvero, posso aspettare!
Medea: non intendevo il bagno sciocchino!
CT: E allora cosa vuoi usare insieme? Proprio non capisco!

Il povero CT non ci stava capendo più niente. Dovete sapere che il giorno che ho distribuito la perspicacia ai miei simmi, lui aveva consumato tutti i suoi crediti per avere il naso più grosso del quartiere, quindi ne è sprovvisto.



Il momento è topico, qui ci vuole un mega-zoom della scena, per immortalare ben bene cosa sta facendo la Scimmietta!



CT aveva capito qual era l’oggetto del desiderio di Medea solo quando lei glielo aveva ehm… indicato.

CT: Con Moira e sua madre nello stesso lotto? Ma sei pazza?!? Ci vuoi vedere morti?!?

Non sarà perspicace, ma l’istinto di conservazione ce l’ha!



La delusione per essere stata respinta era durata un attimo, Medea era ripartita subito all’attacco e con una nota dolce nella voce e col luccichio della speranza negli occhi aveva detto a CT:

Medea: E se lasciassi Moira e iniziassimo a vivere la nostra relazione alla luce del sole?
CT: Meddy non si può, non si può! Ci isolerebbero tutti e nessuno di noi vorrebbe esserlo!
Medea: Certo, all’inizio ci sarebbero delle difficoltà, ma sono certa che insieme ce la potremmo fare e presto anche gli altri ci accetteranno, anzi, faremo in modo che ci accettino! Anche io voglio una storia d’amore come quella dello zio Jake e Myra, sono così dolci insieme, non lo trovi anche tu?
CT: Ehm… dolce quella stramba che faceva yeah alzando i pollici mentre camminava verso l’arco nuziale?
Medea: Il punto non è questo. Tu hai bisogno di una persona che ti sostenga con dolcezza e io, a differenza di Moira, posso essere quella persona. Allora che ne dici? La lascerai per me?



CT: Se me lo chiedi così come posso dirti di no? Però lo sai anche tu che non si può fare oggi, rovineremmo il matrimonio di tuo zio…
Medea: A questo non avevo pensato. Che ne dici di stasera, a matrimonio finito?
CT: Ehm… Vorrei tanto che fosse così facile, lo sai anche tu che non lo è, che ci sono molte persone di mezzo e…
Medea: *lungo sospirone*
CT: Meddy! Dai, non fare quel visetto così triste, ti prometto che troverò il momento giusto!
Medea: Se devi trovare delle scuse, preferisco che tu mi dica che non vuoi stare con me.
CT: Cosa dici mio biscottino marmorizzato, certo che voglio stare con te!
Medea: Ma vuoi stare anche con Moira…
CT: Si. No! Cioè, volevo dire… dai che fai, non darmi le spalle!
Medea:  Io voglio un uomo CT, un uomo che sia soltanto mio, con il quale condividere interessi, fare passeggiate e programmare il futuro insieme. Voglio un matrimonio sfarzoso con tanti invitati e un bellissimo vestito bianco, voglio dei bambini, ma non voglio ritrovarmi come Kyoko a crescere un figlio da sola. Se tu non vuoi tutto questo, o perlomeno non con me, non ha senso continuare la nostra… non so neanche come definirla a questo punto, non so più niente…



CT aveva timidamente cercato di fermarla, ma Medea aveva aperto la serratura e si era diretta verso il bar.
Di sicuro aveva imparato la lezione. Questa era stata l’ultima volta, non si sarebbe mai più dimenticato di chiudersi a chiave in bagno!

Sul divano del soggiorno di Jake e Myra, Felix Alvares stava sorseggiando del vino rosso. Era andato al matrimonio perché era affezionato a Jake ed erano rimasti in buoni rapporti nonostante la rottura di lui con sua sorella Noemi, ma tutta quella confusione in giardino non faceva per lui. Meglio starsene buono buono in un luogo deserto, come sembrava esserlo la casa. Non si era seduto da molto, quando Medea era sfrecciata fuori dal bagno e si era recata verso la porta. Aveva esitato un po’ impugnando la maniglia tra le mani, poi si era voltata ed era  andata a grandi passi verso il bar e questo atteggiamento della Scimmietta di casa Fine, gli aveva fatto apparire sul viso la bozza di quello che poteva essere paragonato a un sorriso stupito (cerchiamo di capirlo, è cresciuto per ben due volte in aspiration failure, di più non è in grado di fare!).



Poi si era accorto che in Medea c’era qualcosa di strano, qualcosa che non aveva mai visto in lei. Che fosse tristezza, aveva pensato? No, impossibile, le persone come Medea Fine non erano mai tristi, erano sempre allegre e piene di vita. Eppure…
Per una volta aveva vinto la preoccupazione sulla timidezza e Felix si era avvicinato a Medea chiedendole timidamente se andasse tutto bene. Medea Non si era girata, beveva e continuava a fissare il vuoto.

Medea: No, niente va bene, anzi va tutto storto!
Felix l’aveva guardata senza capire, così Medea aveva continuato:
Medea: Il mio ragazzo mi ha appena detto che preferisce un’altra a me…

Felix era talmente oltraggiato da questa rivelazione, che aveva sentito la necessità di liberarsi del bicchiere che teneva in mano e aveva detto incredulo:

Felix: È matto, altrimenti ‘sta roba non si spiega! Ascoltami bene Medea, non sono bravo a dire certe cose, ma sei una ragazza fantastica, e se questo qua non lo capisce, non ti merita! Vorrei tanto conoscere questo citrullo per spiegarglielo di persona!



Medea: Magari fossi così fantastica come dici… Il ragazzo lo conosci, è CT
Felix: Chi?!?
Medea: Collant Taro Fine!
Felix: Aspetta… non era fidanzato con la sorella di Lullaby?
Medea: … *beve l’ultimo sorso in tono dramaHHHtico*
Felix: Oh, capisco.
Medea: Come vedi, non sono tanto “fantastica” come persona. Anzi, sono proprio orribile…
Felix: Ma no, capita a tutti di sbagliare!
Medea: *smile* Sei proprio un buon amico, Felix.
Felix: Eh, che vuoi farci, “amica”, sono fatto così…

Avete sentito questo rumore? Era il cuoricino di Felix che andava in frantumi. Ironia della sorte per un membro della famiglia Cuore.



Per un po’ i due nuovi bff (!!!) avevano dimenticato la festa, concedendosi parecchi bicchierini e chiacchierando di varie cose, di quanto Felix aborri gli shoujo manga mentre Medea li adora, di come superare il livello 32 di SSX dato che Medea non ci era ancora riuscita, dell’amicizia tra Felix e Flavio, delle volte in cui Medea fa i pensieracci su Flavio e delle volte in cui è Felix a fare i pensieracci su Medea, il tutto condito da risatine e commenti che la Crumplebottom non approverebbe.



Poi erano tornati alla festa e Medea si era scatenata come raccontato nell’episodio precedente, fino a quando lei e Felix non avevano iniziato a flirtare ed erano arrivati alla conclusione che era ora di fare altro. Inizialmente lei lo aveva portato nello scantinato di casa e avevano usufruito di un vecchio divano…



Ma la signorina Fine ha male alla schiena quando fa fiki-fiki sul divano (SACRILEGIO!! Divino Divano perdonala!), quindi erano finiti a farlo nel letto di Jake e Myra.
Si erano allontanati da poco, quando la tasca del suo gilet grigio, abbandonato da qualche parte sul pavimento, aveva iniziato a suonare. Lui si era alzato dal letto un po’ controvoglia e aveva risposto, ma dopo pochi secondi dall’inizio della conversazione telefonica, aveva iniziato a vestirsi di corsa continuando a imprecare ad ogni passo che faceva e aveva messo fine alle richieste di delucidazioni da parte di Medea con un “e stai zitta ogni tanto!”, poi aveva preso la porta ed era corso via, lasciando la primate più sola e confusa di quanto non fosse una volta uscita dal bagno dopo la litigata con CT.
Inoltre bisognava anche rimettere a posto la camera, oltre al danno la beffa!
MedeaPensiero: Basta, con gli uomini ho chiuso. Da oggi in poi solo studio e come svago lunghe passeggiate in mezzo alla natura, altroché!



Con l’efficienza di chi è abituato a nascondere ogni traccia, si era rivestita e aveva messo a posto tutto, poi si era recata nel bagno padronale per cercare di darsi una parvenza d’ordine. Per il trucco non ci sarebbe stato problema, ricreare l’acconciatura da sola era più difficoltoso, perciò si era data una sistemata veloce e anche lì aveva fatto sparire ogni prova, rimettendo tutto nell’ordine in cui l’aveva trovato.



Scendendo di sotto non aveva potuto fare a meno di notare il mobiletto del bar, tutto solo soletto anche lui, perciò aveva deciso di festeggiare con lui la sua recentissima decisione di solitaria vita bucolica votata all’apprendimento (come no!). Ormai i bicchieri bevuti non si contavano più, e all’ennesima preparazione alcolica aveva notato la presenza di Flavio, anzi, del suo marmoreo fondoschiena, aveva apprezzato ad alta voce attirando l’attenzione dell’amico e gli si era avvicinata barcollando.
Flavio: Med, ma… quanto hai bevuto?
Medea: Sei preoccupato per me? Dolce che sei…
Flavio: Si capisce che sono preoccupato, sei una mia cara amica e non voglio che tu beva fino a stare male!
Ehhh cara Medea, chi di “amico” ferisce, di “amico” perisce…



Medea: … quindi per te siamo amici?
Flavio: Certo che si ma… cos’è quella faccia scura? Med, ti senti male? Hai bisogno d’aiuto?
Medea: Si certo, bel tipo che sei anche tu, a illudermi per tutto questo tempo…
Flavia: Illuderti?!? Medea di che cosa parli, non capisco!



Medea: E io come una cretina a starti dietro, innamorata persa! Magari tu e quell’altro tipo poco raccomandabile che è il tuo parente, stavate a ridere di me...
Flavio: Aspetta, tu sei… cosa?
Medea: Pure la finta faccia stupita. No, ma la colpa non è la vostra, sono io la cretina che non ha capito niente di niente *sospirone carico di dramaHHH*



Pronunciando quelle parole, Medea aveva mostrato la chiara intenzione di andarsene, ma Flavio con scatto felino e abile mossa l’aveva bloccata con un braccio.

Flavio: Med ascoltami per amor del Klippan, non ne avevo idea! Cioè, sapevo che al liceo avevi una cotta per me, ma credevo che…

Medea aveva emesso una risatina carica di sarcasmo. Non era più rumorosa di un gemito, ma Flavio l’aveva sentita, aveva immediatamente abbassato lo sguardo e aveva ripreso a parlare, ma ogni parola che gli usciva dalla bocca aveva un tono  meno convincente di quella precedente.

Flavio: Ok, forse qualche segnale c’era e io gli ho ignorati tutti. Forse non mi sono comportato bene nei tuoi confronti, anzi, se sei così delusa deve essere senz’altro così. Forse dovremmo parlarne per chiarire la nostra situazione, forse possiamo aggiustare le cose…



Niente da fare, Medea non aveva pronunciato neanche una sillaba, aveva abbassato il braccio di Flavio e si era recata verso la porta senza guardarsi indietro. Per qualche strana ragione le era passata la voglia di bere e aveva iniziato a camminare. Quando erano arrivate le sette di sera ed era calata la notte, non aveva idea di quanto avesse camminato, ma le era venuta voglia di finire di bere il liquido contenuto nel suo bicchiere e si era accorta con stupore che il bicchiere non era più nella sua mano e che a forza di camminare era finita davanti alla nuova casa di Kyoko. Aveva proprio bisogno di farsi consolare da un’amica, era certa che Kyoko sarebbe stata l’unica persona a non giudicarla troppo male e a lei non piaceva proprio essere giudicata male. Chissà se era già tornata a casa? Si fortunatamente (R.A.S. ahahaha!!!)



Fine prima parte.

Eccoci giunti alla fine di questo aggiornamento e tornati al presente nella narrazione delle avventure della Famiglia Fine. Ci avete capito qualcosa? Tranquilli, non mi ci raccapezzo più neanche io >_<
Ovviamente il titolo è niente di più che un “omaggio” (diciamo così, va) alla serie televisiva. Se vi aspettavate come protagonista un certo “Flavio Alvares”, mi spiace avervi deluso, ma lo sanno tutti che sulla riva dei ruscelletti la vera protagonista è l’amica innamorata da sempre del falso protagonista . Ah Dosone, Giuseppina e Passettino , quanti ricordi d’adolescenza XD

Ricordo l'esistenza, soprattutto a me stessa (ci saranno le ragnatele!!), di una fanpage su facebook a questo indirizzo, dove fra poco aggiungerò un po' di spam e dove ho inserito gli alberi genealogici di inizio generazione.
Un baciotto a tutti, soprattutto alle Simgirls per tutto il supporto e la compagnia che mi danno *_*

dramah, fine legacy, generazione 3

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