1/4 XD
Titolo: Divergenze.
Beta: Vanuccia,
vedova_nera ♥
Fandom: Six Feet Under
Pairing: David/Keith
Rating: PG
Prompt: Take my love in real small doses @
it100Conteggio parole: 200 W
Note: La cosa più divertente di questa drabble è che l’ho iniziata con un prompt ma, arrivata a metà, mi son resa conto che - con quel prompt - non aveva proprio niente a che fare. Così l’ho adattata per un altro ma, continuando, ha perso la metà della sua affinità pure con questo secondo XD. La pubblico lo stesso, perché l’ispirazione è venuta da quello e perché vuole essere un regalo per
yoruko89.
Le è dedicata, anche se al momento si trova sconfinata nelle montagne, perché me l’ha chiesta ♥
(Ambientata durante l’episodio 3x10, il breve dialogo è infatti preso da quello)
(E si ringrazia
namidayume per un piccolo aiuto tecnico, che mi ha salvata dall’isteria)
Disclaimer: Keith e David non mi appartengono, ma è chiaro. Non ricavo proprio niente da questo scritto.
*
Ci stanno provando. Ma è più forte di loro, non possono fermarsi e non riusciranno mai ad evitare la verità: sono cambiati. Dopo tutto quello che hanno fatto per tornare insieme, tutto quello che hanno passato, ora non riescono più a parlarsi.
Il loro è un odio passivo - nascosto nella rabbia e nelle liti - che sbuca solo nei loro discorsi. In ogni discorso, visto che oramai tutto si è trasformato in un litigio.
E nonostante Keith sia lì con lui, in macchina, ad affermare di essere migliorato - visto che, l'ultima volta, insieme al terapista ha lavorato benissimo -, David non riesce a prenderlo sul serio.
O forse non riesce a capacitarsi che non sia più lui, quello meno aperto.
«Io ti dico tutto.» Afferma, irritato - di fronte a quella che, una volta, era una bellissima relazione, con qualche segreto di troppo, ma che ora si è trasformata in un dannato vicolo cieco.
«Perché cerchi la mia approvazione.»
«No, perché ti amo.»
E il discorso si chiude così, con quella frase, mentre cade il silenzio. Nessuno dei due crede completamente nella sua veridicità, nessuno riesce a pensarci.
David sbuffa, prima di rendersi conto che è il primo a non crederci.