[Wild Adapter] Tutto bene - Grazie - Mattina - Letto piccolo

Aug 01, 2011 15:10

*Autore: margherota
*Titolo: Tutto bene
*Fandom: Wild Adapter
*Personaggi: Kubota Makoto, Tokito Minoru (citato)
*Generi: Introspettivo
*Avvertimenti: Missing Moment
*Rating: Verde
*Prompt it100: Scrivere una drabble su un manga o anime o fumetto che abbia su EFP meno di 10 fic - Cavalieri dell'Ordine Consacrato della Ficcyna Splendente
*Note: Per il compleanno di Ishirane, anche se in anticipo (L)

Una scia di fumo grigio uscì dalle labbra dell'uomo, formando una specie di nuvoletta grigiastra a poca distanza dal suo viso. Makoto non aveva neanche gli occhiali sul naso, a malapena distinse quella sagoma di foschia densa. Strizzò gli occhi, ma il risultato non mutò di molto.
Però, riuscì a vedere le stelle e la Luna, in alto. Non gli sembrò un paesaggio così degno di nota e tornò con lo sguardo in basso, rimirando ombre e luci confuse della città.
Albeggiava, dietro i palazzi e i grattacieli.
Prese un altro tiro, la sigaretta si accorciò di poco, mentre un lieve vento minacciava di spegnerne la testa.
L'uomo guardò indietro, verso la finestra aperta che dava sul balcone, dove in quel momento si trovava.
C'era tranquillità in casa - Tokito dormiva ancora, in un sonno sereno e privo d'incubi o ricordi. Neanche qualche ore prima, si stava discutendo su cosa mangiare per cena, su chi avesse fatto prima la doccia e chi invece avrebbe dovuto cucinare. Tokito aveva vinto, per una volta, e non aveva perso occasione di farlo notare, esattamente come un bambino che si gloria di una vittoria a lungo ricercata.
Makoto restò ad ascoltare quel silenzio pregno di suoni - passati, come impronte di carezze stupende, e futuri, come promesse lusinghiere che non avrebbero tardato.
Poi sorrise nel buttare la sigaretta a terra e spegnerla con la punta della ciabatta da casa.
Rientrando, sorrise nel silenzio della notte: andava tutto bene.

*Autore: margherota
*Titolo: Grazie
*Fandom: Wild Adapter
*Personaggi: Kubota Makoto, Tokito Minoru
*Generi: Introspettivo, Sentimentale
*Avvertimenti: Missing Moment, Shonen ai
*Rating: Verde
*Prompt it100: Scrivere una drabble su un manga o anime o fumetto che abbia su EFP meno di 10 fic - Cavalieri dell'Ordine Consacrato della Ficcyna Splendente
*Note: Avete presente la scena della doccia? Dove Tokito chiede a Kubota di stare fuori dalla porta del bagno? Sì? Bene, questo viene dopo (L) Per il compleanno di Ishirane, anche se in anticipo (L)

L'asciugamano strofinò con forza sui capelli bagnati, raccogliendo nelle trame del proprio tessuto gocce d'acqua e umidità. Sotto, Tokito indossa soltanto dei pantaloncini corti, che non gli arrivano neanche al ginocchio.
Nell'aria c'era un forte odore di zuppa e al ragazzo bastò girare la testa di lato per vedere Kubota ai fornelli, mentre girava un cucchiaio di legno in una pentola grandissima.
Gli si avvicinò, guardandolo in viso. Quando l'uomo se ne accorse, si girò a sua volta e gli sorrise, costringendolo ad arrossire.
Che avesse qualcosa da dire era più che evidente; che avesse intenzione di farlo davvero, un po' meno.
Kubota però non lo forzò né disse nulla, aspettando con garbo che fosse lui il primo a proferir verbo. Sapeva che incitarlo non sarebbe servito ad altro che farlo chiudere in sé stesso - aveva imparato i concetti base per una convivenza quantomeno pacifica e civile, poco a poco.
Tokito lo studiò, cercando una falla nel suo muro nel quale intrufolarsi senza pudore. Perché ne aveva di cose da dire, anche senza pensare troppo, e il calore dell'acqua calda che ancora aveva sulla pelle gliene stava giusto suggerendo qualcuna.
Lasciò cadere l'asciugamano sulle spalle, avvicinandosi ancora a lui.
Aprì la bocca, dapprima senza parlare, mosse la lingua ma non pronunciò alcuna parola.
Indicò allora i fornelli.
-Quindi mangiamo zuppa per cena?-
Kubota restò fermo e zitto per qualche istante, poi gli rispose con fare assolutamente pratico e diretto.
-Se riesci a creare un pollo arrosto dal nulla ti sarò debitore a vita...-
Tokito lo guardò male, lui sorrise - sorrise anche Tokito.
Intanto, la verità colorava lo sfondo in un tranquillo e riposato tepore, e i due la respirarono pian piano.

*Autore: margherota
*Titolo: Mattina
*Fandom: Wild Adapter
*Personaggi: Kubota Makoto, Tokito Minoru
*Generi: Generale, Commedia
*Avvertimenti: Missing Moment, Shonen ai, What if...?
*Rating: Verde
*Prompt it100: Scrivere una drabble su un manga o anime o fumetto che abbia su EFP meno di 10 fic - Cavalieri dell'Ordine Consacrato della Ficcyna Splendente
*Note: Un possibile e/o probabile post sesso (L) Per il compleanno di Ishirane, anche se in anticipo (L)

Tokito sbadigliò, senza degnarsi neppure di alzare la mano al viso per coprirsi la bocca. Aveva dormito poco e ancora sentiva la sonnolenza lungo tutti i muscoli. Stiracchiò le braccia, mentre una tazza di caffè gli veniva servita davanti. Kubota prese posto accanto a lui, in completo silenzio - non era messo tanto meglio del ragazzo, e lo si poteva notare dalla maglietta che indossava: l'etichetta spiccava sotto il mento in tutto il suo splendore.
Eppure, da dietro gli occhiali, lo sguardo dell'uomo si puntò e si fermò sulla figura del ragazzo.
Parlò calmo e posato, come al solito - cercando di proteggere la propria persona, già da quel momento, in un tono assolutamente pratico.
-Tokito...-
Il ragazzo lo fissò, lo sguardo ancora sperso da qualche parte.
-Cosa?-
Una mano dell'uomo si alzò, indicandolo in maniera sfacciata. Prima di parlare di nuovo, l'uomo bevve un sorso di caffè.
-Il collo...-
Tokito si toccò, senza però alcun allarmismo né in faccia né tra le parole. Il cervello non connetteva minimamente, e lui era ancora ben lontano da fiutare qualsivoglia pericolo.
-Cosa?-
Kubota si mise ritto sulla sedia, cercando di non dare troppa importanza alle sue parole. Insomma, nascondendosi dietro i propri occhiali, risultando solamente più goffo e impacciato del solito.
-Credo... ti averti lasciato qualche segno, stanotte...-
Il lampo di consapevolezza tardò ad arrivare: dovette lottare con le palpebre pesanti e i muscoli ancora caldi. Ma quando arrivò, proruppe in un tono acido e in poche parole sgradevoli. Quando Tokito era arrabbiato, lo si capiva subito.
-Sei il solito imbecille!-
-Ma basterà che tu metta qualcosa con il collo alto, chi vuoi che ti guardi?-
-Sei solo un imbecille!-
-Vorrà dire che la prossima volta eviterò di fare qualsiasi cosa...-
Un lampo di puro odio attraversò la distanza tra i due, depositandosi direttamente sul più anziano dei presenti.
-Kubo chan...-
E comparve quasi un sorriso sereno, speranzoso e rassicurante sul viso dell'uomo quando questo si rivolse per l'ultima al ragazzo.
-Sì, Tokito?-
Ragazzo che lo guardò storto e quasi gli urlò in faccia.
-Sei un imbecille!-

*Autore: margherota
*Titolo: Letto piccolo
*Fandom: Wild Adapter
*Personaggi: Kubota Makoto, Tokito Minoru
*Generi: Introspettivo, Romantico
*Avvertimenti: Missing Moment, Shonen, What if...?
*Rating: Giallo
*Prompt it100: Scrivere una drabble su un manga o anime o fumetto che abbia su EFP meno di 10 fic - Cavalieri dell'Ordine Consacrato della Ficcyna Splendente
*Note: Per il compleanno di Ishirane, anche se in anticipo (L)

La bocca dell'uomo lo lasciò con un piccolo schiocco, per poi raggiungerlo nuovamente un poco più in là, dove sapeva di ricevere altri gemiti soffusi anche se meno intensi in cambiodi qualche attenzione ben giostrata.
Tokito seguiva i movimenti della testa di Kubota con difficoltà, ma una mano ben volentieri immerse le dita tra i suoi capelli, stringendo a tratti senza reale forza - specialmente quando le labbra di lui si chiusero sul collo, succhiando la pelle sensibile.
Ansimò, poco discreto, e tese i muscoli della schiena - sentì Kubota ghignare, contro di lui, e per dispetto gli pizzicò il fianco ancora coperto dalla camicia. L'uomo fece una smorfia, e tornò a baciarlo in silenzio.
Si strinsero in un abbraccio stretto, rotolando di fianco quel poco che bastava per incontrare il muro dove finiva il materasso e fermarsi lì. Il letto era piccolo e anche un poco scomodo, ma non abbastanza da non accoglierli entrambi: bastava rimanere così, vicini.
Makoto sorrise, accarezzando l'altro sulla testa. Sentì il ragazzo tentare di farsi più vicino, quasi avesse la reale intenzione di fondersi con lui; ma nel non riuscirci, scocciato, strofinò il naso contro il suo petto e poi si acquietò.
Makoto sorrise ancora.
Illudersi che bastava stare lì, in silenzio, a sentire non altro che il suo respiro e a nascondere il naso tra i suoi capelli, faceva bene al cuore. Come un cucchiaio di medicina.
Tanto Kubota era sicuro che il tempo - spietato - avrebbe riservato giustizia a ogni sofferenza dimenticata. Non aveva proprio fretta, lui, e il suo paradiso personale aveva un buonissimo profumo di miele sopra i capelli.

manga: wild adapter, mdf: prompt sfidante, mdf: squadra #1

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