Titolo: Life is but a dream for the (un)dead
Fandom:
MCR Killjoys AU/
On the FloorBeta:
alister09Personaggi: Pit-bull, i Killjoys, menzionati altri.
Pairing: slightly Jet Star/J-Lo
Rating: PG
Avvertimenti: Crossover, AU dell’AU, AU Abbestia. Linguaggio colloquiale.
Conteggio parole: 497
Prompt: You Know What They Do To Guys Like Us In Prison - My Chemical Romance @ Squadra 3 ( MDF @
it100)
Riassunto: Seguito di
(Not So Dead) Party People in cui i quattro miracolati vengono portati al Floor, volenti o nolenti.
Note: Valgono le premesse dell’altra fic.
Non è male essere di nuovo vivi, dopo che sei stato morto, anzi.
Però ha una controindicazione: ti getta in quello stato di rincoglionimento ottimista che ti prende quando mangi bene dopo aver mangiato male per settimane, o quando scopi dopo un sacco di tempo che non battevi chiodo.
Per questo i quattro ex-morti coperti di polvere da strada e da obitorio, puzzolenti di sudore e naftalina, impiegano tanto a capire che le cose per loro, nonostante tutto, sono ancora piuttosto complicate.
A traghettarli di nuovo verso la realtà è la musica assordante che gli viene incontro come il gorgoglio di una cascata mentre l’ascensore li porta alle sale superiori del club della strega.
Quando le fauci della scatoletta si spalancano sul ballatoio dorato, la cascata si trasforma nel ruggito di una mitragliatrice che agita, nel seguente ordine, la scheletrica ragazza coperta d’oro dalle unghie dei piedi all’aureola dei capezzoli, i marocchini con la coppola e le stecche da biliardo fumanti, l’essere di smeraldo, il nero disegnato in bicromia dai contorni geometrici dei suoi occhi e della sua camicia candida e altre decine di persone in assortito disordine.
Ghoul inizia a sudare; porta il suo patetico metro e sessanta a un centimetro dalla soglia, ma non resiste nemmeno fino alla fine del secondo ottavo - o qualunque altro abominio di battitura dovesse essere il sintetizzato infernale che sale dalla piscina neobarocca che si stende ai loro piedi.
- No. Non ce la faccio. Me ne vado.
- Ma la signora ha detto… - comincia a bofonchiare Jet, ancora sotto l’influenza afrodisiacolisergica dell’happy hour nel deserto, mentre Party Poison allunga una mano per trattenere il compagno con la motivazione sentimentalista standard del “non vuoi rivedere Grace?”
Come di consueto, deve essere l’uomo calvo con gli occhiali a gestire il momento di empasse.
Il bravo cane da guardia sospira fuori tutta la frustrazione di non essere pagato abbastanza per questa merda, meno che mai per fare la balia al patatone afro che sbava ancora sui tacchi della signora e al nanerottolo dalle isterie rocchettare. Vorrebbe trovare una definizione anche agli inseparabili fratellini, ma conclude che lo sforzo richiesto non è commisurato al beneficio. Sbuffa di nuovo.
- Signori, vorrei ricordarvi che oltre che a piedi, disarmati e senza un soldo, voi quattro siete anche tecnicamente morti.
I quattro si guardano l’un l’altro e lo sguardo che si scambiano può essere tradotto, con minute variazioni di inflessione, con: “Cazzo, non c’avevo pensato!”
- La stregoneria è reato, uno dei peggio puniti- prosegue lui, sollevando il labbro annoiato - Quindi, facciamo che voi quattro non vi muovete da qui fino a che non abbiamo messo insieme un piano.
- Ci mancava solo questa …
- Non so barare a carte, non so giocare neanche a dama…
- L’ ultima cosa che voglio è finire di nuovo dentro.
- Mh… la musica può anche andare…
- Okay - dice il ragazzo coi capelli rossi alzando il mento con una parvenza di autorità residua. - Restiamo.