Oct 22, 2008 17:52
Sono persa persissima alla ricerca di non so, la Poetica della mia vita tipo. Qualcosa da sostenere? Uccidermi per? Amare ma? Boh io boh boh boh.
Insomma non è normale che leggendo un libro il mal di pancia si faccia così forte e poi pensi "sì, si è ucciso per questo, e deve pur esistere una cosa del genere nella vita reale" Ma no non credo.
Il problema è essenzialmente che non scrivo vorrei
Ritagliava sempre qualche minuti per la scrittura. Perlomeno, questo è ciò che si riproponeva di fare. Perché non era usuale, se non nei libri e i libri raramente SONO.
In realtà, non lo faceva mai; Comprendeva che il suo era un patetico tentativo di emanciparsi dalla realtà involvendo conoscenze e talenti che lei non aveva. Che può dire di più la parola di un pensiero?
Ogni tanto qualcosa di misterioso che non faceva fatica a riconoscere come necessità la spingeva verso la penna. Allora un altro grande problema la prendeva, e si struggeva.
Avrebbe dovuto parlare di nuovi personaggi nati in un secondo e che sembrano cresciuti in lunghi anni di privazioni e miseria. Non voleva impaludarsi fra i sentimenti umani o rischiare di affezionarsi a qualcuno. Voleva solo correre libera su prati infiniti inesistenti calmi placidi reali o trovare la pace e la bellezza in cupe e grigie strade di periferia lontana e vicina.
Odiava la sua natura umana, e avrebbe voluto tramutarsi all’istante in un filo d’erba o in un mattone di argilla cotta, per sfamare gli animali o dare protezione ad un gregge infinito di umani raccolti attorno ad un camino.
Essenzialmente questa entry serve a me per capire quanto poco mi capisco.
Quentin mi distruggerà
life:depressione