Sorry, italian only!

Mar 17, 2008 16:34

Allora, questo post è nato da mille mila bisogni, quindi purtroppo dovrò essere schematica e non perdermi in chiacchere.

Prima di tutto:

HAPPY SAINT PADRAIG'S DAY!!!♣♥♣

Un giorno scriverò del mio bellissimo rapporto con l'Irlanda. Anzi, mi è venuta voglia di riprendere in mano i miei vecchi libri di gaelico ed imparare qualcosa di più, apparte il verbo essere e dire "una guinness, per favore". Comunque sia, Patrizio caro ha un posto nel mio cuoricino e da oggi spero anche nel vostro! xD (perchè mai dovrebbe essere così nessuno lo sa)

Poi. Domattina parto. PARTO!
Non ho voglia di dilungarmi dicendo quanto amo quelle tre, perchè almeno due di loro leggeranno questa cosa (ciao Zoe! Ciao Ada!) e quindi credo mi vergognerei un po', però voglio davvero che sia domani sera, lo voglio tantissimo çç

•Ora, ecco la parte seria del post. E sì, so che non dovrei mescolare le chiacchere con questo, ma che ci posso fare se sono graforroica çç (prendo in prestito il termine, scusatemi xD)

Autore: IrishBreeze
Titolo: Redezione.
Fandom: Heroes
Rating: R13
Genere: Introspettivo?
Avvertimenti: Chiacchere blasfeme, temo °-°
With: Sylar. Più una sfortunata apparizione della vecchia Charlie.
WordCount: 340
Note: Mmh, non è davvero niente di che, ma sabato sono dovuta andare in Chiesa e durante la predica sono stata ispirata XD Quindi se è orribile è colpa di... uhm, Dio?

Ogni tanto capitava pure a lui, di perdersi nei ricordi.
La sua infanzia, sua madre, il tic tac insistente di milioni di orologi, così tanti da chiedersi se effettivamente esistessero davvero o se il tic tac provenisse da qualcos’altro all’interno di lui stesso.
Ricordava benissimo la sensazione; La compostezza di sua madre, l’odore di sacro tutto intorno a lui, l’odore di qualcosa di mistico e impenetrabile, e tanti uomini e tante donne che ripetevano le stesse parole tutti insieme.
Si immaginava le preghiere di questi uomini innalzarsi come spiriti dalla loro testa e volare in alto, in alto, in alto… Si era sempre chiesto come potessero passare attraverso le mura spesse della costruzione. Probabilmente non passavano affatto, ed ecco perché sentiva quell’odore tanto pungente e fastidioso nel naso. Odore di preghiere stantie.
Rivedeva le mani di sua madre, congiunte, e gli occhi chiusi e la bocca che borbottava chissà che cosa. E come lei tante alte donne, tante altre persone. Allora ci provava anche lui, congiungeva le mani e chiudeva gli occhi, ma quando si trattava di parlare, allora lì le parole gli mancavano. Avrebbe dovuto chiedere qualcosa? Che cosa valeva la pena di far nascere per poi farlo vivere per sempe in quello stanzone enorme ed affrescano in vecchio stile?
Ma c’era un motivo. Sopportare tutto quello. Il suo momento preferito.
Metteva in bocca quel piccolo disco bianco, il corpo di cristo, gli dicevano. Il corpo di cristo gli si attaccava sul palato, e allora lui cercava di staccarlo con la lingua e si chiedeva quale parte del corpo di cristo fosse, e se cristo fosse stato così immenso da non finire mai. Ogni sette giorni c’era un altro pezzo del corpo di cristo da mettere in bocca.
Ma se Cristo si era meritato di finire in pezzi e poi nelle bocche di uomini le quali preghiere non superavano il soffitto, che ne era stato di colore che lo uccisero?
I pensieri di allora si mescolavano a pensieri recenti e Sylar cominciò ad avvertire un leggero mal di testa. Vide la ragazza con i capelli rossi, e sorrise fra se e se.
Le si avvicinò, e disse “Amen!”
E l’altare, ora, era macchiato di rosso.

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