[Merlin] Buona notte, Arthur

Oct 05, 2014 12:22

Titolo: Buona Notte, Arthur
Fandom: Merlin
Pairing: Merthur
Wordcount: 793
Genere: Romantico, Generale, Fluff
Rating: Rosso
Warnings: PWP, missing moment
Riassunto: Merlin dà la buona notte ad Arthur a modo suo - di Arthur, chiaro.
“Credo che dovrò punirti per la tua sfacciataggine, Merlin.”
Note: Io non ho idea del perché alle volte me ne esco con queste cose XD
Allora, io amo la Merthur, amo quei due insieme, amo la loro dinamica e--- boh. Sono così carini. E, sì, dovrei seriamente riprendere la serie, visto che sarà da secoli che sono bloccata alla seconda stagione, solo che nel frattempo mi sono inavvertitamente spoilerata il finale delle serie e.... DOLORE PURO. ç_ç
Anyway, 'Buona notte' si colloca fra a cavallo fra la prima e la seconda stagione - quando ancora le cose erano fluffose, ecco.
Quindi, nulla, mi sono divertita a scrivere questa fanfic e spero non faccia tanto schifo come credo XD

“Ti detesto.” mugugnò Merlin sulla sua spalla.

L'erede al trono gli lanciò un'occhiata divertita. “Stronzate.” Merlin sapeva che cosa stava pensando: se avesse detto quella frase in un altro contesto - un contesto diverso dall'essere mezzo nudo nel suo letto, ecco - avrebbe potuto costargli la testa.

“Dico davvero.”

Arthur lo attirò nuovamente a sé, invertendo le posizioni, fino a trovarsi a cavalcioni su di lui.

“Ah, sì? Mi detesti, mh?”

Merlin annuì, mentre sbuffava.

“Sei arrogante.”

“Arrogante.” ripeté Arthur.

Merlin arricciò le labbra, con disappunto, mentre l'erede al trono gli slacciava i pantaloni. Era sicuro che Arthur lo facesse apposta, ad essere così lento. Voleva fargliela pagare.

“E viziato.”

Arthur ghignò. “Pure?”

Merlin ansimò, quando Arthur gli sfilò il cazzo dai calzoni, toccandone la base. “Sei...” fece per dire, ma la voce gli morì in gola.

Arthur inarcò un sopracciglio, percorrendo per lunghezza il pene eretto con l'indice. “Sono?”

Merlin si morse l'interno della guancia.

“...insopportabile.” disse, con un gemito mal trattenuto. Alla fine era solo un umile servo ed Arthur il suo padrone, ma all'interno di quella stanza era come se quel dettaglio rimanesse fuori.

“Mhh.” mormorò Arthur e Merlin sentì un brivido attraversargli la spina dorsale. Il modo in cui Arthur lo guardava, con quel misto di curiosità e desiderio, era la cosa più eccitante di tutte.

Merlin sapeva di essere stato il primo uomo per Arthur. Glielo aveva confessato lui stesso.

Non era così insolito che un membro della famiglia reale avesse un'amante, ma di solito si trattava qualcuno del sesso opposto. 'Quella cosa' (come si riferiva Arthur all'omosessualità) non era vista di buon occhio dai nobili di Camelot.

“Credo che dovrò punirti per la tua sfacciataggine, Merlin.” disse Arthur, serio.

Merlin si umettò le labbra.

“Arthu-”

“Mio signore.” lo corresse Arthur, impadronendosi delle sue labbra.

“Mio signore.” ripeté obbediente Merlin.

“Voltati.”

Merlin esitò, ma lo sguardo di Arthur non ammetteva repliche.

Come si ritrovò a pancia in giù, il pene duro schiacciato contro il materasso, Arthur incominciò a baciargli la schiena.

Merlin ansimò contro il cuscino. Erano quelle le sue intenzioni? Torturarlo fino a farlo implorare?

Sfregò le anche contro il letto.

“Dovresti stare fermo, Merlin.” sussurrò divertito l'erede al trono contro il suo orecchio, mordicchiandogli il lobo.

Sapeva di aver già vinto.

Fottiti, pensò Merlin, mordendosi il labbro inferiore, però questa volta tenne il pensiero per sé, temendo che Arthur rimandasse ancora solo per fargli dispetto.

“Sei bello, Merlin.” lo sentì dire, mentre i baci scendevano più in basso. “Le tue orecchie, tu, mhh, anche il tuo culo. Amo il tuo culo.”

Se avesse potuto Merlin avrebbe roteato gli occhi occhi, ma in quel momento, oh, riusciva solo a pensare all'idea di Arthur dentro di lui, Arthur che lo scopava. Quello era una bel pensiero.

“Il tuo romanticismo è- Dio.” La lingua. Lo stava fottendo con... la lingua? Ansimò, sentendo il cuore che batteva all'impazzata. “...commuovente.”

“Vuoi che mi fermi?”

“N-no.” mugolò.

Sentiva le guance in fiamme.

Arthur continuò a stuzzicarlo, leccandolo là, come a fargli capire quando lui gli appartenesse - perché era così. Merlin apparteneva ad Arthur anima, corpo e cuore.

Quando venne Merlin scivolò su un fianco.

Era terribilmente sudato.

“Sei un bambino.” borbottò, mentre Arthur gli accarezzava i capelli, con un sogghigno vittorioso sulle labbra.

“Però ti è piaciuto. Avresti dovuto vederti 'ohh, sìì, Arthuuur'” gli fece il verso.

Per tutta risposta Merlin lo colpì con un calcio, non troppo forte da fargli male, in ogni caso Arthur aveva i riflessi abbastanza pronti da poterlo schivare senza problemi, se avesse voluto, invece scoppiò a ridere.

“Prima dicevo davvero.” disse, tornando serio. “Sei bellissimo, Merlin.”

Merlin annuì con sufficienza. “Già. E tu non mi meriti per nulla.”

Arthur ghignò. “Ora non tirare troppo la corda.” disse, e Merlin non riuscì a trattenere un sorrisetto.

Era Arthur ad essere bellissimo.

Arthur era una delle cose migliori che gli fosse mai capitata. E, anche se sapeva rendersi detestabile, Merlin lo amava. Per un attimo, solo per un attimo, pensò di confessargli tutto, dei suoi sentimenti, della magia, ma qualcosa lo trattenne.

Arthur non era pronto per tutto quello. Io non sono pronto, si corresse.

“Devo andare.” disse, facendo per alzarsi.

Arthur lo trattenne per il polso.

“Potresti rimanere.”

Merlin scosse la testa, fingendo di non accorgersi del lampo di delusione che attraversò gli occhi del giovane Pendragon.

“Sarebbe sospetto.” osservò.

Dubitava che Uther prestasse attenzione a chi entrava ed usciva dalle stanze di Arthur, ma Morgana era abbastanza intuitiva in quel genere di cose.

Arthur lasciò andare la presa. “Hai ragione.” ammise, passandosi una mano fra i capelli biondi. “Solo... fa attenzione alle guardie, allora.”

Merlin annuì, dandogli le spalle. Non poteva dirgli che aveva già provveduto ad addormentarle con la magia e che quindi non avrebbe corso alcun pericolo e nemmeno lui, visto che la stanza del principe era circondata da un perimetro di difesa creato da Merlin stesso, sotto ordine di Gaius.

“Buona notte, Arthur.” disse sulla porta, voltandosi un'ultima volta, ma Arthur era già caduto nel sonno e dormiva profondamente.

Merlin si morse il labbro.

Un giorno gli avrebbe detto tutto.

Un giorno...

02: 2014, fandom: merlin, word(s): one shot, pairing: merlin/arthur

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