Fandom: Sherlock BBC
Coppia: Johnlock
Prompt: John ha un brutto rapporto con le cravatte.
Conteggio parole: 160
John impreca nella sua testa, Sherlock alle sue spalle inarca un sopracciglio. O forse no, John sente che ha inarcato il sopracciglio, forse perché è quello che Sherlock farebbe (se fosse lì?).
Mrs. Hudson si sporge alla porta. “Sei pronto, caro?” azzarda.
John annuisce. È una bugia. Non è pronto, non lo sarà mai.
E poi odia quella cravatta. Qual è l'ultima volta che l'ha messa? Fa fatica pensarci. Era al processo di Jim Moriarty e Sherlock - oh, Sherlock - era ancora vivo.
John Watson odia i funerali.
Li odia davvero.
Quasi quanto le cravatte.
Qualcuno mormora un “condoglianze”, passandogli accanto, forse Sarah. Ma non importa. Non importa più nulla.
(Lui se n'è andato.)
La psicologa lo sta fissando.
“Tutto bene, John?” sorride, come una madre preoccupata.
John sorride, vorrebbe solo piangere. Avere Sherlock davanti per prenderlo a pugni e chiedergli per quale cazzo di motivo se n'è andato. E poi baciarlo. Premergli le labbra sulle sue fino a farle sanguinare.
Stupide cravatte.
Fandom: Skyfall
Coppia: 00Q
Prompt: “Vola con me, Q.”
Conteggio parole: 77
“Vola con me, Q.”
Q rotea gli occhi. James odia quando lo fa, sembra uno studentello universitario, il primo della classe, è fastidioso. Q è fastidioso.
“Ubriacarsi non serve a nulla, agente doppio zero.”
E saccente.
“Nessuno” biascica “ha chiesto il tuo parere.” Dannato stronzetto.
Vorrebbe aggiungere un poco fine “levati dai coglioni”, ma sta già vomitando.
Fa nulla.
Sarà per la prossima volta.
Le labbra di agente doppio zero sanno di vomito.
Q, comunque, non ci fa caso.
Fandom: Doctor Who
Coppia: Eleven/Clara
Prompt: L'amore per i dolci di Clara sembra attraversare tempo e spazio; al Dottore piace.
Conteggio parole: 150
“Manca il latte.”
Eleven alza lo sguardo dai comandi del Tardis. Quella frase gli sembra quasi famigliare, forse perché a pronunciarla è proprio Clara.
La ragazza lo fissa, le sopracciglia aggrottate e un po' di farina sulla guancia.
“Come faccio a cucinare se non c'è il latte?” si lamenta, guardandolo come se fosse colpa sua se il Tardis con lei non accettava di collaborare. “E non chiedermi cosa sto facendo perché non te lo dico, è una sorpresa.” aggiunge, poggiamo le mani sui fianchi, il cipiglio severo.
“Non l'avrei fatto.” ribatte il Dottore e Clara rotea gli occhi, sbuffando un “bugiardo” sottovoce. Il Dottore ride.
È okay.
Lui e Clara - insieme - sono okay.
Anche i dolci sono okay (cool?), sopratutto quando li prepara lei.
Le accarezza con il pollice la guancia, sporcandosi il dito (non importa). “Ti prenderò tutto il latte che vuoi.” promette.
Gli occhi di Clara s'illuminano.
Fandom: Sherlock (BBC)
Coppia: Sherlock/John
Prompt: Le lontre si tengono per mano quando dormono nell'acqua.
Conteggio parole: 99
Sherlock ha sette anni e sul libro di biologia che ha rubato a suo fratello c'è scritto “Le lontre si tengono per mano quando dormono nell'acqua.”, la prima cosa che pensa che è non ha senso, poi mette via il libro e sbuffa per l'idiozia degli adulti.
Non ha senso.
(John dice che è una frase poetica.)
Ora Sherlock ha ventiquattro anni e quando dorme con John, tiene la sua mano fra le sue perché lo fa sentire bene.
Il respiro di John, il calore di John, lo sguardo stupito di John.
John.
“Siamo noi due.”
“Cosa?”
“Le lontre.”
E John capisce.
Fandom: Merlin
Coppia: Merlin/Arthur
Prompt: “Shh, va tutto bene, non piangere.”
Conteggio parole: 193
Merlin si morde l'interno della guancia e si chiede cosa fare. Il bambino, capelli biondi, occhi azzurri, continua a piangere.
Si china su di lui “Shh, va tutto bene, non piangere.” mormora e nota un livido sul collo. Il bambino alza di scatto gli occhi su di lui, sembra spaventato, è quasi... carino?
“Tu.” sibila “non dire a nessuno che mi hai visto.”
Merlin vorrebbe ridere, ha solo cinque anni e quello è il giorno in cui lascerà Camelot per (forse, a sentire sua madre) non tornarci mai più. In realtà Merlin il motivo non l'ha molto capito, riguarda alle cose che riesce a fare, come spostare gli oggetti senza toccarli e quelle robe là.
Anche volendo non avrebbe nessuno a cui dirlo e poi: perché dovrebbe?
“Mi chiamo Merlin.”
Il bambino esita qualche secondo. “Arthur.”
Sua madre sta chiamando il suo nome, Merlin si volta verso Arthur, dispiaciuto, “Devo andare, scusami.” fa e sta per cominciare a correre quando l'altro bambino gli sfiora la spalla, si fissano qualche secondo poi Arthur sorride.
“Mi piacciono le tue orecchie.”
Una parte di Merlin, quando stringe la mano di sua madre, sa che un giorno quel bambino lo rivedrà.
Fandom: Doctor Who
Coppia: Ten/Master
Prompt: Fluff
Conteggio parole: 56
Il Master lo fissa, curioso.
“Perché proprio Dottore?”
Ten lo fissa, aldilà della sbarre, “Perché proprio Master?” ribatte.
Dopo anni di prigionia ha imparato a riconoscere quando i tamburi stanno tacendo, quei momenti in cui il Master sembra, anche solo per pochi istanti, il suo amico del passato.
Ma poi tutto finisce.
E i tamburi riprendono.